Credits: Red Bull Content Pool
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Era – forse – suo il ruolo di favorito per il weekend dopo la giornata di ieri e, non senza intoppi, Alex Márquez ha rispettato le attese conquistando la sua seconda vittoria stagionale in Sprint dopo quella di Silverstone dello scorso mese di maggio. Una vittoria che non è giunta facilmente, tra una qualifica deludente per lo spagnolo e un duello lungo con Pedro Acosta che si è risolto solo sul traguardo.

Maggiore fiducia in sé stesso la chiave

Forte dell’obiettivo raggiunto in campionato con il secondo posto in classifica dietro al fratello Marc, Alex sta correndo queste ultime partite con la mente libera e ciò per lui rappresenta un vantaggio che gli permette anche di rischiare qualcosina in più del necessario per provare a portarsi a casa il risultato. Che è esattamente quello che Márquez ha fatto in questa Sprint dove è stato costretto a recuperare dalla quinta posizione, conseguenza di un errore in qualifica.

Oggi ero in pieno controllo, quando hai un po’ più velocità, gli altri ti passano e vedi chiaramente dove puoi attaccare a tua volta e trovi un punto certo, ci provi. In quella fase ero abbastanza tranquillo, facevo fatica a fermare la moto in alcuni punti e per quel motivo non riuscivo a difendermi come avrei voluto. Da ieri a oggi il feeling con la moto è peggiorato ed è una cosa che dobbiamo analizzare oggi, forse con la pioggia sono cambiate le condizioni della pista. Oggi non mi sentivo bene come ieri e per questo motivo non sono riuscito a fare ulteriormente la differenza, ma sono contento.

Pazienza nel duello con Acosta

Márquez ha dovuto faticare parecchio per poter conquistare la vittoria al sabato, a causa di un errore in qualifica che lo ha costretto a partire dalla seconda fila e a dover sgomitare sin da subito.

Abbiamo fatto un errore che ci è costato tanto, con la soft davanti che forse per noi è troppo soft. In generale non ero contento perché poi (per la gara, ndr) dipende da come parti e da come fai la prima curva, sei poi a centro gruppo e può succedere di tutto. Non ero rilassato, per questo sono partito molto concentrato e molto deciso di fare le mie mosse sin dalla prima curva.

Lo spagnolo si è giocato il successo con un cliente scomodo come Pedro Acosta, con il pilota di KTM motivatissimo a conquistare la sua prima vittoria in MotoGP. Tra i due c’è stata una fase di sorpassi e controsorpassi nella parte centrale della corsa, con Márquez che a 4 giri dalla fine ha messo la freccia per poi non perdere più la posizione, pur rischiando nel finale il rientro di Acosta per un errore all’inizio dell’ultimo giro. Márquez ha individuato nello studio dell’avversario e nella pazienza la soluzione per poter battere il connazionale, individuando nel tratto che va dall’ultima alla prima curva il punto ideale.

[All’ultimo giro] Ho fatto un errore io tra curva 3 e 4, la moto pompava molto e lui mi ha ripreso. Ho iniziato a sentire il motore della sua moto e mi sono detto di spingere fino alla fine. Dal quinto giro lui faceva delle linee per difendersi e per questo abbiamo rallentato. Quando Marco era al comando, il ritmo era molto veloce, mentre nel momento in cui Pedro è passato davanti, il ritmo è diventato più lento ed è diventato più semplice per chi stava dietro. Mi sono detto di aspettare un attimo, di chiarirmi quale poteva essere il punto migliore dove attaccare – dall’ultima curva fino alla prima è il mio punto migliore – e sono andato così. Ho cercato di essere rilassato e di attaccare in quel punto. Dal primo anno in cui siamo venuti qua, quando ero con la Honda, ero veloce in quel settore, nell’ultima curva. Ricordo che nel ’21 con la LCR ero riuscito a passare Miller e la Ducati, loro in quell’anno erano 10 km/h più veloci di noi sul dritto. È la curva perfetta per il mio stile di guida, non sempre ma in generale riesco a fare la differenza.

Mentre dopo la vittoria, nella zona del podio, Alex ha ricevuto anche le congratulazioni del fratello Marc da casa al telefono, con il quale c’è sato anche uno scambio di battute.

Si è congratulato, poi Michele (Masini, ndr) ha fatto una battuta dicendogli che lui ha vinto la macchina (quella in palio per il BMW M Award, ndr) e mentre noi vinciamo le Sprint! Io non ho detto niente, è Michele che ha messo benzina sul fuoco!

Feeling da migliorare

In generale i piloti si sono lamentati del grip dopo la giornata di oggi, fattore forse condizionato dalla pioggia caduta nella notte a Portimao che ha lasciato poi pista umida al mattino. È stato così anche per Márquez, che in vista di domani punta al bis sperando di ritrovare le condizioni che venerdì gli avevano dato totale fiducia e grande velocità.

Ieri siamo andati bene con la media al posteriore, siamo riusciti a tenere un buon passo e quello che dovremo fare è questo, dovremo cercare di gestirla, di essere pazienti e di non fare errori. Cercheremo di fare del nostro meglio, penso che abbiamo una grande opportunità ma dobbiamo analizzare tutto per cercare di guidare con fiducia.

Da Portimao, Mattia Fundarò