F1 | Le pagelle di fine stagione: Haas, serve più costanza
Ottavo posto finale tra i Costruttori per il team americano in una stagione forse un po' sottotono.

Dopo quanto visto nel corso della passata stagione F1, era lecito attendersi qualcosa in più dal 2025 di Haas? Probabilmente sì, ma il team americano ha dovuto accontentarsi di un ottavo posto tra i Costruttori che è sicuramente un passo indietro. Ci sono, nonostante ciò, diverse situazioni positive di cui tenere conto, a partire da un Oliver Bearman in grado di confermare quanto di buono mostrato nelle presenze spot del 2024.
Tra Ferrari e Toyota, con un occhio alla prossima stagione
La VF-25, già all’atto della sua presentazione, si era presentata come una sorta di vettura “B” della Ferrari del 2024, e ciò era stato visto come un fatto positivo per il team di Kannapolis, reduce da un brillante settimo posto. Purtroppo per Ayao Komatsu e i suoi uomini, però, sin dalle prime uscite la vettura aveva evidenziato un’alternanza nelle prestazioni impressionante, che certamente non ha aiutato i piloti nei risultati. Il bottino finale di 79 punti accumulato è certamente poco rincuorante, anche se nella seconda metà di stagione i progressi si sono visti in diverse occasioni, e in Messico le 14 lunghezze portate a casa hanno fatto il paio con quanto visto a Shanghai ad inizio stagione. Certo, resta comunque la sensazione che, nel complesso, la prestazione del team sia da considerare sufficiente o poco più.
Ma la concentrazione del team di Gene Haas, per quanto si è visto, è stata in larga parte dedicata a costruire il futuro. Pur rimanendo legato alle PU Ferrari, infatti, il team a stelle e strisce ha rinforzato il proprio legame sportivo e tecnico con Toyota Gazoo Racing, il reparto corse della Casa giapponese, che a partire dal 2026 tornerà dunque ad essere ufficialmente presente in F1, anche se ancora in un ruolo di partnership. La sensazione, però, è che si stia lavorando a qualcosa di più importante, soprattutto una volta comprese appieno quelle che saranno le potenzialità e le problematiche legate alle nuove power unit che entreranno in funzione nel 2026. I giapponesi hanno una grande esperienza nello sfruttare al meglio le propulsioni ibride in tante categorie a partire dal WEC, e potranno essere un bel jolly per Haas. Staremo a vedere; quello che è certo è che servirà un colpo di reni importante già dalle prime gare.
Voto: 6
Ollie, l’“Uomo Orso” è una scommessa vinta

Chiudere la propria stagione da rookie davanti in classifica al ben più esperto team mate, seppur per una manciata di punti, non è roba da tutti. Oliver Bearman ce l’ha fatta, dimostrando a tutto il paddock il proprio talento cristallino; da sgrezzare, è vero, forse ancora un po’ troppo focoso, ma certamente enorme. L’inglese ha in diverse occasioni patito la prestazione non sempre ottimale della vettura, ma quando ha potuto è riuscito ad estrarre il massimo. Da incorniciare, senza ombra di dubbio, il Gran Premio del Messico, chiuso al quarto posto e durante il quale ha accarezzato per diversi giri il sogno di portare a casa il primo podio di carriera, per sé e per il team.
Da aggiustare senza dubbio è una certa predisposizione ai contatti e, di conseguenza, a subire penalità da parte degli inflessibili commissari. Caratteristica, questa, che lo ha fatto correre in diversi weekend con la spada di Damocle della possibilità di uno stop forzato per una gara a causa del superamento della fatidica soglia dei 12 punti sulla Superlicenza. Sistemato questo aspetto, il pilota della Ferrari Driver Academy ha certamente le carte in regola per puntare in alto; non è certo un caso che il suo nome sia stato accostato in più di un’occasione alla Scuderia di Maranello per il futuro prossimo. Chiaro, ora è necessario mantenere i piedi per terra e pensare al 2026 con Haas, ma il futuro sembra essere un libro tutto da scrivere.
Voto: 7,5
Ocon, si può dare di più... o forse no?

Trentotto punti totali, tre in meno del compagno di squadra: è questo il bottino accumulato da Esteban Ocon nel corso della stagione 2025. Il francese era arrivato nel corso dell’inverno per rimpiazzare due piloti di esperienza come Hulkenberg e Magnussen, con il preciso obbiettivo di dare una guida tecnica alla squadra. Come avvenuto per Bearman, la stagione di Ocon ha risentito in maniera importante delle prestazioni altalenanti della vettura, pur con qualche difficoltà, per certi versi inattesa, in più rispetto all’inglese.
Il quinto posto ottenuto nel corso della seconda gara stagionale a Shanghai è rimasto il risultato migliore del 2025. La sensazione, in tanti momenti, è stata che il francese in diverse occasioni non abbia sfruttato al meglio il potenziale, che non abbia colto il momento più opportuno. Ocon resta veloce, aggressivo e tecnicamente molto dotato; pare però che in troppe occasioni gli manchi quella visione di gara che potrebbe aiutarlo ad ottenere qualcosa in più. Si può certamente dare e avere di più; il 2026 dovrà essere il suo anno per imporsi nella squadra, altrimenti la sua permanenza in F1 potrebbe risultare complicata.
Voto: 6
Nicola Saglia