Scott Dixon, trionfatore a Mid-Ohio
Credits: IndyCar official website

Ventuno stagioni consecutive con almeno una vittoria all’attivo: uno score da record quello di Scott Dixon, che a Mid-Ohio ha messo il suo sigillo anche nel campionato 2025. Certo, la IndyCar resta proprietà privata (almeno per il momento) di Alex Palou; lo spagnolo, però, sullo storico tracciato di Lexington ha commesso un paio di errori non da lui, che lo hanno fatto ritornare un po’ tra gli umani. 

Scott e l’arte di far durare le gomme

Da nono a primo, una rimonta effettuata grazie ad una capacità innata e sostanzialmente inimitabile di leggere la gara e allungare gli stint che nessun altro in griglia, ad oggi, è in grado di avere. Scott Dixon, 45 anni da compiere, non ha ancora abdicato all’idea di portarsi a casa il settimo titolo IndyCar, anche se per questo 2025 sembra che ormai il discorso possa considerarsi chiuso. 

La stagione in corso si era aperta con un problema alla radio che, in pratica, aveva privato il kiwi della vittoria a St. Petersburg. Nella pista del Midwest, invece, la fortuna è tornata a girare dalla sua parte, permettendogli di portare a casa la gara praticamente a cinque giri dal termine, quando sembrava che dovesse ormai rassegnarsi al secondo posto alle spalle del dominatore catalano. L’errore di Palou, però, ha aperto un’autostrada per Dixon, che non si è fatto pregare e negli ultimi passaggi ha dovuto tenere testa al ritorno rabbioso del leader del campionato. In realtà, l’ultimo stint per il neozelandese è stato tutt’altro che facile, con un assetto non ottimale a causa di una mancata regolazione nel corso del pit stop conclusivo. Ciò non gli ha impedito, comunque, di essere praticamente perfetto in pista. 

Appena ho visto la caution all'inizio ho pensato che la strategia a due soste fosse pienamente in gioco. Abbiamo lavorato abbastanza duramente questa mattina nel riscaldamento sul consumo di carburante e assicurandoci di avere l'assetto della macchina migliore per far funzionare le nostre idee.Il primo stint è stato piuttosto facile. Nel secondo stint, invece, abbiamo avuto un po' di problemi con le gomme morbide, soprattutto sull’anteriore sinistro. Non so se fosse solo un problema nelle mie gomme, ma dopo 10 giri ho visto che stava iniziando a degradare in maniera pericolosa. Sapevo che avremmo dovuto far lavorare al meglio quella strategia a due soste, e così abbiamo deciso di andare più lunghi nel finale con le dure, e ha funzionato alla grande.

Palou torna tra gli umani

Credits: IndyCar Official website

In una situazione diversa, avremmo tutti sottolineato come l’errore di Alex Palou sul finire della corsa di Mid-Ohio sia stato una ingenuità difficile da accettare. Ed effettivamente, l’episodio di per sé è abbastanza inspiegabile, considerando che il catalano stava guidando la corsa in maniera tutto sommato tranquilla. Nonostante ciò, la seconda posizione di Lexington, per lui, è tutt’altro che da buttare: restano 113 i punti di vantaggio sul più diretto inseguitore Kirkwood. Un bottino che, ad oggi, gli consentirebbe di arrivare sempre in sesta posizione in tutte le gare restanti e portare a casa comunque il quarto titolo. Ciò non toglie che il lungo in curva 9 al giro 86 resta qualcosa che un perfezionista come Palou difficilmente accetterà in tempi brevi. 

Oggi io perso la gara. Spero di poter imparare da questo. È comunque positivo in un certo senso che abbiamo ottenuto una doppietta. Penso che questo renderà la squadra più felice e Chip Ganassi più felice. Ora è facile dire che non avrei dovuto tirare così tanto. Ma quando stai guidando, non senti di essere così al limite. Ci vorranno un paio d'ore, ma alla fine della giornata siamo ancora arrivati secondi, abbiamo avuto ancora un weekend straordinario, e dovremmo esserne orgogliosi. È comunque un risultato incredibile: arrivare secondi, correre in testa, e in generale se si somma tutto il fine settimana, guidando per 75 giri, ottenendo la pole e correndo davvero, davvero veloce. È stato fantastico e abbiamo anche ampliato il vantaggio in termini di punteggio. 

Alle spalle degli uomini Ganassi, da sottolineare l’ottimo lavoro di Christian Lundgaard, autore fino ad ora di una stagione molto positiva, sintomo di una crescita sostanziale. Il danese, continuando di questo passo, avrà presto le carte in regola per inserirsi nella lotta per il secondo posto, che per ora vede Kirkwood e O’Ward distanziati di pochissime lunghezze. La doppia sfida in Iowa sarà fondamentale per avere le risposte che stiamo aspettando. Il messicano qui ha sempre fatto bene, e potrebbe avere la possibilità di superare e allungare sullo statunitense, che ha comunque già vinto sull’ovale di St. Louis. 

Nonostante il grande divario tra Palou e i rivali, dunque, la stagione IndyCar resta piena di spunti interessanti e possibilità per tanti protagonisti. Lo abbiamo già detto, ma conviene sottolinearlo: il mese di luglio sarà decisivo, e le prossime tappe faranno certamente una grande selezione in testa e nella pancia del gruppo. 

Nicola Saglia