F1 | GP Emilia Romagna: Verstappen fa il capolavoro sin dalla prima curva
Max Verstappen è l'ultimo baluardo rimasto contro lo strapotere McLaren: una prestazione maiuscola a Imola

Difficile pensare ad un pilota, in F1, in grado di ribaltare completamente l’andamento di un weekend come fa Max Verstappen. Venerdì, infatti, era completamente disperso nel gruppo, con tanto di pugni di frustrazione sul volante. Ieri, poi, è riuscito a portarsi in prima fila e oggi, con una magia allo start, si è portato a casa la seconda vittoria stagionale, che non è praticamente mai stata in discussione.
La magia al Tamburello, Oscar gelato
La partenza, a Imola, è fondamentale, e Max lo sa benissimo. Scattato dalla seconda posizione, nei primi metri è parso restare leggermente indietro rispetto al poleman Oscar Piastri, che invece aveva avuto un abbrivio migliore. Spostandosi verso l’interno, si è trovato a fianco George Russell con la Mercedes, che a sua volta aveva avuto uno stacco nettamente migliore dell’olandese. È qui, però, che Max ha tirato fuori dal cilindro una di quelle manovre che lo mettono di diritto tra i migliori della storia della F1.
Resosi conto che all’interno non c’era nessuno spazio per attaccare, data la presenza dell’inglese, ha deciso di spostarsi totalmente all’esterno, su quella che poi è la traiettoria ideale, più gommata. Piastri, invece, ha optato per una traiettoria più in mezzo alla sede stradale, pensando in cuor suo di riuscire ad uscire primo dal Tamburello. Alla staccata, però, Verstappen ha fatto qualcosa di incredibile, andando a frenare almeno una ventina di metri più tardi rispetto alla McLaren. Quando Oscar se lo è trovato accanto, in percorrenza della prima piega, ha provato a rilasciare i freni, ma l’olandese era già dentro da un pezzo, e si era già praticamente preso di forza, con una manovra incredibile, la prima posizione. Da lì in poi, la gara ha avuto un solo ed unico padrone incontrastato.
Ritmo insostenibile, micidiale al restart: un super Max

Non c’era modo migliore per festeggiare la 400° gara nella storia della Red Bull in F1. Una volta presa la prima posizione, Verstappen ha subito iniziato a martellare con tempi decisamente migliori dei piloti alle sue spalle, con le McLaren, fino ad oggi parse imbattibili, assolutamente non in grado di insidiarlo in nessun momento. Il passo costante sul 1:20 alto ha indotto il team a farlo fermare più tardi di tutti gli altri, e la sosta per montare gomma bianca è arrivata al 29° passaggio, quando la Virtual Safety Car uscita per rimuovere la Haas di Ocon ha in pratica neutralizzato la corsa.
Quando poi Antonelli ha posteggiato la sua Mercedes in uscita dalla Tosa e si è reso necessario l’ingresso della Safety Car, il team ha richiamato ai box ancora Max per montare le dure nuove, in vista del rush finale con le due McLaren alle spalle. Alla ripartenza, Verstappen è stato ancora una volta micidiale, dando lo strappo alla Rivazza e lasciando praticamente sul posto Oscar Piastri, attaccato un paio di giri più tardi da Lando Norris.
La partenza non è stata grandiosa, ma ho tenuto l'esterno e mi sono detto di restare lì e ha funzionato. Una volta in testa, siamo riusciti a gestire bene le gomme. Ancora una volta è stato un grande miglioramento dal venerdì, la VSC ci ha aiutato. Abbiamo gestito bene tutto e abbiamo vinto, sono fiero di tutti, è una settimana importante per noi e l'esecuzione della gara è stata molto buona.
Una gestione gomma invidiabile per la Red Bull, che ha fatto certamente la differenza, sommata alla precisione chirurgica e alla enorme classe dell’olandese. Rispetto a quanto visto al venerdì, sembra veramente che Verstappen abbia guidato due vetture completamente differenti. Incredibile vedere come il lavoro di Max e quello del team al completo (soprattutto la parte che lavora da casa a Milton Keynes) sappia estrarre il meglio anche in situazioni che appaiono quasi disperate. Se questo Mondiale non è un assolo orange-papaya, in fondo, lo dobbiamo fondamentalmente a lui, a Max Verstappen... o Franz Hermann, decidete voi!
Nicola Saglia