La notizia è arrivata solo oggi, nonostante fosse una sicurezza già da un anno: il WorldSSP300 cesserà di esistere alla fine dell'anno per lasciare spazio alla Sportbike, categoria che ha già debuttato negli ultimi due anni nei maggiori campionati nazionali. Un cambio di rotta doveroso per le categorie propedeutiche del WorldSBK.

Benvenuta World Sportbike

Si sa ancora relativamente poco riguardo la nuova World Sportbike. Senza dubbio la nuova entry class potrà attrarre più costruttori di quanto non facesse la sua predecessora, che per anni è stato un duello a due tra Kawasaki e Yamaha. In considerazione del nuovo WorldSSP dove sono ammesse moto oltre i 600cc può sicuramente tornare utile ai giovani piloti utilizzare moto più potenti fin da una tenera età.

Il logo del World Sportbike, la nuova categoria entry class del WorldSBK
Il logo del World Sportbike | Creidts: WorldSBK

Questa categoria ha debuttato nella scorsa stagione nel contesto del British Superbike, dove il vincitore del Trofeo Aprilia RS660 Edoardo Colombi si è difeso più che bene in sella alla moto della casa di Noale, rischiando addirittura di vincere il campionato al primo colpo prima di passare nella Supersport d'oltremanica. Dal 2025 la Sportbike ha cominciato il proprio percorso sia nel contesto del CIV che in quello dell'IDM con un grosso numero di partecipanti. La formula piace, rimane solo da vedere se otterrà lo stesso riscontro anche a livello mondiale sia per i piloti che per le case.

WorldSSP300, storia di una categoria polemica

Va così in pensione una delle categorie più criticate del panorama motociclistico internazionale. Il WorldSSP300 ha fallito sotto ogni punto di vista nelle otto edizioni finora completate. Prendendo il ruolo di entry class tra le derivate dalla serie, la categoria avrebbe dovuto preparare i piloti del futuro a competere in 600cc. Nulla di questo è stato raggiunto: tra tutti i piloti che hanno corso in 300cc, solo due ne sono venuti fuori facendosi un nome: Manuel González, attuale leader della Moto2, e il campione WorldSSP Adrián Huertas. Bottino piuttosto magro per la categoria, che in pochissimi casi ha saputo proporre piloti in grado di farsi un nome nel WorldSSP. Evidentemente, lo stile di guida richiesto da una moto di così piccola cilindrata non risulta efficace una volta che si compie il salto di categoria, rendendo di fatto inutile l'esperienza fatta.

Il grandissimo numero di piloti impegnato nel WorldSSP300 non ha nemmeno aiutato quest'ultimi a sviluppare il corretto comportamento in pista sia da soli che in battaglia. Scie e trenini a non finire che spesso hanno portato a manovre sconsiderate e, in certe drammatiche situazioni, a incidenti mortali. Il WorldSSP300 andrà nello scantinato come uno dei progetti peggio riusciti del WorldSBK. Inutile dire che, per case impegnate, la Sportbike suscita interesse sia per gli addetti ai lavori che per i tifosi.

Valentino Aggio

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