La parola chiave del GP d'Austria di F1 è "track limits": se in prova e qualifica avevamo visto tempi cancellati, in gara abbiamo assistito ad un vero e proprio festival della penalità. Un giro di valzer, per usare un riferimento austriaco, molto ridicolo che ha punito quasi metà dello schieramento. Almeno per ora, perché Aston Martin ha depositato un reclamo sul risultato del GP, proprio in riferimento alle infrazioni di pista.

Chi ha "pagato"

Direzione gara ha avuto parecchio da fare nel gestire una vera e propria pioggia di penalizzazioni da cinque secondi. Nella maggior parte dei casi, come detto, i piloti hanno subito la punizione per non aver tenuto la monoposto entro i limiti del tracciato, più cha altro in Curva 9 e Curva 10. Per le statistiche:

  • Hamilton, Sainz, Albon Tsunoda (due volte), Gasly, Sargeant e Magnussen hanno ricevuto penalità per limiti del tracciato
  • Ocon ha ricevuto la penalità per unsafe release
  • De Vries ha ricevuto penalità per aver forzato fuori pista Magnussen
  • Gli unici ad aver evitato anche una sola infrazione (almeno per ora) risultano George Russell e Fernando Alonso

Il ricorso di Aston Martin

Aston Martin, che ha finito con entrambe le monoposto nei punti, subito dopo la gara ha depositato un reclamo in merito al risultato dell'intero GP d'Austria. La scuderia di Silverstone fondamentalmente protesta per la gestione "totale" delle infrazioni durante la gara.

Nella comunicazione formale leggiamo: "La protesta sostiene che alcune vetture non sono state penalizzate per una violazione dell'articolo 33.3 del Regolamento Sportivo. Nel frattempo, i Commissari Sportivi, essendo venuti a conoscenza dell'esistenza di un certo numero di giri cancellati (a causa del superamento dei limiti della pista) che sono stati portati alla nostra attenzione dopo la ricezione della protesta, hanno chiesto al Controllo di Gara di effettuare una riconciliazione di tutti i giri cancellati con le penalità applicate. Notiamo che la Direzione Gara ha trattato più di 100 giri cancellati durante la gara".

Una situazione senza precedenti

La protesta di Aston Martin ha trovato accoglimento e gli organi relativi hanno già fatto sapere che la classifica potrebbe subire variazioni con l'aggiunta di nuove penalità. Secondo la FIA, gli oltre 1200 casi di vetture potenzialmente uscite dai limiti del tracciato, ha creato "una situazione senza precedenti" in cui la Direzione Gara non ha potuto vagliare su tutte le segnalazioni. In FIA hanno dichiarato: "Prima che fosse presentata una protesta contro il risultato, avevamo già iniziato una revisione completa delle infrazioni ai limiti di pista, attualmente in corso".

Abbiamo già parlato delle caratteristiche del tracciato di Spielberg e di come la determinazione delle infrazioni funzioni attraverso le letture dei sensori annegati nell'asfalto. La F1 trova una nuova "brutta storia" da gestire per quanto riguarda l'applicazione dei regolamenti, per la quale i risultati di una gara avranno ratificazione ore dopo la bandiera a scacchi. In un certo senso potremmo anche chiedere se abbia senso girare con le attuali monoposto (voluminose e pesanti) su un tracciato particolare e piuttosto stretto come il Red Bull Ring.

Dilettanti allo sbaraglio?

Christian Horner durante il fine settimana, in merito, aveva detto: "Penso che ci abbia fatto sembrare un po' come uno sport da dilettanti". Secondo il Team Principal Red Bull Racing il problema rimane nel fatto che i piloti non vedano chiaramente la linea bianca e il circuito agevoli il superamento dei limiti. Per quanto possiamo essere in accordo o meno con Horner, in questo momento è la gestione della Direzione Gara che sta facendo sembrare "il pinnacolo dell'automobilismo" come un torneo a livello dilettantistico.

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Luca Colombo