F1 | GP Messico: Norris vince, Piastri fatica e il duello McLaren infiamma il Circus
Il GP Messico sorride a Norris che si prende la testa del Mondiale, mentre Piastri fatica a tenere il passo

La McLaren ha conquistato il GP Messico con un weekend che ha ribadito il suo ritorno al vertice. Lando Norris ha trasformato la pole in vittoria, guidando con controllo e determinazione, mentre Oscar Piastri ha faticato a mantenere il ritmo del compagno e ha chiuso in posizione arretrata. Il duello interno tra i due si è trasformato in un banco di prova psicologico oltre che tecnico, lanciando segnali chiari per il proseguo del Mondiale.
Norris perfetto in gara
Lando ha controllato ogni fase del GP. La partenza è stata decisa: ha preso subito il comando senza subire pressioni, dimostrando freddezza e capacità di lettura della situazione. Il passo gara è stato costante, preciso, con gestione gomme impeccabile. La McLaren, dal canto suo, ha risposto al meglio con una vettura tornata dominante e inavvicinabile per la concorrenza, almeno con Norris. Il pilota inglese ha dimostrato di saper trasformare il potenziale della macchina in risultati concreti, imponendo il proprio ritmo e dettando legge all’interno del box. Non è stata solo una vittoria tecnica: è stato un segnale mentale per tutti, rivali e compagni inclusi.
Piastri rimane indietro
Oscar ha lottato, ma non è riuscito a tenere il passo del compagno. La sua gara è stata condizionata dalla difficoltà nel trovare il giusto feeling con la vettura, con gestione delle gomme meno efficace e alcuni momenti di incertezza nelle curve chiave. Il risultato è stato un distacco netto da Norris, che ha evidenziato il divario tra i due piloti nello stesso team. Non è stata una prestazione disastrosa, ma sicuramente inferiore alle aspettative. Il Mondiale non è compromesso, ma il weekend messicano ha messo in chiaro che la continuità nelle prestazioni è fondamentale e che d'ora in poi ogni errore peserà come un macigno.

La strategia e le scelte di Woking
La McLaren ha gestito la gara con intelligenza: stint calibrati, pit-stop ottimizzati e comunicazioni chiare ai piloti. Norris ha sfruttato ogni vantaggio strategico, mantenendo il controllo della gara. Piastri ha seguito indicazioni simili, ma senza la stessa efficacia. Il team ha osservato attentamente la dinamica interna. Lando ha dimostrato di poter trasformare condizioni complesse in vantaggio concreto, mentre Piastri dovrà recuperare terreno nei prossimi GP se vuole restare competitivo nella sfida interna.
Duello interno sotto i riflettori
La gara ha messo in evidenza due stati d’animo opposti: Norris padrone, sicuro, incisivo; Piastri in difficoltà, attento ma incapace di tradurre il potenziale in risultato, accumulando un divario enorme quando i punti in classifica e il morale contano quanto la velocità pura. Questo duello interno non è solo una questione di numeri: condiziona il team, influenza strategie e motivazioni, e potrebbe decidere la stagione. La McLaren sa di avere due piloti forti, ma solo uno ha mostrato oggi di poter guidare la macchina al massimo senza sbavature.
Norris padrone del Messico
Il tracciato dell’Hermanos Rodríguez è difficile: altitudine, carico aerodinamico ridotto, curve insidiose. Norris ha affrontato tutto con precisione chirurgica, trasformando il circuito in un vantaggio personale. La McLaren si è confermata squadra completa: affidabile, veloce e costante. Il GP Messico è stato un banco di prova per testa, talento e macchina. Norris ha risposto presente su tutti i fronti, Piastri ha lasciato qualche dubbio. Questo risultato non solo conferma il ritorno della McLaren ai vertici, ma lancia anche un chiaro messaggio interno: chi si adatta meglio alle circostanze guida, chi non lo fa resta dietro.
Implicazioni per il Mondiale
Il successo di Norris ha cambiato la percezione della lotta al titolo: Norris si è preso la leadership con il duello interno che si è intensificato e può diventare decisivo nei prossimi GP. Ogni errore, ogni esitazione, sarà amplificato. Il team dovrà gestire con attenzione motivazioni, strategie e tensioni interne. Norris ha dimostrato di avere la testa giusta, Piastri deve reagire. Il GP Messico ha rimesso tutto in discussione, mostrando come la leadership non si confermi solo con i numeri, ma con le prestazioni quando serve.
Piastri chiamato alla riscossa
Il GP Messico ha lanciato segnali chiari: per battere Norris non basta il talento, serve testa, fiducia e sangue freddo. Piastri dovrà dimostrarlo se vuole restare al passo. La McLaren ha ritrovato il ruggito, e il duello interno ha appena iniziato a infiammare la stagione.
Vincenzo Buonpane