Se la qualifica di F3 a Monza è stata segnata principalmente da interruzioni dovute a bandiere rosse, quella di F2 ha visto il traffico farla da padrone. Ad aggiudicarsi la pole position è stato Thèo Pourchaire, ma non sono mancate le riflessioni circa le scie e le possibili soluzioni per prevenire un problema che i team e piloti devono tenere in considerazione ogni anno qui a Monza.

Pourchaire: "Sappiamo che è così"

A Monza in qualifica bisogna avere una buona strategia. Scie e tempismo sono valori fondamentali da tenere in considerazione. A confermarlo è Théo Pourchaire durante la conferenza stampa: "C'è stato molto casino alla fine, ma è Monza. Sappiamo che è così ogni anno". Felice della pole ottenuta grazie alla squadra e all'ingegnere, con la sfida aperta per titolo piloti e costruttori, il compagno Victor Martins è risultato essere di grande aiuto.

Avere la scia permette di migliorare il giro. Per questo tutti i piloti la ricercano, generando anche traffico come successo ieri, con molti piloti che non hanno superato la linea o comunque non hanno potuto migliorare il giro. Così è successo al secondo classificato, Ollie Bearman. "Quando siamo usciti dai box a due minuti dalla fine era chiaro che non tutti ce l'avrebbero fatta, - dichiara il pilota del team Prema. - Io ho iniziato il giro con mezzo secondo di ritardo, quindi ovviamente non ho migliorato".

Non ha migliorato il giro, ma è stato in grado di fare un'ottima qualifica Roman Stanek. Il pilota Trident, grazie alle comunicazioni da parte della squadra, conosceva i distacchi tra i piloti. Dichiara infatti: "All'ultima curva sapevo di essere al sicuro, quindi sono riuscito a gestire un po' il distacco con la vettura davanti a me ed è andata bene".

One lap: è la soluzione ideale?

Essendo appunto un problema ricorrente in questo circuito, viene da chiedersi se sia il caso di attuare modifiche al regolamento.

Un pensiero ha accomunato i tre piloti: loro devono pensare a guidare. Ecco perciò che il lavoro collettivo deve essere rivolto alla tutela ed alla regolarità della sessione. Sia per quanto riguarda la strategia dei team che, eventualmente, per i cambiamenti regolamentari.

Un'ipotesi è la qualifica one lap, con ogni pilota che effettua un giro. Soluzione che in realtà non rende tutti concordi, con Pourchaire pone al centro dell'attenzione il fatto che il giro da qualifica necessiti di due giri di riscaldamento. Ciò allungherebbe il tempo della sessione rispetto alla mezz'ora attuale. Occorre fare prove e valutare: solo così si può migliorare, ed offrire più spettacolo, evitando situazioni imbarazzanti e potenzialmente pericolose come quelle verificatesi a Monza.

Da Monza - Anna Botton

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