MotoGP | GP Valencia, Di Giannantonio intrappolato: "Peccato per la partenza"
Altro podio nella Sprint per il romano, intrappolato per tutta la gara dietro all'Aprilia di Fernández: c'è fiducia per domani.
Fabio Di Giannantonio chiude la Sprint del GP di Valencia MotoGP in una solida terza posizione. Su un tracciato tecnico e stretto come il Ricardo Tormo, ogni sorpasso richiede precisione, e partire male può compromettere subito le possibilità di risultato. Nonostante questo, Diggia ha saputo dimostrare costanza e lucidità nella lotta con Raúl Fernández.
Tra partenze e pressioni: le difficoltà di Diggia
Fabio Di Giannantonio non ha certo avuto la più facile delle Sprint: scattato dalla prima fila, il pilota Pertamina Enduro VR46 Racing Team si è ritrovato fin dalle prime battute dietro all'Aprilia di Raúl Fernández, sul quale è riuscito a mettere a punto un attacco solamente negli ultimi giri. Una Sprint viziata dalla partenza, uno dei punti deboli della Desmosedici GP25.
Stiamo cercando di lavorare molto con Ducati perché la partenza della nostra moto non è abbastanza incostante, stiamo cercando di migliorarla. Oggi la partenza è stato eseguita male, abbiamo perso alcune posizioni ed è stato difficile rimanere vicini a Pedro [Acosta, ndr] e Álex [Márquez, ndr].
Nonostante questo, Diggia ha saputo cogliere l’occasione per conquistare punti importanti e rimanere vicino al gruppo di testa. Ad incidere, come spesso capita, è la pressione dello pneumatico anteriore. Il #49 ha dovuto dapprima staccarsi da Fernández per far tornare la gomma ad una pressione normale, attaccando poi solo nel finale.
A metà gara mi sono staccato un po’, avevo preso qualche decimo e stavo fuori dalla scia. Provando ad attaccare all’inizio mi si erano alzate pressione e temperatura, quindi era difficile frenare forte. Ho dovuto prendere spazio e riprovarci alla fine.
L'inizio delle Sprint è stato caratterizzato dal confronto tra Pedro Acosta e Álex Márquez, velocissimi e aggressivi già dai primi giri. Di Giannantonio ammette che, se il primo attacco su Fernández fosse andato a buon fine, sarebbe stata una gara decisamente diversa.
È un peccato che il primo attacco non sia andato a buon fine, perché secondo me con quell’attacco finito avrei potuto provare ad andare a prendere Pedro e Alex, perché ne avevo di più. Quando bisogna lavorare sulla moto per trovare la confidenza per andare più veloce, è molto difficile raggiungerla. Se resti fuori dalla linea, ci saranno alcuni piloti che hanno più velocità.
I limiti della GP25: “Mai stati costanti”
Oltre alla difficoltà nella rimonta, poi trasformata in un podio, Di Giannantonio sottolinea le sfide legate alla guida della Desmosedici GP25, una moto impegnativa e di difficile gestione.
Ci sono dei pezzi che vanno meglio, altri un po’ peggio. Alcuni ci mettono tantissimo a capire, altri magari ti mandano fuori strada senza capire bene il motivo. Quest’anno il nostro pacchetto non è stato minimamente costante.
Un problema che ha accompagnato Di Giannantonio per tutta la stagione: dotato di un pacchetto factory, probabilmente ci si aspettava di più dal romano. Tra Sprint e Gran Premi, sono otto i podi conquistati dall'alfiere Pertamina Enduro VR46 Racing Team, che sicuramente domani proverà a chiudere la stagione nel migliore dei modi. Per farlo, però, ci vuole una partenza migliore: “Penso di poter dare spettacolo. Sono nella posizione di provare a spingere per vincere dall'inizio”.
Greta Carrara
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