La FIA ha recentemente annunciato un piano di cambiamenti tesi a migliorare la sicurezza in pista nelle proprie categorie, a seguito di uno studio sulle inchieste relative a ventotto seri incidenti avvenuti in pista nel 2019.

Il piano interesserà:

  • vetture
  • tracciati
  • sviluppo di procedure operative

Adam Baker, direttore della sicurezza in FIA, ha commentato così l'iniziativa: "Come per tutti i lavori di indagine sugli incidenti, i nostri risultati relativi alle corse su circuito costituiscono la base di una serie di iniziative tecniche e operative, sia per prevenire incidenti gravi che per mitigarne le conseguenze."

Andiamo ad analizzare punto per punto il piano di cambiamenti proposto dalla FIA.

Monoposto (vetture a "cielo aperto")

Sicuramente il capitolo relativo alle monoposto è quello per cui il piano è più corposo.

Da una parte troviamo manovre esecutive, come il retrofit nelle monoposto attuali di un pannello anti-intrusione anteriore.

Dall'altra continua lo studio sul contenimento dell'espulsione di detriti in seguito ad incidenti. Le idee messe sul tavolo riguardano sia una migliore ritenzione di parti più grosse (ad esempio i cavi legati alle ruote), sia quelle più piccole (con uno studio sui materiali).

Interessante l'idea relativa all'ala anteriore delle monoposto, in cui si vorrebbe prevedere una parte a "collasso controllato", così da evitare rotture in cui l'assieme del pezzo è il detrito che viene proiettato.

Infine si segnala la revisione delle specifiche relative ai poggiatesta (per un posizionamento più efficente in caso di impatto) e alle cellule di sopravvivenza. Per queste ultime è prevista una nuova generazione di disegni migliorati per gli impatti laterali e progrediti per quanto riguarda quelli frontali.

Vetture "a cockpit chiuso"

In questo caso il piano di cambiamenti è indirizzato al "mercato di massa" dei sedili da gara.

In FIA prevedono di aggiornare gli standard relativi ai racing seats, implementando molte delle caratteristiche dei sedili più avanzati. L'obiettivo è quello di migliorare le prestazioni laterali dei sedili.

A margine del miglioramento nelle prestazioni di sicurezza, si cercherà di mantenere i costi ragionevoli.

Sistemi elettronici di sicurezza

Differentemente da come si può pensare, i sistemi elettronici di sicurezza non saranno delle componenti "attive" sulle vetture.

Da una parte s'invoca l'introduzione di un sistema di notifica e mitigazione degli incidenti, articolato su due step. Inizialmente lo studio di misure che possono essere impiegate per velocizzare l'informazione dei problemi in pista ai piloti che stanno sopraggiungendo sul luogo di un incidente. Secondariamente avremo l'implementazione tecnologica di tali misure: interessante l'esempio di voler utilizzare le luci posteriori come "repeater" della bandiera gialla.

L'altro punto riguarda lo sviluppo del sistema di monitoraggio delle gomme (già allo studio in F2 e F3). Le informazioni relative alle pressioni degli pneumatici dovrebbero essere "restituite" ai piloti, così da prevenire eventualità legate (per esempio) a forature.

Posizionamento del pilota

Per quanto riguarda quest'area il piano sarà attuato nella sua forma più procedurale: si cercherà di fornire più preparazione in merito al corretto posizionamento del pilota in una vettura.

La posizione corretta può fare la differenza in caso di incidente ed è necessaria una maggiore sensibilizzazione sul tema, soprattutto nelle categorie con molti "piloti della domenica" (nel senso letterale e non dispregiativo del termine) in griglia.

Direzione di gara

La FIA prevede di aggiornare le linee guida sulle best practice da seguire per quanto riguarda la neutralizzazione di una gara.

Anche in questo caso si cercherà di fornire una formazione adeguata, in particolare per gestire la neutralizzazione nel caso di incidenti localizzati in luoghi "difficili" del tracciato.

Nell'ottica di questo aggiornamento si prevede anche l'implementazione e l'approvvigionamento di sistemi di marshalling da installare sulle vetture.

Tracciati

Per i circuiti sono state individuate quattro voci sulle quali lavorare: barriere, aree di run-off, limiti della pista e status del tracciato.

Al momento la FIA sta studiando e provando dei miglioramenti di prestazione sulle barriere, con un progetto dedicato a strutture in grado di "funzionare meglio" con angoli di impatto limitati (nominalmente tra 0° e 20°).

Per quanto riguarda le zone di run-off la FIA chiede una progettazione tale per cui ci sia un rallentamento più efficiente delle vetture fuori controllo, magari utilizzando sulle superfici dei materiali che garantiscano un attrito più elevato per far sì che non ci siano scivolate.

La parte dedicata ad un miglioramento delle procedure e dei controlli riguarda i limiti della pista (soprattutto il rejoin una volta "tagliata" il tracciato) e il miglioramento dell'infrastruttura elettronica relativa allo status del tracciato (per esempio i pannelli luminosi) con cui comunicare in maniera più efficace le zone pericolose.

Note finali

Come si può comprendere, buona parte di questo piano è un work in progress che la FIA sta portando avanti.

L'introduzione di alcune misure di sicurezza qui descritte era nell'aria da tempo, mentre altre (quelle relative ai tracciati lo dimostrano in maniera evidente) sembrano essere state introdotte affinché eventualità drammatiche come l'incidente in F2 di Hubert a Spa-Francorchamps siano scongiurate o, per lo meno, minimizzate.

Il lavoro della FIA in questo senso è notevole, ma dobbiamo sempre ricordare che, purtroppo, lo sport del motore è un'attività in cui la sicurezza assoluta è un concetto che non può esistere.

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Luca Colombo