F1 | GP Singapore: Sainz a punti, continua il momento positivo dello spagnolo
Dalla 18° alla 10° posizione a Singapore senza Safety Car: altra grande gara di Carlos Sainz

Arrivare a punti a Singapore scattando dal fondo dello schieramento, in una gara per giunta senza Safety Car, è un’impresa non da poco. Carlos Sainz ha fatto qualcosa che forse è stato poco sottolineato dalle telecamere, ma nella F1 attuale ha un valore enorme. Dopo il podio di Baku, dunque, lo spagnolo ha trovato il modo di dare continuità ai risultati, nonostante una situazione che al termine del sabato di qualifica pareva essere veramente poco felice.
Dalla pesante squalifica alla zona punti
Le qualifiche disputatesi sabato avevano visto una Williams non particolarmente brillante, con entrambe le vetture eliminate in Q2. Non che fosse una sorpresa; da inizio stagione, infatti, la vettura del team di Grove non è sembrata essere particolarmente a proprio agio su piste come quella della Città del Leone. Le cose, però, se possibile, sono addirittura peggiorate per Albon e Sainz in sede di verifiche tecniche, quando i delegati tecnici della Federazione Internazionale hanno constatato che su entrambe le vetture l’ampiezza della apertura del DRS era superiore agli 85 mm previsti dal regolamento. Una situazione di difficile gestione, soprattutto considerando che al momento dei controlli pre-sessione tutto era parso regolare. A questo punto, la squalifica dalla sessione è stata inevitabile, con le due vetture retrocesse sul fondo dello schieramento.
Per entrambi i piloti dunque si è profilata una gara di attesa, cercando di comprendere quelle che potessero essere le dinamiche di una domenica con l’incognita della pioggia, caduta fino a circa un’ora prima del via ma che poi non è stata determinante. Albon, addirittura, è partito dai box dopo la sostituzione di alcune componenti della PU. Sainz, invece, ha preso regolarmente il via dalla 18° posizione con gomme medie, cercando di farle durare il più possibile in attesa dell’intervento della vettura di sicurezza. Un’attesa che, per la verità, si è rivelata poi vana, dal momento che, con grande sorpresa di tutti, Bernd Maylander non è mai stato chiamato in causa.
A questo punto, per lo spagnolo si è trattato più che altro di gestire la situazione, mentre intorno a lui tutti andavano ad effettuare la propria prima e unica sosta. Gestione che si è rivelata poi perfetta per arrivare addirittura al 50° passaggio, effettuare il pit e montare gomma rossa per gli ultimi dodici giri da vivere tutti d’un fiato. Quando, a quattro tornate dalla bandiera a scacchi, lo spagnolo ha avuto la meglio su Isack Hadjar, è parso evidente che la strategia ha funzionato alla grande, anche senza l’ausilio della Safety, al contrario di quanto avvenuto con Albon, solo 14° e abbastanza sottotono rispetto al team mate.
Carlos sempre più uomo squadra, ma cosa c’è nel futuro?

Lo abbiamo già detto dopo il podio di Baku, ma Singapore è arrivata un’altra conferma: Carlos Sainz sta entrando sempre più nel cuore della Williams, diventando una figura centrale per il team. Il balzo avanti effettuato in questa seconda parte di stagione è sicuramente importante, e se dovessero arrivare a continuare punti con questa costanza il team potrebbe togliersi importanti soddisfazioni in ottica Costruttori, con la graduatoria che al momento lo vede quinto con trenta punti di vantaggio sui diretti rivali della Visa CashApp RB.
Date le circostanze, dobbiamo essere felici e orgogliosi della nostra prestazione di oggi. È stata una gara stranamente senza safety car, ma siamo comunque riusciti a procedere attraverso il gruppo e a conquistare un punto prezioso partendo dalla 18° posizione. Siamo riusciti a far durare le nostre gomme medie più a lungo di chiunque altro in gara e una volta montate le soft, sono stato in grado di fare uno stint molto veloce e di effettuare sorpassi decisi in pista. Avremmo potuto lottare più in alto in classifica oggi, ma tutto sommato sono molto soddisfatto della nostra esecuzione in gara. Abbiamo da prendere diversi spunti da cui imparare in vista delle prossime gare.
Ma cosa c’è nel futuro di Carlos Sainz? Ora, non ce ne voglia nessuno in Williams, ma è evidente che un pilota del genere farebbe comodo in diversi team anche ben più quotati. Non è un caso, infatti, che in questi ultime ore si siano pesantemente rafforzate le voci che lo vorrebbero in contatto con il mondo Red Bull. Potrebbe Carlos avere una chance già per la prossima stagione? Sarebbe logico pensarci, soprattutto considerando l’ennesima prestazione opaca di Tsunoda a Singapore. La scelta più sensata, però, dal punto di vista del pilota, potrebbe essere quella di attendere un ulteriore anno, cercando di capire quelli che saranno i valori in campo nel 2026. Per ora, James Vowles e tutta la Williams si godono il proprio pupillo, che anche a Singapore è riuscito in un’impresa non indifferente.
Nicola Saglia