MotoGP | Ufficiale, Steiner entra nel Motomondiale con l'acquisizione di Tech3
A Barcellona è stata ufficializzata l'acquisizione del team Tech3 da parte di Gunther Steiner, supportato da un gruppo di investitori.

Gunther Steiner entra ufficialmente in MotoGP: il manager altoatesino, dopo aver chiuso il capitolo Formula 1 ormai un anno e mezzo fa dopo la separazione dalla Haas, è la figura principale del gruppo di investitori guidati dalla IKON Capital, gruppo focalizzato nei settori dello sport, dei media e dell'entertainment, che acquisisce, a pieno titolo a partire dal 2026, tutta la struttura del team Tech3, subentrando a Hervé Poncharal, mantenendone strutture e sede a Bormes-les-Mimosas.
Una nuova era per Tech3
L'acquisizione, che ha avuto il benestare di Dorna e Liberty Media, è stata ufficializzata oggi in una conferenza stampa a Barcellona nella quale Steiner in prima persona è andato nel dettaglio di tutta la trattativa durata ormai un anno e mezzo e che si è conclusa solo prima della pausa estiva con l'accordo poi recentemente siglato. Steiner entrerà in Tech3 come CEO, affiancato da Richard Coleman, founder e CEO della Mayfield Sports Management, come Team Principal. Poncharal resterà al comando di Tech3 fino a fine 2025, prima di passare il timone dal 1° gennaio 2026 e rimanere con il ruolo di consulente.

In conferenza stampa, Steiner è andato nel dettaglio dei motivi per i quali ha deciso di intraprendere la sfida della MotoGP dopo il passato tra Formula 1, Rally e NASCAR.
Stavo cercando di capire cosa fare dopo la F1, ho sempre amato la MotoGP e non ho mai avuto tempo per godermela. Dopo essere stato ad Austin lo scorso anno mi è venuta questa idea, ho iniziato a parlare con un po' di persone, per capire cosa fosse possibile. E poi ho visto Hervé, ci siamo parlati. Gli ho spiegato, per rassicurarlo, che il team resterà dov’è e continuerà il suo percorso, perché devo cambiare qualcosa che già funziona? Vogliamo imparare e vogliamo Hervé con noi il prossimo anno per usufruire al massimo della sua esperienza, sono in pochi ad avere la sua esperienza. Grazie ad Hervé e Dorna tutto è a posto per l’anno prossimo, ma dobbiamo lavorare duramente per mantenere la struttura così. Al momento voglio imparare, poi dopo vedremo se fare qualcosa di diverso. Non abbiamo mai discusso un cambio nome. Ho promesso a Carlos e Carmelo che continueremo quanto c’è già, la MotoGP è un bellissimo sport. Dobbiamo assicurarci di continuare la bellissima storia di Tech3. Vogliamo aiutare, noi prenderemo il controllo nel 2026.
Steiner ha stressato poi quello che sarà il ruolo di Poncharal nel ‘26, che resterà come consulente dell’altoatesino e di Coleman e che ha assicurato come lavorerà “come se il team fosse ancora mio”, focalizzandosi anche sulla necessità di dover imparare tanto della MotoGP nei prossimi mesi definendo ciò come la sua “sfida più grande”.
La mia sfida più grande sarà quella di imparare il prima possibile, approcciamo questo mondo con umiltà. Quando entro in un nuovo ambiente, prima devo imparare e poi so quali sono le sfide che devo affrontare. Ho imparato molto quando ho creato un team nella Nascar, non ne sapevo nulla della Nascar: lì mi ero detto che nei primi 6 mesi dovevo solo imparare. Qui ho il vantaggio che c’è Hervé nel ruolo di consulente, mi do un po’ di tempo.
Chi è Richard Coleman, nuovo TP di Tech3
Richard Coleman, fondatore e CEO della Mayfield Sports Management, affiancherà Steiner in questa nuova avventura. Il manager inglese ha lavorato in campionati come WRC, WTCC e WEC oltre ad avere esperienza manageriale di team come la Bamboo Engineering. Sarà lui a prendere il ruolo di Team Principal a partire dal 2026.
