Felipe Drugovich ha vinto la Feature Race a Barcellona, rafforzando così la sua leadership in campionato. Il brasiliano del team MP Motorsport ha messo in pista una prestazione dominante, grazie anche ad un’ottima strategia. Su di lui, però, pende la spada di Damocle di un giudizio dei commissari relativo ad un possibile pit stop infringement. Ancora una volta, la Race Direction non brilla per rapidità ed efficienza. Che senso ha prendere decisioni simili dopo la gara, con tutta la tecnologia a disposizione?

Gara da campione per il brasiliano

Da parte sua, Drugovich è tornato a mostrare una grande qualità di guida, andando subito a guadagnare tante posizioni in partenza. La sua vittoria, poi, l’ha costruita allungando di sette giri rispetto agli avversari il proprio primo stint con gomme morbide, girando costantemente più veloce dei leader Doohan e Vesti. Una volta rientrato, li ha passati senza troppi problemi e ha provato a mettersi al riparo da un’eventuale penalità, portando a più di cinque secondi il vantaggio sull’australiano.

Seconda posizione finale per Jack Doohan, con l’australiano del team Virtuosi che nulla ha potuto contro lo scatenato Drugovich. Dopo un’ottima partenza, ha dovuto lottare per portare in temperatura le gomme morbide, girando comunque più veloce di tutti, escluso il brasiliano imprendibile davanti a lui.

Completa il podio Frederick Vesti, su cui però pende ancora una volta una decisione dei commissari di gara. Bravo il danese di casa ART a sbarazzarsi in partenza di un inconsistente Juri Vips; l’estone di Hitech, 17° al traguardo, sembra veramente aver smarrito la via per la vittoria.

Novalak e Fittipaldi di rimonta

La grande giornata per il team MP Motorsport è stata completata dalla grande rimonta di Clement Novalak. Il francese nel finale, con gomme morbide, ha effettuato tanti bei sorpassi, e si è fermato in quinta piazza, a pochi decimi da un ottimo Logan Sargeant. Stesso discorso per Enzo Fittipaldi, molto aggressivo nel finale e ottimo sesto sotto la bandiera a scacchi.

Solo ottavo Theo Pourchaire, mai a suo agio in pista, e anche lui in attesa della decisione dei commissari per l’operato del suo team al box. Nono Lawson, che ha recuperato da una qualifica disastrosa, mentre a chiudere la top ten è stato un consistente Roy Nissany.

Giornata sfortunata per il team Prema. Dennis Hauger è entrato subito in contatto con Sato, ed è stato costretto ad un pit stop anticipato per cambiare l’ala anteriore. Jean Daruvala, invece, ha avuto un ottimo scatto e sembrava avere il ritmo per stare con i primi. Un problema tecnico, però, lo ha obbligato a bloccare la macchina in mezzo alla pista, costringendo la Race Direction a mandare in pista la Safety Car.

Barcellona, dunque, sorride a un Felipe Drugovich che, con due vittorie consecutive, sembra aver fatto un importante salto di qualità rispetto alle passate stagioni, grazie anche al gran lavoro del team MP Motorsport. Appuntamento tra una settimana a Monte Carlo, dove Theo Pourchaire sarà chiamato a ribaltare una prestazione non certo brillante in terra spagnola.

Nicola Saglia