F1 | GP Azerbaijan: venerdì in chiaroscuro per la Red Bull
Giornata contrastante per il team di Milton Keynes con Verstappen e Tsunoda lontani dai primi

La prima giornata del weekend di Formula 1 sul circuito cittadino di Baku ha offerto alla Red Bull una serie di spunti interessanti, ma anche qualche segnale di allarme. Con Max Verstappen chiamato a confermare l'ottimo weekend di Monza, il team ha affrontato le FP1 e FP2 con l’obiettivo di consolidare il proprio pacchetto tecnico su uno dei tracciati più insidiosi del calendario. I risultati, però, sono stati contrastanti: Verstappen ha mostrato solidità e continuità, mentre Tsunoda ha faticato a trovare il ritmo giusto.
Verstappen e Tsunoda in top 10
La prima sessione di prove libere ha visto Max Verstappen chiudere in settima posizione, con un tempo competitivo ma non sufficiente per impensierire le McLaren, apparse particolarmente in forma. L’olandese ha girato con costanza, testando diverse configurazioni aerodinamiche e raccogliendo dati preziosi per il setup. La sua RB21 ha mostrato buona velocità sul lungo rettilineo, ma qualche difficoltà nei cambi di direzione tra curva 8 e 11, dove il posteriore è apparso instabile. Bene, rispetto alle uscite precedenti, Yuki Tsunoda che ha chiuso la FP1 in sesta posizione e davanti al compagno di squadra. Il giapponese ha mostrato un buon ritmo soprattutto nel secondo settore, ma alcuni bloccaggi in frenata e un lungo in curva 3 hanno evidenziato la necessità di affinare il bilanciamento. Il suo approccio aggressivo ha permesso di raccogliere dati utili, ma ha anche messo in luce una certa irrequietezza nella gestione della vettura.
Verstappen si conferma, Tsunoda arretra
Nel pomeriggio, la Red Bull ha confermato il trend della mattinata. Max Verstappen ha chiuso in sesta posizione, con un tempo di 1:41.804, a circa mezzo secondo dal leader. L’olandese ha mostrato maggiore confidenza rispetto alla FP1, ma ha continuato a lamentare instabilità nei tratti più tecnici del tracciato. Il team ha lavorato su mappature motore e regolazioni delle sospensioni, cercando di migliorare la trazione in uscita dalle curve lente. Yuki Tsunoda ha invece chiuso la FP2 in quattordicesima posizione, con un tempo che lo ha tenuto lontano dalla top ten. Il giapponese ha faticato a replicare la prestazione della mattina, lamentando sottosterzo in ingresso curva e difficoltà nel gestire il degrado delle gomme. Un lungo in curva 15 ha compromesso parte della sua simulazione di passo gara.

Max lucido, Yuki fiducioso
Al termine della giornata, Max Verstappen ha commentato con lucidità:
Abbiamo fatto dei passi avanti rispetto alla mattina, ma non siamo ancora dove vorremmo. Il bilanciamento non è perfetto e in alcuni punti la macchina è nervosa. Dobbiamo lavorare sul grip meccanico e trovare una configurazione che ci permetta di essere più aggressivi in qualifica.
Yuki Tsunoda ha riconosciuto le difficoltà:
Non è stata la giornata che speravo. Il feeling con la macchina non è ancora perfetto, ma abbiamo raccolto dati utili per migliorare domani. Il team mi sta supportando molto e sono fiducioso di poter fare meglio.
Il team principal Laurent Mekies ha analizzato la giornata con pragmatismo:
Max ha fatto un buon lavoro, ma serve un passo avanti per lottare con Ferrari e Mercedes. Yuki sta ancora adattandosi al livello richiesto da Red Bull, ma siamo fiduciosi che possa crescere nel corso del weekend. Il potenziale c’è, dobbiamo solo metterlo a frutto.
Stabilità cercasi
Il comportamento della RB21 sul tracciato di Baku ha evidenziato alcune criticità. Il layout cittadino, con curve strette e lunghi rettilinei, richiede un compromesso difficile tra carico aerodinamico e velocità. La Red Bull ha optato per una configurazione a basso drag, ma questo ha penalizzato la stabilità in curva. Il team ha lavorato intensamente su setup e strategie di gestione gomme, ma il degrado delle posteriori è apparso più accentuato rispetto ai rivali. Verstappen ha mostrato una buona velocità di punta, ma ha perso tempo nei settori centrali. Tsunoda, invece, ha mostrato difficoltà nel mantenere stabilità in ingresso curva, soprattutto tra curva 3.
Il team, guidato da Laurent Mekies, dovrà sfruttare al massimo la FP3 per affinare il setup e mettere entrambi i piloti nelle condizioni di lottare per posizioni di vertice. La pressione è alta, ma il potenziale c’è: serviranno precisione, fiducia e una strategia pulita per trasformare le incognite del venerdì in opportunità concrete per il resto del weekend.
Vincenzo Buonpane