Con Gunther abbiamo lavorato assieme su vari progetti negli ultimi 10 anni. Abbiamo iniziato a esplorare la MotoGP nell’ultimo anno e mezzo, è stato un bel percorso. Hervé negli ultimi mesi è stato una splendida controparte, siamo contentissimi per questa opportunità ma allo stesso tempo la approcciamo con molta umiltà. Ci sono 11 team sulla griglia e noi siamo uno di questi team. Io e Gunther abbiamo molto da imparare, siamo outsiders, ma il prossimo anno sarà un anno di transizione sotto molti punti di vista in MotoGP, c’è un cambio in arrivo nel ’27.
Operazione staccata da Liberty Media
Normale pensare come l'arrivo di Steiner possa rientrare nella “bigger picture” legata all'arrivo di Liberty Media in MotoGP: il manager altoatesino ha assicurato che non è così e che tutto è iniziato prima che Liberty arrivasse.
Il processo è iniziato prima dell’acquisizione e del coinvolgimento di Liberty, non è dipesa da loro, abbiamo visto del potenziale in questa opportunità. Perché non volevo fare ancora qualcosa in F1? Questa cosa [la MotoGP, ndr] l’ho sempre monitorata e non mai avuto il tempo di seguirla e penso che sia interessante. La F1 l’ho fatta, ci sono stato, volevo fare qualcosa di nuovo, mi piacciono le nuove sfide. La F1 è bellissima ma non è l’unica cosa che si può fare nel motorsport. Mi piace sempre fare qualcosa di nuovo. Molti pensano che con l’arrivo di Liberty ci sarà un copia-incolla della F1 ma ci sono gli Ezpeleta ancora, loro sanno cosa è importante per la MotoGP e non devono copiare qualcun altro, ci sono ingredienti a sufficienza per creare la propria storia. La MotoGP è capace di creare le proprie storie e riuscire ad avere successo.
L'eredità di Poncharal
Figura centrale del Motomondiale per oltre 30 anni, impegnato come capo dell'IRTA e come riferimento fondamentale anche nello sviluppo di sistemi di sicurezza efficienti per il motociclismo, Hervé Poncharal lascia così il Motomondiale e la proprietà della sua creatura, Tech3, fondata nel 1990 e capace di conquistare il Mondiale della 250 nel 2000 con Olivier Jacque, oltre a due vittorie in MotoGP (entrambe nel 2020 con Miguel Oliveira) e 38 podi, sempre nella classe Regina. Per Poncharal, il passaggio di consegne era un momento che prima o poi sarebbe dovuto arrivare e che trova la persona giusta in Steiner.
Come ho detto spesso, nulla dura per sempre. Ho pensato per un po’ al giorno in cui avrei dovuto dare una nuova direzione alla mia vita. Questo è sicuramente un momento emozionante, quando sei in MotoGP la vivi, è la tua vita, il resto sono dettagli. Non chiudi questo capitolo facilmente, è una droga e tutti ne sono consapevoli. A volte ci lamentiamo delle troppe date ma questo mondo lo amiamo. Appartengo a questo paddock, questa è la mia famiglia. È emozionante, ma quando hai un bimbo ed è in salute vuoi che cresca e che sia felice, e a volte arriva il tempo di passare il timone. Ho pensato per diverso tempo a chi passarlo, abbiamo incontrato un po’ di persone sin dall’arrivo di Liberty Media. Una di loro, il vincitore, è Gunther. Devo dire che all’inizio avevo un po’ paura di lui, invece, ho trovato una persona molto umana, che ascolta, che tiene a te e a quello che hai fatto. Non siamo simili ma abbiamo molto in comune e ho deciso di passare la mano a Gunther e abbiamo deciso che gestiremo tutto fino alla fine del 2025, mentre dal 1° gennaio tutto sarà in mano a Gunther e Richard. Stiamo pianificando qualcosa per il ’26 assieme, ma dal ’26 loro guideranno il gruppo. Se avranno bisogno di me, io ci sono.
Dal Montmeló, Mattia Fundarò