Prima della pausa estiva le scuderie di F1 arrivano in Belgio, presentando qualche novità tecnica prima che il regolamento "chiuda" gli uffici tecnici delle scuderie. Nonostante il maltempo previsto e la sprint race, Mercedes ha portato aggiornamenti nella zona delle pance e del fondo, mentre quasi tutte le scuderie hanno adottato degli allestimenti aerodinamici al posteriore da basso carico.

Basso carico aerodinamico

Spa-Francorchamps rappresenta il secondo GP di questa prima parte di stagione da basso carico aerodinamico. Il tracciato delle Ardenne, in realtà, presenta anche curve veloci e tratti lenti: tale combinazione richiede un lavoro molto complesso alla ricerca di un delicato equilibrio. Al posteriore Ferrari ha presentato una nuova ala con supporto a monopilone che rappresenta l'ennesimo tentativo di correggere i problemi relativi a questa porzione della monoposto. In generale quasi tutte le scuderie che soffrono di problemi di equilibrio aerodinamico hanno portato ali abbastanza rettilinee in apertura, lasciando da parte le soluzioni incurvate a cucchiaio. In questo caso l'obiettivo rimane quello di avere delle monoposto che generano meno resistenza in rettilineo, anche se questo andrà ad inficiare la prestazione in curva, con il carico generato in larga parte dal condotto Venturi delle monoposto.

Novità Mercedes

Mercedes ha fatto di più da questo punto di vista, introducendo, oltre ad elementi ad hoc per il tracciato, un ulteriore passo avanti nello studio del concetto intrapreso a Montecarlo. La monoposto di Brackley ha bisogno di un miglioramento della prestazione, lasciando la correzione di eventuali "magagne" più grosse con la vettura della prossima stagione, il cui disegno ha già preso il via. In Gran Bretagna avevamo visto una nuova ala anteriore, mentre in Ungheria avevamo notato modifiche agli endplate in Ungheria. Entrambe le soluzioni costituiscono una sinergia per la gestione del flusso d'aria e la generazione di vortici, la cui localizzazione funge da barriera per incanalare l'aria verso determinate parti della monoposto.

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Come peraltro già visto sulla Red Bull in Ungheria, il trend attuale prevede una diminuzione di superficie sulle bocche di ingresso delle pance. Da Brackley hanno rimosso le appendici aerodinamiche sotto gli specchietti e rimaneggiato la componentistica interna di raffreddamento, così che la sezione appaia più snella. Il lavoro riguarda anche la preparazione dell'aria che andrà ad investire la zona delle bocche di ingresso, che devono "vedere" un'alimentazione ottimale. Questo intervento permette l'adozione di una geometria affine a quella che vediamo sulle Red Bull, la quale sfrutta meglio di altri la canalizzazione dei flussi che vanno verso il posteriore della vettura.

Turbolenze nocive

Le pance hanno subito un restyling, con la parte finale che prepara un effetto downwash più pronunciato. Rastremando il tutto, il flusso scorre più pulito verso il posteriore, perché quest'ultimo risente di meno delle turbolenze generate dal rotolamento della ruota posteriore. Va notato che si cerca anche di deviare dell'aria nella zona delle gomme posteriori così che la struttura turbolenta venga allontanata all'esterno della monoposto. In questo contesto va inserito il nuovo fondo che debutterà in Belgio, che presenta novità localizzate sul marciapiede, a metà e verso il posteriore della vettura. Infine notiamo la specifica da basso carica dell'ala posteriore, che pare sfruttare un po' più di svasatura, per lo meno nelle parti esterne, rispetto al corrispettivo presentato dalla Ferrari.

Luca Colombo

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