Kyle Larson viene sospeso a tempo indeterminato da parte della NASCAR e dalla propria squadra dopo aver utilizzato un termine razziale in una competizione al simulatore. Il californiano, impegnato regolarmente nella NASCAR Cup Series con la Camaro #42 del Chip Ganassi Racing, viene escluso dunque fino a data da definire dalle attività della serie.

Ad una sola settimana dalla rottura tra uno sponsor ed il pilota Bubba Wallace, la domenica di Pasqua si è rivelata molto amara per Larson.

Il 27enne ha subito questo provvedimento disciplinare dopo aver utilizzato un epiteto razzista in occasione delle prove libere di un evento su iRacing. Durante "Monza Madness", gara tra amici organizzata tra amici ad opera dei piloti Landon Cassill e Garrett Smithley, Larson avrebbe esclamato in radio una parola razzista durante la prova del proprio microfono. Nella chat di Twitch, dove Kyle stava trasmettendo l'evento, i fan si sono subito accorti del fatto ed hanno iniziato a parlarne.

La NASCAR e Ganassi hanno dunque preso la decisione di bloccare Larson che ora resta escluso dalla categoria e da tutti gli eventi annessi. Seguono aggiornamenti per questa situazione, non nuova per la categoria americana. Infatti, l'ultima volta in ordine di tempo che la NASCAR aveva fermato un pilota per un comportamento razziale, fu nei confronti di Jeremy Clements. Nel 2013 il pilota che all'epoca dei fatti gareggiava in Xfinity Series, si lasciò sfuggire un termine non opportuno nel corso di un'intervista.

Luca Pellegrini