Credits: Ducati Media House
Credits: Ducati Media House

Chiuso l’agosto della MotoGP che ha visto Márquez riprendere la sua marcia trionfale in modo quasi dittatoriale, il Motomondiale torna in Spagna con la terza delle quattro gare in terra spagnola: teatro del 15° appuntamento del Mondiale MotoGP 2025 è Barcellona, gara di casa del leader del Mondiale Marc Márquez che è stato anche uno dei protagonisti della conferenza stampa assieme ai connazionali Pedro Acosta e Jorge Martin.

Márquez: “Barcellona uno dei peggiori circuiti per me”

Il #93 arriva alla gara di casa con un vantaggio enorme in campionato sul resto del gruppo che gli consente di poter gestire la situazione in vista di weekend e classifica. Reduce da 7 vittorie consecutive, Marc però trova nel Montmeló un circuito non-amico sul quale ha vinto in sole due occasioni in MotoGP, nel 2014 e nel 2019, due annate da lui dominate quasi quanto questa. Forse questo è il momento giusto per aggiornare anche questa statistica del Marziano, che però ritiene come qui debba lavorare molto per potersi considerare al top della forma.

Come ogni anno so che qui al Montmeló dovrò lavorare di più rispetto ad altri circuiti per raggiungere il top, che è l’obiettivo del weekend. Arriviamo qui in un buono stato di forma, non è un segreto che per me sia una delle piste peggiori nel calendario, ma il fatto che questa è la gara di casa mi dà sempre una motivazione extra per le gare dove proveremo a portarci a casa il massimo dei punti. Forse è il momento di vedere la fine delle vittorie in successione, non lo so, vedremo, proveremo a lottare per la vetta. Vediamo cosa si può fare con Alex e Pecco ma anche con le Aprilia che sono super veloci qui.

Marc torna sulla pista dove lo scorso novembre ebbe inizio il “Todo al rojo”, la sua avventura con la Ducati ufficiale che lo sta riportando al titolo iridato. Un obiettivo che Marc sapeva potesse essere fattibile con questa moto sin da prima di quella ricorrenza. 

Ovviamente anche prima di quel test sapevo che questa era la moto per poter lottare per il titolo. Nel test avevo capito la differenza tra la ’23 e la ’25, solo sul rettilineo c’erano già 3 decimi di differenza. Il team ha lavorato bene e abbiamo iniziato a costruire, ma già prima di quel test sapevo che questo potesse essere il posto giusto [per vincere, ndr].

Ma nessuno, nemmeno Marc, poteva pensare che questo potesse essere il gap tra lui e il resto della concorrenza. 

Nessuno si aspettava questo gap, non è normale in un campionato. È vero che non mi aspettavo questo vantaggio. Mi aspettavo di essere leader o vicino al leader, si, perché l’avevo già detto alla presentazione che mi sarebbe piaciuto lottare per il titolo fino alla fine, ma non con questo gap. Adesso ora mi voglio godere questo fine settimana. 

E sulle chance di titolo a Misano Adriatico settimana prossima, che derivano da questo enorme vantaggio, Marc non nasconde che preferirebbe rinviare il tutto di qualche settimana solo per la speranza che il fratello Alex possa disputare un buon fine settimana in quella che è anche la sua gara di casa.

Spero di poter avere il match point il prima possibile, ma sinceramente vorrei averlo in Giappone o Indonesia. Se l’avessi a Misano, significherebbe che mio fratello qui ha avuto un weekend pessimo, preferisco che mio fratello abbia qui un buon weekend. È questione di tempo, comunque. Se sono solo 10 punti quelli che mi servono [per avere il match point a Misano], potrebbe succedere, ma vedremo. 

Acosta: “Chiara la crescita della moto”

Un altro pilota in un buon stato di forma è Pedro Acosta, reduce dal miglior risultato stagionale a Balaton Park con il secondo posto della gara di domenica. Un risultato che fa il paio con i recenti piazzamenti di Pedro, con la sua che sta diventando una presenza costante in top-5, segno che la KTM sta iniziando a funzionare alla luce anche di recenti update portati sulla RC16.

