F1 | Le pagelle di fine stagione: Alpine, semplicemente ultimi
Il campionato di F1 2025 vede all'ultimo posto Alpine, un risultato pronosticabile, vista la situazione dell'entità transalpina

Alpine ha chiuso l'anno con il magro bottino di 22 punti nel Costruttori, di gran lunga ultima tra le scuderie in F1, costantemente fuori da qualsiasi discussione per salti in avanti nella graduatoria e senza giorni folli come il GP del Brasile datato 2024. L'ultimo posto in classifica comporta un assegno premio più magro che entrerà nelle casse della scuderia: potremmo dire che il team avrà accesso ad una maggiore disponibilità di risorse per la prossima stagione, ma, in tutta franchezza, ha senso ora parlare di futuro per Alpine?
Il team

Diciamolo in maniera molto onesta: le aspettative reali sulla scuderia transalpina erano a zero già dall'inizio dell'anno. Oggettivamente, cosa dovevamo e cosa potevamo aspettarci da una scuderia che praticamente sapeva già dallo scorso anno della dissoluzione della struttura a fine 2025?
Le maestranze hanno fatto il loro compito, l'ufficio tecnico ha tirato avanti il progetto della monoposto al minimo sindacale, mentre a livello manageriale è stato uno scontato, triste e patetico fuggi-fuggi dai piani alti. Non abbiamo mai creduto alla "cura Briatore" e, se avessimo avuto bisogno di dimostrazioni, il 2025 ha dato la prova tangibile di come fosse un'invenzione letteraria che non è mai esistita, a meno che non si consideri in maniera più romanzata il ruolo di traghettatore, tra un assetto societario ad un altro, assunto da Flavio Briatore stesso.
In estrema sintesi, se nel nostro voto dobbiamo considerare le attenuanti generiche per coloro che nella struttura hanno operato nel ruolo di "galoppino", dall'altro dobbiamo fare una valutazione sulla base delle aspettative della scuderia, ovvero una serie di slogan a cui non credeva nessuno, Alpine (qualsiasi cosa rappresenti questo nome nel 2025 in F1) per prima. Per questi ultimi motivi, andremo giù con la mano pesante.
Voto: 4.
Pierre Gasly

In pista è esistito solamente Pierre Gasly, visto che i 22 punti nel Costruttori sono tutti suoi. Abbiamo già detto cosa pensiamo in merito alla scuderia, quindi non dovrebbe (e non deve) stupire che il francese abbia messo assieme 20 punti nella prima metà di campionato e soltanto due dall'estate in poi, con il buon risultato di Interlagos.
In termini di efficacia, il contributo di Gasly non si discute: se il pacchetto a disposizione lascia a desiderare, il pilota può metterci anche una pezza, ma fino ad un certo punto. Possiamo considerare Las Vegas come il punto più alto della stagione, quando ha avuto modo di vedere da vicino la Ferrari di Lewis Hamilton e battezzarla come inguidabile.
Considerando il supporto della scuderia e andate a farsi benedire tutte le prospettive legate alla crescita di un team francese competitivo, il voto con cui inquadrare la stagione plana sulla sufficienza.
Voto: 6.
Jack Doohan e Franco Colapinto

Con tutta probabilità, per il secondo sedile, Alpine aveva bisogno di un pilota "con le spalle coperte", piuttosto che un giovane su cui puntare. In questa prospettiva possiamo comodamente inserire l'esperienza 2025 di Jack Doohan e Franco Colapinto e dare un senso a tutto il quadro.
Doohan ha ricoperto il ruolo di vittima sacrificale, visto che già dai test di inizio anno si vociferava di una sua epurazione, avvenuta dopo Miami e dopo aver rischiato la pelle a Suzuka decidendo di impostare le prime curve come da esperienza su un videogioco. Colapinto pareva il rimpiazzo giusto, considerando anche una presunta aura da “the next big thing” raccolta con l'attività in pista nel 2024. Per quanto l'argentino non sia stato immune da errori, il bottino raccolto in pista risulta essere lo stesso del collega australiano e, da questo punto di vista, le carte fanno scopa quando pensiamo ai rumors di fine anno, che volevano Doohan di nuovo al volante al posto di Colapinto.
In ogni caso entrambi raccolgono un totale di zero punti e il fatto non deve stupire. Noi non ci stupiamo e valutiamo insufficiente la stagione di entrambi, arrotondando al rialzo perché siamo vicini al Natale e quindi siamo tutti più buoni.
Voto: 5.
Luca Colombo