Nel primo EPrix della Season 10 di Formula E a Città del Messico, Pascal Wehrlein converte senza troppe difficoltà la pole position in vittoria. Il tedesco torna così al successo per la prima volta dal round di Giacarta della scorsa stagione. Sul podio anche Buemi e Cassidy.

Se alla vigilia del primo EPrix della Season 10 ci si aspettava un duello tra motorizzati Porsche e motorizzati Jaguar, Città del Messico ha confermato queste aspettative. Sono stati proprio questi due costruttori a giocarsi le posizioni di vetta in Messico e a spuntarla è stata la Porsche con il ritorno alla vittoria di Pascal Wehrlein. Un sabato dominato dal tedesco, che ha convertito la pole position conquistata al mattino in vittoria, la sua prima da Giacarta.

WEHRLEIN MAI IMPENSIERITO

Il tedesco, scattato dalla pole, non è mai stato seriamente impensierito da Buemi, Gunther e dalle Jaguar ufficiali di Cassidy e Evans. Il pilota della Porsche ha infatti perso la leadership solo nelle prime fasi, in corrispondenza dell’attivazione dei suoi Attack Mode. Ripresa la vetta della gara dopo la ripartenza dal regime di Safety Car causato dall’incidente di Robin Frijns, Wehrlein è risultato inattaccabile dai suoi inseguitori e ha conquistato una comoda vittoria. Successo che però è in dubbio, dato che sia lui sia Dennis sono sotto investigazione per un’infrazione tecnica.

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BUEMI E CASSIDY SUL PODIO

Dietro Wehrlein, Buemi non ha mai visto in dubbio il secondo posto finale che gli permette di partire con il piede giusto in questa sua seconda stagione con Envision. Dietro di lui, Cassidy ha beffato Gunther riprendendosi il podio dopo aver scontato una posizione di penalità in griglia per non aver seguito correttamente le procedure di bandiera rossa in FP1. Come lui anche Evans, alla fine quinto.

CENTRO GRUPPO COMPATTO

Se la top-4 si è determinata nelle fasi centrali della gara, con Wehrlein, Buemi, Cassidy e Gunther ben distanziati nella parte finale della gara, dietro di loro Evans ha dovuto lottare con i denti per tenere la quinta posizione. Il neozelandese si è difeso dal pressing di Vergne (secondo pilota della storia a superare i 1000 punti in Formula E dopo Di Grassi) e di un gruppo chiuso da Mortara in 13^ posizione. Chiudono la zona punti Hughes (settimo), Vandoorne e le due Andretti di Dennis (investigato come Wehrlein) e Nato. Fuori dai punti le due Nissan di Rowland e Fenestraz.

MALE MAHINDRA E ABT, DISASTRO FRIJNS

Non positivo il weekend di Mahindra, che chiude 13^ con Mortara e 15^ con il rientrante Nyck de Vries, così come pessima la gara delle due ABT: Di Grassi è stato costretto al ritiro dopo pochissimi giri per un problema al brake-by-wire, mentre Muller è stato spedito a muro in curva 4 al terzo giro da Da Costa. Il portoghese ha tentato l’attacco sul tedesco in curva 4, senza successo: Muller ha chiuso 17°, mentre Da Costa è costretto al ritiro per la rottura della sospensione anteriore sinistra. Ritiro anche per Robin Frijns, la cui gara è stata disastrosa: l’olandese è finito a muro all’uscita della stretta sezione dello stadio (in corrispondenza di curva 17) e ha costretto la direzione gara a chiamare prima la Full Course Yellow e poi la Safety Car. Per l’olandese è il secondo ritiro consecutivo a Città del Messico.

WEHRLEIN: “PIENO CONTROLLO”

Per Wehrlein quella di oggi è la seconda vittoria a Città del Messico dopo quella della Season 8: “È stata una gara difficile, abbiamo comandato per gran parte e a livello di efficienza non è stato il massimo. Quando ho preso la vetta è stata una gara da qualifica, ho cercato di massimizzare le velocità minime. Ho visto che dietro di me Seb ha fatto un errore e mi ha permesso di aprire un gap. Da lì è stato pieno controllo”, ha detto Wehrlein dopo la gara. Sicuramente è bello iniziare così, la seconda parte della scorsa stagione è stata difficile. Adesso dobbiamo continuare così per fare in modo di non soffrire degli stessi problemi avuti l’anno scorso”.

Dall’altra parte, sapere dell’investigazione per un’infrazione tecnica alla quale è sottoposto il tedesco ha messo Sebastien Buemi nelle condizioni di accontentarsi e di aspettare la decisione dei commissari, come ha ammesso lo stesso pilota di Envision dopo la corsa: “È stata una gara tranquilla, chiaramente la qualifica è stata chiave, qui non è facile superare”, ha spiegato. “Abbiamo avuto una gara pulita, ho rischiato in curva 1 e ho quasi perso la posizione. Pascal è stato veloce, so che però è sotto investigazione e non ho voluto rischiare. Sono contento del secondo posto, se sarà qualcosa di più sarò ancor più felice. Gli ultimi 5 giri potevo avvicinarmi, ho risparmiato energia, ma superarlo sarebbe stato rischioso. Ho pensato che sarebbe stato buono chiudere secondo e vedere cosa succederà”.

Con questo successo Wehrlein si assicura la leadership del Mondiale davanti proprio a Buemi e Cassidy. Prossimo appuntamento tra 2 settimane quando la Formula E disputerà il primo doppio round della stagione a Diriyah.

Mattia Fundarò

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