Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora
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Nel lungo duello per il ruolo di anti-Ducati che accompagnerà la MotoGP fino a fine stagione, il primo round del weekend di Misano sorride ad Aprilia, che nel corso del venerdì di prove porta sia Bezzecchi sia Martin in Q2, mentre per KTM la situazione è più complessa e vede il solo Acosta superare il taglio per la fase chiave della qualifica e – possibilmente – anche del weekend.

Aprilia sorride: paga l’alleanza Bezzecchi-Martin

Aprilia ha di che gioire con Marco Bezzecchi, che ha chiuso secondo a 1 decimo e mezzo dal tempo di Marc Márquez, e anche con Jorge Martin, che grazie anche ai riferimenti dati dal compagno di squadra ha chiuso ottavo superando il taglio. Nel lato del box dello spagnolo, tuttavia, il venerdì non è stato così liscio come il target raggiunto può far pensare.

Devo ringraziare Marco perché oggi ha fatto un grande lavoro, penso di aver fatto un gran giro. In realtà per me è stato un turno difficile, ho avuto un problema con lo scarico, faticavo a fermare la moto, in curva 1 e curva 4 non riuscivo a frenare forte perché il posteriore si bloccava. 

Anche con il supporto e l’aiuto del Bez – che alla stampa ha detto come “non si aspetta nulla” in cambio e che il rapporto con Jorge sia “grande” -, Martin ha messo una pezza alle difficoltà sul giro secco che ne hanno condizionato gli ultimi weekend. Un supporto, quello ricevuto dal compagno di squadra, che Martin ha apprezzato, evidenziando come tutto è per il bene dell’Aprilia.

Abbiamo risolto il problema per il time attack, volevo uscire assieme oggi perché uno degli obiettivi era di migliorare la qualifica, ho visto che Bez andava meglio e mi sono detto ‘perché no?!’. Non ne abbiamo parlato, mi sono trovato dietro di lui ed è stato super. Ha spinto al massimo, è stato difficile seguirlo. È positivo per noi, lo ringrazio, ma è positivo perché ho visto punti forti e punti deboli. Entrambi vogliamo essere al top, se dobbiamo lottare in gara lo faremo, ma l’importante è che entrambi siamo davanti e che si riesca a rendere l’Aprilia una vettura forte. Penso, qui in questa pista, che grazie anche al test abbiamo una buona base su cui lavorare e tutto è stato più facile. Di solito al venerdì fatichiamo, oggi siamo in Q2.

Dall’altra parte del box, Bezzecchi ha confermato le sensazioni positive che emergono vedendo il suo 1.30.6 con il quale si pone come primo rivale di Márquez, nonostante per l’italiano il lavoro da fare sia ancora tanto.

È stata una buona prima giornata e sono contento perché sono andato bene sia con la media dietro sia con la soft; dobbiamo chiaramente lavorare ancora parecchio per migliorare ancora un po’, però va bene così. Ducati di solito fa sempre uno step dal primo giorno al secondo più importante del nostro, quindi, dovremo lavorare duramente per poterlo fare anche noi; già stiamo facendo dei tempi incredibili, perché anche di passo girare in 1.31 basso è andare fortissimo.

Sulla gomma con cui correre, al momento Bez non ha ancora fatto una scelta dato anche il grip che offre Misano, migliore rispetto a quello di Barcellona.

Non saprei, perché con la media bisogna cercare di lavorarci bene, però in una pista come questa dove il grip è tanto buono è sempre possibile fare la gara con entrambe le gomme, non c’è un consumo incredibile. Poi dipende dalle sensazioni, dovremo avere più prove possibili per poi fare una scelta.

Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora
Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora

KTM paga l’instabilità

In casa KTM invece c’è da lavorare a causa dell’instabilità che i piloti hanno avvertito nel corso della giornata. Unico a superare il taglio della top-10 è stato Pedro Acosta, ancora una volta riferimento della casa di Mattighofen e autore del nono tempo a 4 decimi dal #93. Lo spagnolo ha evidenziato i problemi di instabilità che ne hanno condizionato le sensazioni e la giornata, evidenziando come ciò gli abbia impedito di poter avere continuità.

Negli ultimi weekend, da Brno, abbiamo avuto una moto molto stabile, qui invece è instabile, pompa molto, salta. Siamo in Q2 ed era il nostro target, per quanto male mi stavo sentendo abbiamo comunque fatto il tempo migliore tra le KTM. Dobbiamo restare comunque calmi, non dobbiamo essere nervosi e dobbiamo lavorare per domani. La cosa che mi ha preoccupato di più oggi non è che abbiamo avuto chattering o che abbiamo avuto difficoltà a frenare la moto, è che non siamo riusciti a fare tanti giri. Avevamo molti movimenti e non arrivavo negli stessi punti, in un settore che non è semplice e ha curve veloci come è il terzo non riuscivo a tenere le linee. KTM sta lavorando, speriamo di trovare qualcosa per domani. 

Simili sensazioni per Enea Bastianini, che a differenza di Acosta non ha superato il taglio della top-10 e domani dovrà faticare per passare in Q2. Per la Bestia, reduce dal podio di Barcellona, passo indietro rispetto ai miglioramenti visti nelle ultime gare a causa di una moto “molto fisica”.

Stamattina non mi ero trovato benissimo, ho fatto un po’ di modifiche perché dovevamo calmare un po’ la moto. Con la gomma media ero andato abbastanza bene ma vedevo che era tutto un po’ complicato. Con la morbida è peggiorato tutto ed è iniziato il chatter, la morbida spingeva sull’anteriore e quindi non sono riuscito a migliorare. Peccato anche per le tre bandiere gialle, ma anche senza avrei chiuso 12° o 13°, non sarei passato in Q2, realisticamente parlando dobbiamo lavorare, non è abbastanza.

Per Bastianini la serata di oggi sarà complessa e focalizzata sullo studio dei dati per potersi concedere una chance, domani, di redenzione e di un Q2 che è chiave per poter chiudere nelle posizioni più avanzate che gli concederebbero una speranza di un buon piazzamento in gara su una pista dove superare è complesso. Ma in KTM, sicuramente, sarà necessario uno switch per non concedere ad Aprilia il round di Misano in una sfida punto a punto per il ruolo di anti-Ducati.

Sicuramente dovremo lavorare molto, mi aspettavo di essere più competitivo, dovremo trovare una soluzione velocemente. Sarà importante passare in Q2, dobbiamo vedere e fare del nostro meglio. Difficoltà? In tutto il T3 è difficile, la moto salta, non si ferma, non posso toccare i cordoli, è complicato, mi sembra di essere tornato indietro alle sensazioni di qualche tempo fa, per domani dobbiamo fare qualcosa per calmarla. Così è molto fisica la moto.

Da Misano, Mattia Fundarò