Ayumu Sasaki è il grande sconfitto del GP del Qatar della Moto3. Il giapponese ha perso il titolo contro Jaume Masià, al termine di una battaglia in cui non sono mancati i colpi bassi. Nelle interviste post-gara, "Crazy Boy" ha parlato esplicitamente della condotta del rivale, senza nascondere la sua amarezza.

Moto3, GP Qatar: Ayumu Sasaki si lamenta del "gioco di squadra" Leopard

L'episodio in questione è del terzo giro, quando Masià ha superato il rivale in curva 6, spingendolo quasi fuori pista. Il neo campione del mondo ha replicato la stessa manovra al settimo passaggio, sempre in curva 6. Il team di Sasaki, la IntactGP, ha riportato l'accaduto in direzione gara, la quale è intervenuta emettendo un warning nei confronti di Masià. Lo spagnolo da allora ha guidato pulito, ma poi la cosa si è ripetuta, sebbene in modo diverso.

Nel finale, Adrian Fernandez, compagno di team di Masià, ha eseguito le stesse manovre su Sasaki, rallentandolo e facendolo scivolare fino alla nona posizione. Il numero 71 si è lanciato in una rimonta disperata, arrivando fino alla sesta posizione. Masià, invece, ha vinto la gara, chiudendo i giochi iridati con una gara di anticipo. Ma il suo trionfo è stato oscurato dalle manovre sopra citate, che hanno portato diversi addetti ai lavori a criticare la condotta dello spagnolo e del suo team.

Parole amare 

Ai microfoni di DAZN Spagna, Sasaki non ha nascosto la sua amarezza: "In un paio di occasioni, Masià, ha guidato in maniera aggressiva in curva 6", ha esordito Ayumu. "Ma poi è arrivato il suo compagno di squadra, quando mancavano credo quattro giri alla conclusione. Ha chiuso il gas nel bel mezzo della pista e così ci siamo ritrovati con un gap più ampio nei confronti del gruppo di testa. Volevo lottare con Masia in modo corretto, perché se avessi perso in maniera corretta, avrei potuto congratularmi con lui. Ma perdere così...sento di non aver perso con onore, quindi non posso davvero congratularmi con lui. È andata così...".

Il team IntactGP non ha fatto riferimenti espliciti ai colleghi di Leopard, né ha lanciato accuse dirette. Ma dalle loro dichiarazioni, traspare un filo di rabbia per quanto avvenuto in pista: "siamo devastati", ha scritto la scuderia sui social, "ma siamo orgogliosi del nostro CAMPIONE. Che gara incredibile". Sempre sui social, Sasaki ha ricevuto diversi commenti di solidarietà, a ritmo di "people's champion", mentre Masià è stato bersaglio di diversi attacchi. Nel fine settimana prossimo, la Moto3 concluderà la sua stagione a Valencia, ma la sensazione è che l'argomento principale saranno ancora i fatti di Lusail.

Riccardo Trullo

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