F1 | GP Olanda, per Hamilton un errore da... rookie?
La gara dell'inglese si conclude contro le barriere di curva 3 al 23° passaggio, dopo un errore poco decifrabile

Un altro weekend da dimenticare per Lewis Hamilton; questa volta, però, c’è qualcosa in più del solito. La gara olandese dell’inglese, infatti, è durata solo ventitré passaggi prima di finire contro il muro di curva 3, in una dinamica da chiarire. Peccato, perché finalmente a Zandvoort pareva proprio che Lewis potesse essere alla pari con Leclerc.
Un buon weekend fino alla qualifica
La prima parte di stagione in Ferrari è stata un incubo per Lewis Hamilton, il quale da Zandvoort era chiamato a dare una svolta, o perlomeno a cercare di essere più costante e produttivo, anche nei confronti del team. La lunga pausa estiva era parsa ricaricarlo, come da lui stesso affermato via social con un messaggio dedicato ai propri followers. Il venerdì e il sabato olandesi, poi, lo hanno visto sicuramente in uno stato di forma migliore rispetto a quanto visto fino a Budapest.
In qualifica, l’inglese si era preso una settima posizione che, probabilmente, gli è stata stretta fin da subito, in primo luogo perché alle spalle di Charles Leclerc. Quando contava, il monegasco ha estratto quei centesimi in più che sono stati fondamentali per il raggiungimento della terza fila nello schieramento, ma è risultato evidente come la differenza tra i due fosse risultata veramente minima. Allo start, poi, Hamilton ha tenuto la coda di Russell, appena sorpassato dal team mate, senza tentare l’attacco, ma restando comunque vicinissimo in attesa di rientrare ai box per cambiare le gomme e portare l’attacco decisivo. Fino a quel 23° giro.

Un errore poco perdonabile?
Quando i primi piloti hanno iniziato a rientrare ai box per sostituire le gomme con cui erano partiti dallo schieramento, le prime gocce di pioggia hanno iniziato a bagnare le lenti delle telecamere lungo la pista di Zandvoort. Nessuno, però, ha commesso errori particolari, rischiando di finire fuori pista; nessuno a parte, appunto, Hamilton. L’inglese è finito molto alto in ingresso di curva 3, andando a toccare la riga bianca e le scritte pubblicitarie esterne sul ripidissimo banking di 18°. La SF25, a questo punto, è sfuggita al controllo di Lewis, che è diventato un passeggero andando a sbattere contro la barriera. Gara finita, dunque, e nel modo peggiore.
Chiaramente, una situazione del genere con protagonista il sette volte campione del mondo non può passare inosservata. L’errore è stato evidente, e anche il “Sorry guys” sussurrato via radio da Lewis a macchina ferma lascia pochi dubbi sulla responsabilità del botto. E in una stagione a dir poco particolare come quella che sta vivendo la Scuderia, non si può certo pensare che tutto finisca a Zandvoort, quando la prossima gara sarà quella più attesa, e cioè l’appuntamento casalingo di Monza. Fa male dirlo, ma è sembrato veramente un errore da rookie, non da sette volte campione del mondo che da quasi vent’anni è nel Circus. Ferrari non può tollerare queste situazioni, è inutile nascondersi dietro a falsi sorrisi e frasi di circostanza che lasciano il tempo che trovano, perché la sensazione è veramente quella di trovarsi di fronte ad una situazione irrimediabile.
Non sono sicuro di quanto avvenuto. In generale mi sentivo bene con la macchina, avevo lo stesso ritmo di Charles davanti a me e le gomme erano ancora buone. La pista stava iniziando a bagnarsi, ho avuto un piccolo snap in quella curva e non sono più riuscito a rimetterla in carreggiata. Non è normale per me finire la gara in questo modo.
A tutto ciò, inoltre, va ad aggiungersi la ciliegina sulla torta, e cioè la penalità di cinque posizioni in griglia di partenza a Monza decisa dalla Race Direction dopo la corsa. In fase di schieramento, infatti, Lewis non avrebbe rispettato le bandiere gialle in un settore del tracciato; un'altra mancanza molto grave, considerando di chi stiamo parlando.
Monza ultima spiaggia per riconquistare il pubblico
L’anno scorso, di questi tempi, si poneva l’attenzione sulle frasi di Hamilton che, ancora di grigio vestito, già spargeva parole al miele per ingraziarsi il pubblico italiano. Frasi che sono invecchiate malissimo, visto come sta andando la stagione. La realtà è che Monza, oggi, rappresenta l’ultima spiaggia e l’ultima chance per la Ferrari per riconquistare una base, un pubblico formato da tifosi che stanno iniziando a chiedere conto di quanto sta avvenendo a Maranello.
L’arrivo di Hamilton, con tutto quello che ne è derivato, ha portato tanto entusiasmo che ormai sembra essere del tutto scemato davanti a prestazioni deludenti, per certi versi inaccettabili. Il doppio zero di Zandvoort, ma soprattutto l’errore di Lewis, sono qualcosa che difficilmente non lascerà strascichi nel weekend monzese, già praticamente alle porte. È vero, i Tifosi Ferrari alle sofferenze, sportive s’intende, ci hanno fatto ormai il callo; esagerare, però, potrebbe portare a conseguenze difficilmente rimediabili.
Nicola Saglia