McLaren torna sul podio a oltre un anno di distanza grazie alla prestazione stellare di Lando Norris, secondo e capace di lottare con Verstappen e con Hamilton. Per Piastri il podio svanisce a causa della Safety Car ma il quarto posto è il suo miglior risultato stagionale.

Dopo il quarto posto conquistato in Austria con Lando Norris, la McLaren ha confermato l’ottimo stato di forma e a Silverstone si è addirittura posta come la seconda forza in campo dietro la Red Bull. Norris e Piastri hanno dato seguito all’eccezionale qualifica di ieri, confermando come l'aggiornamento introdotto in Austria abbia trasformato la MCL60. L’inglese ha chiuso con il secondo posto finale – conquistando il primo podio stagionale del team e il primo per McLaren a Silverstone dal 2010. In quell'occasione fu Hamilton a chiudere secondo dietro a Webber. A Piastri invece la gioia del primo podio in F1 è stata negata dalla Safety Car. I 30 punti conquistati però dal team sono superiori al bottino conquistato nelle nove gare precedenti: prima di Silverstone McLaren aveva 29 punti in classifica. E con il doppio zero di Alpine, il team di Woking sale al quinto posto tra i Costruttori.

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NORRIS ELOGIA GLI AGGIORNAMENTI MA CRITICA LA SCELTA DELLA HARD

Norris ha confermato l’ottimo momento di forma della squadra conquistando meritatamente il podio nella sua gara di casa. Scattato molto bene al via, dove ha preso la leadership della corsa superando Verstappen, l’inglese ha poi ceduto la testa della classifica dopo pochi giri. Norris ha comunque mantenuto il contatto con Verstappen, mostrando un ottimo passo sia con le medie sia con le hard montate nel finale. “È stato incredibile”, ha detto Norris dopo la gara. “Devo ringraziare il team per il lavoro stratosferico. Nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il duro lavoro che hanno fatto. Penso sia incredibile essere stati nella lotta e dovevamo avere due McLaren sul podio”. Sulla scelta della hard, Norris non l’ha compresa a pieno come ha ammesso a più riprese dopo la gara: “Per quanto mi riguarda sono molto contento, il team ha fatto un bel lavoro”, ha continuato. “Forse saremmo potuti andare sulle soft nell’ultimo stint ma è andata comunque bene. Le hard mi hanno reso la vita difficile per un paio di giri ma va bene così”. E proprio sullo stint finale, Norris non ha nascosto di non essere stato perfetto: “È stato abbastanza incredibile essere nella lotta. Con Lewis il duello per tenerlo dietro è stato bellissimo. Ho fatto forse qualche errore di troppo ma ho fatto il possibile e ho cercato di lottare con Max il più possibile”.

La partenza: Norris passa Verstappen e prende il comando del Gran Premio. Credits: Red Bull Content Pool

NORRIS: "NON ABBIAMO RECUPERATO UN SECONDO"

Norris ha spiegato come il passo avanti fatto dalla McLaren con gli ultimi aggiornamenti non sia così grande come si possa pensare da fuori: “Tutti dicono che abbiamo fatto un passo in avanti più grosso di quanto si potesse pensare. Sarò sincero, non è così”, ha spiegato. “Abbiamo sicuramente migliorato la macchina di qualche decimo. Qualcuno dice che abbiamo recuperato un secondo ma non è così perché sarebbe impossibile”. Secondo Norris, Red Bull Ring e Silverstone sono stati circuiti favorevoli alla MCL60 e sono necessarie ulteriori conferme: “Siamo stati su due piste che erano ideali per la vettura. Abbiamo migliorato la vettura in varie parti, rendendola più viva. Avremo però sicuramente dei problemi in alcuni momenti dell’anno. Dovremo tenere alta la concentrazione, i passi avanti sono stati buoni. Questo è uno dei primi step che dovremo fare nei prossimi anni. Se continueremo così, non vedrò l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro”.

PIASTRI, RIMPIANTO SAFETY CAR

Secondo Norris e Brown, Piastri “meritava il suo primo podio in Formula 1”. E per questo, l’australiano non nasconde un pizzico di delusione: “Essere delusi per un quarto posto è una sensazione differente, abbiamo fatto una grande gara”, ha commentato. Piastri, rimasto sempre dietro a Norris copiandone il ritmo gara senza problemi, è rimasto fregato dalla Safety Car entrata tre giri dopo la sua sosta. Tempistica che ha invece permesso a Lewis Hamilton di fermarsi sotto SC e recuperare il tempo utile per superarlo e prendere la posizione sul podio: “Abbiamo fatto tutto molto bene ma siamo stati estremamente sfortunati con il timing della Safety Car”, ha evidenziato. “Abbiamo fatto quello che potevamo. Sono orgoglioso del team, dal punto di vista dei punti fatti è stata una grande giornata. Pensando all’inizio di stagione, se vediamo dove siamo adesso siamo riusciti a ribaltare le cose. Per il team è un weekend importantissimo, speriamo di poter tenere questo livello per il resto della stagione”.

Secondo l’australiano, che a differenza di Norris ha avuto la MCL60 aggiornata solo qui in Gran Bretagna, il passo avanti rispetto alla versione precedente è evidente: “Pensavamo che l’Austria potesse rappresentare un’anomalia, ma credo che questo weekend siamo stati ancora più forti”, ha chiuso. “Speriamo di continuare così, sicuramente ci saranno circuiti che non saranno ideali per noi, ma penso che abbiamo fatto un grande passo avanti, soprattutto alla domenica. Con la vettura che avevo in Austria, sicuramente non avrei potuto mantenere il ritmo che avevo oggi. Grande credito al team per quanto ha fatto, speriamo ci siano altri podi e altri punti pesanti in arrivo in futuro”.

BROWN MANTIENE I PIEDI PER TERRA

Grande esaltazione anche da Zak Brown, team principal di una McLaren che nella seconda parte di stagione può essere un’ulteriore mina vagante nel pacchetto composto sinora da Mercedes, Aston Martin e Ferrari: “Finora gli aggiornamenti sono andati bene, non vedo l’ora della prossima gara”, ha spiegato dopo la gara. “Lando e Oscar hanno fatto un lavoro incredibile, la decisione sulla mescola da usare nell’ultimo stint ci ha messo un po’ di tensione ma è stata corretta. Nel complesso un grande weekend”. Proprio sulla scelta della hard, Brown ha ammesso come il muretto abbia spinto per quella mescola: È stata una scelta un po’ snervante. Nel team erano tutti convinti che potesse essere la gomma giusta. Sapevamo che i primi due giri sarebbero stati complessi, ma poi la gomma di Lewis (la soft, ndr) ha iniziato a calare”. Per l’americano, in ogni caso, Silverstone conferma il passo avanti della squadra pur volendo mantenere i piedi per terra: “Dobbiamo stare attenti e non esaltarci troppo. L’intero gruppo è molto vicino e si vede molto facilmente che si può perdere terreno in tempo zero, così come lo si può guadagnare. È chiaro che abbiamo fatto un passo avanti”.  

Mattia Fundarò