F1 LIVE 🔴 GP Abu Dhabi 2025 - Gara

Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team
Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team

Tredici podi complessivi (7 Sprint e 6 domenicali) sono un buon bollettino per un team clienti, ma forse non sufficientemente positivo per un team clienti dotato di Ducati: è questa la storia della VR46 di questa stagione, che chiude questa sua quarta stagione completa in MotoGP eguagliando il risultato finale del 2023, senza quei lampi che invece hanno esaltato la stagione di Gresini, che da terzo team di Ducati è risultato essere il concorrente principale del team ufficiale nella caccia ai titoli Piloti e Team. Un risultato, quello di VR46, frutto di due strade diverse: una, quella di Diggia, caratterizzata dall’andamento della GP25; l’altra, quella di Morbido, frutto più dell’“attitude” del vicecampione del mondo 2020.

Il 2025 come nuova base di partenza per VR46? Voto: 6

Questo 2025 è stato il primo anno in cui il team di Valentino Rossi è diventato “factory supported” da Ducati, con la terza delle GP25 ufficiali affidata alle mani di un di Giannantonio che ha portato a casa quattro podi (Sprint escluse). Risultati che gli hanno concesso di giocare per la quinta posizione in campionato per quasi tutta la stagione, nonostante una stagione da Diggia stesso condizionata da alti e bassi dovuti a una moto poco amichevole con lui e con Bagnaia. Dall’altra parte del box, alla ritrovata competitività di Morbidelli, tornato a podio in Argentina per la prima volta da Jerez 2021, ha fatto da contraltare una preoccupante attitudine a forti disattenzioni ed episodi finiti spesso nel mirino della direzione gara e dei social che hanno in diverse occasioni stroncato il neo 31enne romano. Un mix che non è stato sufficiente per chiudere come miglior team indipendente, con VR46 che ha chiuso a quasi 200 punti da Gresini: per VR46 necessario quindi compiere un altro step per poter raggiungere il livello di Gresini, squadra più esperta nella Classe Regina e capace di estrarre il massimo dal materiale a disposizione, che nel 2026 sarà pari a quello del team di Tavullia.

Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team
Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team

A Diggia manca più costanza: 6,5

La prima stagione da ufficiale è coincisa anche con la miglior stagione in MotoGP di Fabio di Giannantonio: il romano, al secondo anno nel team, si è portato a casa quattro podi ma è stato autore, sfortunatamente per lui, di una stagione da lui più volte definita “di up&downs” a causa di una GP25 che non gli ha dato la fiducia che si aspettava e che aveva due anni fa con la sua moto, come da lui stesso confermato a Portimao alla stampa. Diggia al pari di Pecco, insomma: una moto con alto potenziale ma difficile da comprendere, soprattutto all’anteriore, e che non ha dato al 27enne romano la possibilità di massimizzare le sue prestazioni. Quattro sole le top-5 in qualifica in questa stagione, con il secondo posto di Austin come miglior risultato, che hanno condizionato le gare di Di Giannantonio, estremamente abile tuttavia nella gestione gomma, che gli ha permesso in più di un’occasione di essere autore di alcune ottime rimonte. Per il 2026 servirà maggiore costanza – e sotto questo aspetto restare con VR46 anche nel 2026 gli permette di avere una buona base di partenza –, importante per andare a caccia di quella vittoria che manca da due anni.

Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team
Credits: Pertamina Enduro VR46 Racing Team

Morbidelli, qualche lampo e troppe distrazioni: 5,5

A un inizio di stagione decisamente positivo, con due quarti e due terzi posti nelle prime quattro gare della stagione, è poi seguito un resto di campionato più complesso e caratterizzato da una serie di episodi che lo hanno portato al centro dell’attenzione della direzione gara – diversi gli impeding e i sorpassi duri in cui è stato coinvolto – e dei social che non gli hanno di certo risparmiato critiche anche pesanti (forse anche troppo…). Aggressivo sì ma anche un po’ distratto, e il recentissimo episodio di Valencia in griglia prima del via dell’ultima gara lo ha dimostrato, Franco Morbidelli quest’anno si è fatto rivedere nelle zone di medio-alta classifica dopo alcune stagioni difficili e si è portato a casa diversi piazzamenti che gli hanno consentito di giocarsi il 5-6° posto in classifica per gran parte della stagione, prima della crescita di Acosta che è stato autore di una seconda parte di stagione decisamente positiva. Tuttavia, gli è mancata la zampata che riportasse il pubblico a pensare di riavere a disposizione il Morbidelli che si era giocato il titolo nel 2020. Chissà se rivedremo quel Franky veloce e costante: lo attende una nuova occasione nel 2026 con una GP25 che ha dato grattacapi a qualcuno e che sarà la moto con la quale Franco dovrà giocarsi un pezzo di futuro e non solo.

Mattia Fundarò