Anche nel GP Brasile a dettare legge è Max Verstappen che conquista la sua 52a vittoria in carriera, la numero 17 stagionale, portandosi ad una sola lunghezza da Sebastian Vettel nella classifica all time. Assieme all'olandese salgono sul podio Lando Norris e uno strepitoso Fernando Alonso, autore di un infuocato duello con Sergio Perez nelle battute conclusive del GP. Poca gloria per la Ferrari che chiude con la P6 di Carlos Sainz e il ritiro di Charles Leclerc nel giro di formazione. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Brasile, ventunesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2023.

Max Verstappen 10. Ormai ogni gara è per lui l'occasione di aggiornare i suoi personali record. Weeekend meno da dominatore, ma comunque portato a casa con la vittoria nella Sprint del sabato e nella gara di domenica, con quest'ultima che lo avvicina alle 53 vittorie di Vettel.

Lando Norris 9. Dopo Verstappen il migliore pilota in questo finale di stagione. Conquista la pole Sprint del sabato, parte a fionda nella gara di domenica recuperando al via diverse posizioni, e togliendosi pure il lusso di mettere pressione al Campione del Mondo. Maturo per lottare per il titolo.

Fernando Alonso 10. Immortale, eterno, fenomeno assoluto. E l'elenco potrebbe continuare all'infinito per un pilota che non smette mai di stupire nonostante i 42 anni. Difende per oltre 20 giri la sua terza posizione dal pressing di Perez, poi una volta superato dal messicano si riprende il podio con una manovra da far vedere e rivedere ai giovani piloti. Superlativo!

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Sergio Perez 5. Perde nettamente il duello con Verstappen (e non fa più notizia), ma a fare rumore è la sonora batosta che gli rifila Alonso, che gli soffia il podio con una manovra fantastica nel corso dell'ultimo giro.

Lance Stroll 8,5. Finalmente anche per lui un weekend all'altezza della ritrovata competitività dell'Aston Martin. Ma ora deve confermarsi in questo finale di stagione per non alimentare le voci che si sono susseguite sul suo futuro.

Carlos Sainz 6. Con l'unica Ferrari superstite, ma lontanissima dai livelli di competitività di Aston Martin e McLaren può solamente fare di necessità virtù portando a casa una P6 che non gli evita di perdere in un solo colpo la quarta posizione iridata.

Pierre Gasly 8. Parte da dietro sia nella prima che nelle seconda partenza, ma ciò non gli impedisce di avere un gran ritmo e concludere il GP Brasile in P7 e davanti al compagno di squadra. Cosa che non guasta mai...

Lewis Hamilton 5,5. Anche un maestro come lui non può nulla con una Mercedes "peggiore degli ultimi 13 anni". L'unica consolazione per lui e per il team è aver perso pochi punti dalla Ferrari nel Mondiale Costruttori.

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Yuki Tsunoda 7,5. Altri punti iridati per il giapponese dell'Alpha Tauri che, zitto zitto, potrebbe essere il jolly Red Bull al posto di Perez. Almeno così in Giappone sperano...

Esteban Ocon 6. L'unica nota positiva è il punticino che guadagna. Per il resto weekend da dimenticare, incomprensione al sabato con Alonso inclusa.

Logan Sargeant 6. Con Albon fuori tocca a lui cercare di salvare l'onore della Williams. E ci riesce arrivando ad un soffio dalla zona punti.

Nico Hulkenberg 6. Incolpevole nel parapiglia di inizio gara, prova con determinazione e costanza a recuperare posizioni, ma non riesce ad andare oltre la P12 finale.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Daniel Ricciardo 6,5. Come Piastri parte ad handicap ma il ritmo che tiene nel corso dei 71 giri è da top driver. Perez è avvisato!

Oscar Piastri 5,5. Il suo GP Brasile viene compromesso nella battute iniziali quando i detriti della carambola Magnussen-Albon colpiscono, danneggiandola, la sua McLaren. Detto questo, la paga che prende da Norris è di quelle da ricordare.

George Russell 5. Vittima della pochezza Mercedes in Brasile si ritira dopo 57 giri. E pensare che su questa stessa pista trionfò 365 giorni fa.

Valtteri Bottas 6. Meglio rispetto al compagno di squadra come passo, ma stesso mesto ritiro.

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Guanyu Zhou 5,5. La sua gara termina dopo 22 giri per noie alla power unit Ferrari, ma fino a quel punto non è che avesse incantato.

Kevin Magnussen 4. Scatena la carambola al via che mette fuori gioco sia lui che Albon. Peccato perchè il passo per centrare la zona punti c'era eccome.

Alexander Albon 5,5. Anche per l'anglo-thailandese il GP Brasile finisce dopo pochi metri a causa del contatto con Hulkenberg che lo spedisce contro le barriere.

Charles Leclerc 6. Il voto per Charles è più di incoraggiamento visto che la sua gara termina ingloriosamente (e non per colpa sua) contro le barriere per un guasto idraulico alla sua vettura.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Vincenzo Buonpane

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