Manca meno di un mese ai primi test stagionali che i team IndyCar sosterranno nella inedita location del Thermal Club, sotto al sole della California. La stagione 2023 è dunque alle porte, e con l’annuncio di Canapino con JHR saranno ben 27 i piloti full time che vedremo in pista, il maggior numero dal 2011 ad oggi. Le premesse sono senza dubbio esaltanti, ma che stagione vivremo?

Ganassi e Andretti chiamati al riscatto

Tra i team, non c’è dubbio che il 2022 sia stato dominato da Penske. Con 9 vittorie totali su 17 appuntamenti, la compagine del Capitano Roger ha fatto letteralmente strage, lasciando agli avversari solo le briciole. La combinazione vettura-motore Chevy si è rivelata semplicemente inavvicinabile, e ciò ha aiutato non poco Will Power nella conquista del titolo.

Il 2023 dovrà per forza essere l’anno della rivincita per gli avversari più importanti, segnatamente Ganassi e Andretti. La squadra di Michael, oggi sempre più al centro delle polemiche per il suo interesse verso la F.1, dovrà in ogni caso cercare di non perdere il focus sulla IndyCar. L’anno scorso troppi problemi ed errori hanno tarpato le ali al team e ai suoi piloti; questo non dovrà più accadere.

Chi certamente potrà ambire a combattere per il titolo saranno i ragazzi del Chip Ganassi Racing. La passata stagione la costanza di risultati ha pagato fino ad un certo punto; Ericsson è stato in lotta per il campionato soprattutto in virtù della vittoria a Indy. Serviranno maggiori spunti e capacità di attaccare in diverse occasioni, e soprattutto sarà necessario non regalare la prima parte di stagione agli avversari, come avvenuto nel 2022.

Newgarden per il tris, Herta e O’Ward per la gloria

Come sempre, è difficilissimo fare una previsione su chi potrà giocarsi il campionato fino al gran finale di Laguna Seca. Possiamo però cercare di individuare alcuni tra i protagonisti, e tra questi senza dubbio il primo nome che salta agli occhi è quello di Josef Newgarden. Il pilota di Nashville sembra essere il più quotato per succedere al team mate Power, vista l’esperienza e la qualità messa in mostra su tutti i tipi di tracciato. Attenzione, però, perché la concorrenza sarà quanto mai agguerrita.

Restando in casa Penske, Power non sarà certamente disposto ad abdicare, e anche Scott McLaughlin ha dimostrato la scorsa stagione di poter essere della partita. Guardando agli avversari, il 2023 sarà la stagione della verità per Colton Herta. Il californiano dovrà dimostrare, insieme al suo team, di essere finalmente un top driver, e di aver messo da parte le intemperanze mostrate in passato (Long Beach su tutte). Da qui, potrà poi fare il salto definitivo e, chissà, magari arrivare veramente alla tanto agognata SuperLicenza.

Chi potrà certamente dire la sua sarà Pato O’Ward, ormai faro illuminante di Arrow McLaren. In casa Ganassi, Dixon e Alex Palou saranno certamente della partita, con lo spagnolo forse leggermente svantaggiato dalla situazione interna al team. Il kiwi, invece, resta uno dei favoriti d’obbligo, e lotta per la storia: la conquista del settimo titolo lo porterebbe ad eguagliare un mito come Aj Foyt.

Gli outsiders: occhio agli ex F1

Tra gli underdog, da non sottovalutare è il passaggio di Rossi in Arrow McLaren. Il californiano sembra essere uscito da quel tunnel in cui sembrava essersi cacciato con la vittoria sullo stradale di Indianapolis, e sarà sicuramente da tenere d’occhio. Insieme a lui, saranno altri due gli ex F1 che potranno togliersi soddisfazioni nella prossima stagione in IndyCar.

Marcus Ericsson rappresenta una delle sorprese più belle degli ultimi due anni. Arrivato dalla Sauber, bollato come pilota pagante e nulla più, lo svedese si è tolto diverse soddisfazioni, vincendo la Indy 500 la passata stagione, e rimanendo nelle posizioni di testa al campionato fino a poche gare dal termine. Nel 2023 potrà certamente ottenere altri successi e, perché no, provare anche a puntare al bersaglio grosso.

Chi si trova in una buona posizione è Romain Grosjean. La terza stagione deve essere quella della maturità per il francese, che per il secondo anno consecutivo guiderà la #28 gialla di Andretti. Potrà certamente lottare, ma senza dubbio gli sarà chiesto uno sforzo in più per aiutare, se necessario, Herta.

Insomma, gli ingredienti per un 2023 ricco di sorprese in IndyCar ci sono tutti. Appuntamento al 2 di febbraio al Thermal Club, dunque, per avere le prime, anche se non certamente esaustive risposte.

Nicola Saglia