L’anno scorso il primo GP era stato buono, nel secondo avevamo sofferto di più ma era un po’ la tendenza delle ultime stagioni. Dobbiamo aspettare domani, è chiaro comunque che la moto stia crescendo molto, ci stiamo avvicinando a quella top-5 costante che vogliamo ottenere. Sarà difficile continuare così, ma dobbiamo essere realisti. Normalmente la KTM va bene con basso grip, speriamo che sia ancora così. L’anno scorso eravamo competitivi, vediamo come andrà questo fine settimana.

Martin: “Non voglio crearmi aspettative”

Ultimo a parlare è stato Jorge Martin: il campione del Mondo torna sul luogo in cui a novembre ha conquistato il titolo iridato in MotoGP e lo fa in una situazione completamente diversa, senza ambizioni di classifica – come poi ha ammesso lui stesso alla stampa spagnola poco dopo, quest’anno per lui il titolo non era mai stato un obiettivo – e con un progetto nuovo nel quale continuare ad ambientarsi. 

Quello dello scorso anno è un bel ricordo, ma adesso voglio concentrarmi sul presente e sul nuovo progetto, abbiamo del lavoro da fare e abbiamo una bella opportunità per capire come la moto lavora, devo continuare a crescere. Sto facendo begli step, la pista è bella per me e per Aprilia ma non voglio crearmi aspettative. Non voglio pensare ai risultati, l’ultima volta che ho girato qui con Aprilia è stato difficile, ma ora abbiamo una bella opportunità, la moto è diversa, è completamente nuova e dovremo vedere come funziona. Sono sicuro che andrà bene e cercheremo di fare del nostro meglio. La qualifica? Penso che sia questione di tempo, sto facendo ancora fatica lì. Nelle ultime non sono stato fortunato, ma serve tempo per conoscere la moto. In gara riesco ad avanzare. Un obiettivo per il weekend è quello di guidare da solo e fare da solo il tempo per aumentare la mia fiducia.

In Ungheria il #1 ha ottenuto il suo miglior piazzamento stagionale con il quarto posto finale, segnale che il feeling con la moto sta continuando a crescere e che anche le modifiche alla moto che sta apportando stanno contribuendo al meglio.

Balaton è stato un buon weekend non per il risultato ma per come è migliorato il mio feeling; venerdì e sabato ho faticato per il grip al posteriore, poi abbiamo fatto dei cambi nel warm-up e abbiamo fatto grossi step che mi hanno permesso di guidare come voglio. Penso che siamo mancati in piccoli dettagli, ma devo fare giri per abituarmi a questa moto. È ancora un lungo processo per essere al 100% con la moto, quindi andiamo passo dopo passo.

Il ritorno di Márquez “il più grande comeback nella storia”

Per Acosta e Martin, la conferenza stampa è stata anche l’occasione per celebrare ed elogiare la stagione di Marc Márquez, per la quale sono stati mossi anche paragoni importanti. Acosta, infatti, non ha esitato a definire quello del #93 “il più grande comeback nella storia dello sport”, meglio anche del ritorno ai Bulls nel ’95 di Michael Jordan.

L’ho già detto qualche settimana fa che è chiaro che Marc vincerà questo campionato e quando lo farà sarà il più grande comeback nella storia di questo sport o nella storia dello sport, perché non possiamo paragonarlo a Jordan quando andò a giocare a baseball e poi tornò al basket. Sarà il primo pilota di MotoGP capace di sedersi al tavolo di Alonso, Nadal e Gasol. 

Per Martin, invece, il ritorno ad altissimo livello di Marc è una fonte di ispirazione per poter crescere dal punto di vista professionale.

Per me quello che sta facendo Marc è incredibile, per me è un esempio. Guardo sempre ai migliori per crescere, è meglio per me perché cercherò di spingere ancora più in là il mio livello, ora è l’uomo da battere e cercherò di crescere per chiudere il gap.

Dal Montmeló, Mattia Fundarò