Credits: Mark Sutton - Stake F1 Team Kick Sauber
Credits: Mark Sutton - Stake F1 Team Kick Sauber

La Formula 1 è pronta a fare una piccola rivoluzione sul fronte del centro gruppo per il 2025: secondo fonti interne dal paddock, FIA e FOM stanno studiando l'allargamento del sistema di punteggio attuale dai primi 10 ai primi 12 piloti in gara, per una modifica che verrebbe attuata già a partire dalla prossima stagione.

La nuova ripartizione sarà la medesima per le posizioni dalla prima (25 punti) alla settima (6), mentre dall'ottavo posto in giù ci saranno più punti per i seguenti piazzamenti: 5 punti per l'ottavo, 4 per il nono, 3 per il decimo, 2 per l'undicesimo e infine uno per il dodicesimo pilota classificato.

Un ripasso di storia

Il sistema di ripartizione del punteggio attuale per i primi 10 classificati ha fatto il suo debutto nel 2010, in una stagione in cui il circus ha accolto sulla griglia i tre nuovi team Lotus/Caterham, Virgin/Marussia e HRT, portando il numero totale di monoposto in pista a 24.

La modifica seguiva quella effettuata nel 2003 quando, dai primi 6, fu allargato il punteggio ai primi 8 (con il primo che prendeva in entrambi i casi 10 punti). Negli anni 50 del Mondiale, addirittura, andavano a punti solo i primi 5 e per le classifiche finali contavano solo un tot di migliori risultati: una regola che durò fino al periodo tra fine anni 70 e inizio anni 80.

Pensate addirittura che all'inizio la Formula 1 non c'era un Mondiale Costruttori: i primi Campionati del Mondo fino al 1957 prevedevano solamente la classifica piloti, finché nel 1958 non è stato istituito il Campionato Costruttori. Inoltre, già negli anni 50 c'era il punto addizionale per il giro veloce in gara: un bonus che è stato reintrodotto in Formula 1 solamente dal 2019.

Un incentivo per il “midfield”

In caso di allargamento della ripartizione di punteggio dai primi 10 a 12, a giovarne sarebbero sicuramente i team del centro gruppo quali RB, Haas, Alpine, Williams e Sauber. Negli ultimi anni abbiamo visto alcune squadre ridurre il gap con i top team e lottare regolarmente con loro per il podio (McLaren ed Aston Martin), causando una lotta più agguerrita per le posizioni di rilievo ma anche una “spaccatura” a metà sulla griglia in termini di prestazioni.

L'inizio di stagione 2024 è eloquente sotto questo punto di vista: Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes ed Aston Martin sono talmente veloci ed affidabili da occupare stabilmente la top 10 che equivale alla zona punti attuale, mentre i team di bassa fascia devono sperare negli errori dei piloti, in incidenti o nei ritiri per problemi meccanici del gruppo davanti per poter avere anche solo la chance di lottare per i punti.

Formula 1 2024 Midfield Haas Sauber RB Williams Alpine
Haas, Sauber, RB, Williams e Alpine (in ordine) hanno regalato grandi battaglie in questo inizio di stagione: raramente, però, esse sono valse per la zona punti.
Credits: LAT Images - MoneyGram Haas F1 Team

Dopo i primi 5 appuntamenti del Mondiale di quest'anno, solo RB e Haas sono riuscite a segnare punti per la classifica costruttori: Tsunoda ha concluso settimo a Melbourne e decimo a Suzuka per il team di Faenza, mentre la scuderia americana ha messo Hulkenberg a punti in 3 Gran Premi su 5 (contando anche il decimo posto di Magnussen in Australia).

Per il resto, gli 11° posti di Zhou in Bahrain, di Albon a Jeddah e Melbourne e di Ocon a Shanghai non sono serviti a smuovere la loro classifica. Con il nuovo sistema di punteggio a 12, invece, avremo avuto già tutti e 10 i team a punti e una lotta molto più agguerrita anche nelle zone di bassa classifica.

Le opinioni del paddock

Tale argomento sta dividendo l'opinione pubblica tra fan tra gli appassionati di vecchia data che sono contrari e quelli nuovi che invece sono favorevoli. Anche i team principal saranno chiamati ad esporre la propria opinione, con la FIA e la FOM che avranno bisogno di almeno 5 voti favorevoli dalle scuderie per far passare la modifica.

Se i top team come Red Bull e Ferrari per ora rimangono neutrali sulla faccenda (anche se Vasseur comprende la frustrazione per i team di centro gruppo in quanto l'ha provata sulla sua pelle negli anni alla guida di Alfa Romeo Sauber), le squadre di bassa classifica invece sosterebbero con grande forza il cambiamento.

Di questi team, Laurent Mekies (Visa CashApp RB F1 Team) ha raccontato a motorsport.com di quanto l'allargamento del sistema di punteggio sia necessario per la Formula 1 moderna.

Non ci sono più i "backmarker". In F1 ci sono sei costruttori, più la Red Bull, quindi sono sette i top team.

Anche gli ultimi cinque team sono ormai grandi organizzazioni ed è molto difficile spiegare all'esterno, ai nostri partner e ai nostri fan, che lottiamo per una P11 che in realtà concede zero punti.

Se si considera il livello di competitività dei primi cinque team e il livello di affidabilità delle vetture, significa che per la maggior parte della gara si lotta teoricamente per zero punti, e non crediamo sia giusto.

Pensiamo anche che sia più meritocratico perché, se si ottengono punti fino alla 12esima posizione, si evita l'effetto per cui, se succede qualcosa di completamente straordinario e qualcuno ottiene una quinta o una quarta posizione sotto la pioggia, significa che gli altri possono rimanere a casa per 10 gare.

Riteniamo che sia una soluzione che soddisfa tutte le esigenze e che non presenta praticamente nessuna controindicazione, quindi speriamo che venga approvata.

Sistemi di punteggi F1 a confronto

Attuale/Proposta per il 2025

  1. 25/25
  2. 18/18
  3. 15/15
  4. 12/12
  5. 10/10
  6. 8/8
  7. 6/6
  8. 4/5
  9. 2/4
  10. 1/3
  11. 0/2
  12. 0/1

Giro più veloce in gara: 1 in caso di arrivo in top 10/top 12

Andrea Mattavelli