Moto3 | Tra difficoltà e potenziale: Italia chiamata al riscatto
L'Italia, in difficoltà nella entry class, cerca continuità nei risultati per interrompere il lungo digiuno di vittorie e ritornare al vertice

Il Gran Premio di Germania ha sottolineato le difficoltà dei piloti italiani in questa stagione in Moto3. Tra tutti, solo Guido Pini è riuscito a rimanere nella Top10, dopo una gara combattuta con il gruppo di testa. Un risultato che riflette l'andamento della stagione 2025, in cui gli italiani sembrano faticare a trovare continuità. Ma è davvero una stagione così complicata rispetto a quelle precedenti?
Il Sachsenring frena gli italiani
Il Gran Premio disputato sul circuito del Sachsenring, ha messo un accento sulle difficoltà che stanno affrontando gli italiani in questa stagione. A tenere alta la bandiera tricolore questo weekend è stato Guido Pini. Terzo in qualifica e settimo in gara, il pilota IntactGP è l'unico pilota italiano, che è riuscito a insediarsi nella Top10 del Gran Premio di Germania. Il rookie italiano si è dimostrato competitivo, restando nel gruppo di testa per tutta la gara, con buone possibilità di conquistare il primo podio della carriera nella entry class.

Il primo pilota italiano, al di fuori dei primi dieci, è stato Dennis Foggia, che ha chiuso la sua gara a +9.429 secondi dal leader della corsa, David Muñoz. Alle sue spalle, anche gli altri piloti hanno faticato a tenere il passo dei leader, in una gara che ha evidenziato le complessità del gruppo tricolore a trovare competitività sul tracciato del Sachsenring.
Italia in Moto3: progressi o battuta d'arresto?
L'albo d'oro delle vittorie del stagione 2025 evidenzia un netto dominio dei piloti spagnoli. Un dato che sottolinea la superiorità della scuola iberica che, nella prima metà di stagione, ha monopolizzato il gradino più alto del podio. Per trovare l'ultima vittoria italiana, dobbiamo tornare alla stagione 2022, con il trionfo di Dennis Foggia in Thailandia. Sono quindi tre stagioni, che un pilota italiano non sale sul gradino più alto del podio. Un lungo periodo di digiuno, per una scuola che storicamente ha sempre prodotto talenti.
Un trend quindi in calo nella entry class, categoria nella quale fino a pochi anni fa i piloti italiani lottavano per i mondiali. La stagione 2022 è stata l'ultima stagione in cui l'Italia è stata protagonista. Nelle due stagioni successive si contano solo tre podi: un un bottino magro considerato il potenziale dei piloti presenti in pista. In questa stagione sono già tre i podi archiviati, ma quello che manca è la continuità nei risultati. Il cammino di questa stagione è ancora lungo, e il talento sicuramente non manca; sarà però fondamentale lavorare sulla costanza per invertire questa tendenza.
Giulia Pea