Nemmeno il tempo di partire per la gara MotoGP di Catalunya, e subito un pesante incidente mette fuori gioco alcuni tra i protagonisti. Takaaki Nakagami fa cadere con un ingresso abbastanza sconsiderato Bagnaia e Rins. L'incidente è da brividi ed ha lasciato molti strascichi per la salute del giapponese e, soprattutto, per la lotta all'iride di Bagnaia.

LA DINAMICA DELL'INCIDENTE

Grave errore quello di Nakagami alla prima staccata dopo il via. Il giapponese del team LCR (trauma cranico facciale e TAC in ospedale per lui) arriva lungo, tocca la ruota posteriore della Ducati numero 63 quanto basta per mandare Bagnaia a terra. Oltre a ciò, anche Alex Rins viene abbattuto dalla Honda numero 30 ed è dolorante ad un polso. Cala il gelo in Catalunya.

BAGNAIA FUORI DALLA LOTTA PER IL TITOLO?

Per Francesco arriva il terzo zero in nove gare, che rischia di far uscire di prepotenza il piemontese dalla lotta per il titolo mondiale senza responsabilità alcuna in questa circostanza. Al contrario di quanto avvenuto in Qatar ed in Francia, dove il #63 era scivolato per errori propri ed in cui aveva tutte le responsabilità. Episodi questi che, contro un Quartararo del genere, sono difficili da rimediare.

NAKAGAMI, ENNESIMO ERRORE

Dopo aver abbattuto Alex Rins al Mugello, ed essere finito sotto accusa nella Safety Commission, il giapponese ne ha combinata un'altra.

Takaaki ha decisamente esagerato in staccata in approccio della prima esse incappando in una chiusura di anteriore. Nakagami è stato protagonista di questo terribile incidente ed ha addirittura colpito con la visiera del casco proiettato in avanti ad alta velocità la gomma posteriore di Bagnaia, che è scivolato per effetto del contatto inatteso verificatosi alle sue spalle.

La Honda #30 fuori controllo del pilota di Chiba ha abbattuto la Suzuki di Alex Rins, che si è recato al centro medico per il forte dolore avvertito al polso sinistro e alla gamba destra. La Direzione Gara ha definito l’episodio un incidente di gara. Di conseguenza non ci saranno provvedimenti nei confronti del giapponese della Honda.

Giacomo Da Rold