La Red Bull esce a sorpresa da Miami senza essersi aggiudicata il successo, dopo i trionfi collezionati nelle due edizioni precedenti del Gran Premio di Formula 1 in Florida. Nonostante le premesse fossero quelle di un’altra vittoria dopo il successo nella Sprint e la pole position ottenute, Max Verstappen ha concluso al secondo posto con una prestazione da…umano, mentre Perez ha beneficiato della penalità inflitta a Sainz per conservare la quarta piazza. Se l’Australia poteva rappresentare un caso isolato, oggi la Red Bull si è riscoperta non più imbattibile.

Frenati dai problemi di gomme

Verstappen sembrava destinato ad una gara relativamente tranquilla, dopo la sua solita partenza ottimale e un vantaggio sugli inseguitori contenuto ma stabile: ben presto però le gomme medie hanno iniziato a soffrire per il gran caldo della Florida e Max, in modo più accentuato di Sabato, ha faticato a tenere il ritmo ed avere il grip, andando anche a colpire un bollard in curva 15 con l’ala anteriore senza riportare danni alla vettura.

L'olandese si è quindi fermato al giro 24 per passare alle gomme Hard, ma con questa mescola le cose non sono migliorate: mentre Norris allungava il proprio stint per tentare di recuperare terreno, l'intervento della Safety Car al giro 29 per l’incidente tra Magnussen e Sargeant, ha favorito il britannico della McLaren, consentendogli di fare la sosta e di rientrare davanti a Verstappen. Max ha poi provato a riprendersi il comando della gara subito dopo la ripartenza, ma Lando è stato molto più efficace precedendo con un buon margine sul traguardo il campione del mondo.

Difficoltà simili ma più accentuate per Perez, che alla partenza ha decisamente esagerato nel tentativo di passare le Ferrari, rischiando anche di colpire il proprio compagno di squadra. Da lì in poi il messicano è stato autore di una gara anonima, mostrando dei sorpassi solo dopo la sosta e su vetture nettamente inferiori a livello di prestazione o di mescola.

Infine, la Safety Car ha penalizzato anche Checo, il quale ha comunque potuto beneficiare del contatto tra Sainz e Piastri per ottenere nel post-gara la quarta posizione, il tutto mentre ha dovuto gestire nel finale un arrembante Lewis Hamilton. Insomma, una gara volta alla necessità di limitare i danni per entrambe le Red Bull a Miami: un ruolo che il team di Milton Keynes non ricopriva da Singapore 2023.

Le dichiarazioni

Nonostante la prima sconfitta patita negli Stati Uniti dal 2019, Verstappen, intervistato in parco chiuso da Jenson Button (F1 TV), si è detto comunque soddisfatto del secondo posto facendo i complimenti a Norris per la vittoria:

Così vanno le gare: si vince e si perde. Oggi è stato molto impegnativo, già con le medie non mi sentivo molto bene perché stavamo andando via ma non come era previsto. Poi alla sosta ho sentito i tempi che facevano le McLaren e ho pensato ‘sono davvero veloci!’. 

Quando hanno fatto lo switch per le gomme dure erano troppo veloci, specialmente Lando che stava volando. Sono veramente contento per lui, si meritava questa prima vittoria da tanto tempo. Per noi invece una giornata incredibilmente difficile, ma se una cattiva giornata significa arrivare in P2 mi va bene. 

Hanno portato degli aggiornamenti e sembra che funzionano, dovremmo rimboccarci le maniche. Questo non è stato definitivamente il nostro week-end di gara più forte in termini di passo gara, ma lo analizzeremo e cercheremo di di tornare più forti di prima.

Più critico invece Perez che, ai microfoni di FOX Sports MX, ha spiegato tutte le criticità della gara delle gomme alla partenza, fattori che secondo lui hanno minato il risultato in un weekend di gara comunque positivo nel complesso:

Abbiamo avuto un buon fine settimana, siamo sempre stati in lotta in qualifica e nella gara sprint, eravamo sempre vicini. Ma penso che oggi non avessimo abbastanza ritmo per passare.

Quando eravamo dietro al traffico, le gomme si surriscaldavano. Credo che quella sia stata la causa principale della nostra difficile gara. Poi abbiamo provato a montare un'altra gomma cercando di essere più aggressivi, ma siamo peggiorati molto rapidamente.

Peccato, ero andato bene allo scatto. Charles all'inizio mi ha spinto, poi mi ha aperto lo spazio e sono entrato, ma non avevo aderenza. Appena ho frenato ho capito che non c’era grip e ad un certo punto mi sono quasi portato a ridosso di Max.

Andrea Mattavelli

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