GP Gran Bretagna
Credits: Account X McLaren F1 Racing

Lando Norris vince il GP Gran Bretagna conquistando la sua vittoria numero 8 in carriera e accorciando sul compagno di squadra Oscar Piastri, che ha chiuso alle sue spalle, nella classifica iridata. Completa il podio Nico Hulkenberg, per la prima volta nella top 3, davanti all'idolo locale Lewis Hamilton, mentre è da dimenticare il weekend per Max Verstappen e Charles Leclerc. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Gran Bretagna, dodicesima prova del Mondiale di Formula 1 2025.  

Lando Norris 9. Primo successo in casa, con gestione lucida e un passo da manuale nei momenti caldi. Approfitta dell'errore altrui, ma ci mette tanto del suo. Niente sbavature, solo quel team radio censurabile... ma anche quello è folklore.

GP Gran Bretagna
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Oscar Piastri 5,5. Il re senza corona. Guida da fenomeno per tre quarti di gara, poi l’errore ai box e la penalità cancellano tutto. È il più veloce in pista, ma spreca malamente. Bello da vedere, acerbo oggi per vincere. Crescita evidente, ma ancora troppi passaggi a vuoto.

Nico Hulkenberg 10. Applausi. Tutti in piedi. Standing ovation. Il primo podio dopo 239 GP è una favola con la F maiuscola. Parte da dietro, azzecca ogni mossa, gestisce meglio dei big e raccoglie ciò che la vita gli aveva tolto. Commuove, convince, stravince… sul piano umano.

Lewis Hamilton 8. Spinge, rischia, regala spettacolo. Il podio sfuma, ma c’è qualità in ogni sorpasso. Su una Ferrari ancora troppo instabile sotto la pioggia, tiene alta la bandiera a Maranello. Qualche sbavatura lo tiene giù dal podio, ma l’orgoglio c’è, eccome se c’è.

Max Verstappen 6. Pole da manuale, gara da incubo a metà. Strategia discutibile, poi lo scivolone post-safety car lo mette fuori dai giochi. La rimonta è rabbiosa ma sterile. Fa il minimo sindacale per limitare i danni. E per uno come lui… è già una notizia.

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Pierre Gasly 7,5. Un raggio di sole in una stagione grigia. Non sbaglia, non si perde, capitalizza ogni occasione. È vivo e si vede. E all’Alpine, oggi, basta e avanza.

Lance Stroll 7,5. Finalmente. Sotto la pioggia diventa un altro pilota, e qui lo dimostra. Solido, pulito, reattivo: più pilota che figlio di papà. Weekend da tenere nel curriculum, che lo riporta tra gli umani apprezzabili.

Alexander Albon 7. Il netto passo indietro della Williams, coinciso con la mancanza di update, non gli impedisce in un GP caotico di ritornare a segnare punti dopo tre passaggi a vuoto.

Fernando Alonso 5. Qualifica mediocre, gara opaca, e quando la pioggia crea confusione, Alonso si affida troppo al box, che a sua volta non è all’altezza. È un cane che si morde la coda. Strategia indecisa, ritmo blando, e un sorpasso subito da Tsunoda che grida vendetta.

George Russell 5. Più filosofo che pilota in questo GP. Prima rischia con le gomme slick, poi il team lo abbandona al suo destino con strategie alla cieca. Il talento c'è, ma resta intrappolato nelle sabbie mobili di una Mercedes senza bussola.

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Oliver Bearman 5,5. Partenza decente, qualche sorpasso ben piazzato, ma quando la pioggia inizia a fare il suo show, Bearman non trova la chiave di lettura. Strategicamente non ha il passo per essere incisivo, e quando il ritmo si fa più intenso, è costretto a cedere. In più, il contatto con il compagno di squadra fa perdere punti preziosi alla sua squadra

Carlos Sainz 6,5. Buona gara per lo spagnolo costantemente più veloce del compagno di squadra per tutto l'arco del weekend. Un contatto con l'ex compagno Leclerc lo estromette da una meritata zona punti.

Esteban Ocon 7. La strategia è ok e lui con la solita solidità e la solita costanza è lì zitto zitto in zona punti. Prima di venire a contatto con Bearman e dire addio ai sogni di gloria.

Charles Leclerc 4,5. Parte con le slick come se avesse visto un meteo alternativo, poi sparisce. Strategia da dilettanti, gestione nervosa e un feeling con la pista completamente assente. Serve uno reset serio.

Yuki Tsunoda 4. Anche oggi in versione orribile. Penalità, errori, posizioni perse a valanga. Fa notizia solo per quello che sbaglia. Giornataccia nera su pista grigia.

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Kimi Antonelli 6. Dopo il ritiro in Austria ne arriva un altro per il giovane italiano che, questa volta, è vittima (di Hadjar) e non carnefice. Ma anche senza lo stop lottare per il podio sarebbe stata impresa ardua.

Isaac Hadjar 4. Come nella gara d'esordio a Melbourne la vista della pioggia gli annacqua il talento. Gara da dimenticare con tamponamento ai danni di Antonelli che rovina la gara sua e quella del giovane collega della Mercedes.

Gabriel Bortoleto 4. Anche per il brasiliano la comparsa della pioggia a Silverstone è il remake di Melbourne. Monta le gomme silick, rischia e finisce in testacoda danneggiando la vettura e ritirandosi.

Franco Colapinto 4. Botto in Q1 che suggerisce la sostituzione della power unit. Poi non prende nemmeno parte alla gara e la vera sfida per lui sarà essere nuovamente al volante nell'ultimo appuntamento prima della summer break di Spa.

Liam Lawson 5. Weekend decisamente diverso da quello di Spielberg per il neozelandese che chiude la sua gara dopo poche curve spedito fuori pista da Ocon.

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Vincenzo Buonpane