I piloti della MotoGP vogliono creare un proprio sindacato, sulla falsariga della Grand Prix Drivers Association che rappresenta i colleghi della Formula 1. E già circola il nome del candidato alla guida dell'associazione, ossia Sylvain Guintoli. Il francese ha una lunghissima esperienza di pilota e di collaudatore, sia nella classe regina sia nel mondiale Superbike.

Perché i piloti MotoGP spingono per avere un sindacato

Nel mondiale delle due ruote, i costruttori hanno la propria rappresentanza, la MSMA, e lo stesso vale per i team con l'IRTA. I piloti si limitano a partecipare alle riunioni della Safety Commission. Il venerdì di ogni Gran Premio, i delegati Dorna invitano i corridori a presentarsi per parlare dell'ordine del giorno. Non tutti, però, partecipano a questi incontri, ed è raro che siano tutti presenti.

Sono tante le questioni di cui i piloti vorrebbero parlare. Nei mesi scorsi si era parlato di un salario minimo, ossia una soglia per gli ingaggi al di sotto della quale non si può scendere. L'aumento delle gare, soprattutto con l'introduzione delle Sprint, ha reso più impellente questa esigenza.

C'è poi l'aspetto legato ai contratti, che vengono spesso stracciati in corso d'opera. Aleix Espargaro sostiene che questo problema affligga soprattutto la Moto2 e la Moto3, dove corrono piloti anche minorenni. Infine, c'è il solito problema della sicurezza, o meglio, il peso politico dei piloti sul tema. Johann Zarco ha fatto l'esempio di Silverstone, le cui qualifiche si sono svolte sotto la pioggia battente. Il pilota Pramac (così come il suo collega Fabio Quartararo) sostiene che allora non si sarebbe dovuto proseguire, ma nessuno ha obiettato sulle scelte della direzione gara.

Francesco Bagnaia ha rivelato l'esistenza di un gruppo WhatsApp, in cui i piloti discutono dei temi caldi. Ma un conto è parlarne in chat, un altro è presentare una proposta su un tavolo di discussione. Da questo punto di vista, la scelta di avere un organo, dotato anche di un potere politico, è assolutamente comprensibile.

Sylvain Guintoli, da pilota a "sindacalista"?

A Mandalika i piloti MotoGP hanno discusso sulla questione sindacato, facendo alcuni nomi per il ruolo di Presidente. Il candidato numero uno appare essere Sylvain Guintoli. Il motivo della scelta lo ha spiegato Aleix Espargaro: "Ci siamo riuniti ed abbiamo fatto diversi nomi", ha spiegato il catalano a diverse testate. "Non ricordo chi abbia avuto l'idea di Sylvain, ma credo che sia un buon candidato. È una brava persona, con una buona esperienza, parla bene l'inglese e lavora ancora come collaudatore per la Michelin. Credo che sia la persona giusta".

Riccardo Trullo