Il messinese Antonio Cairoli, pilota Red Bull KTM Factory del team romano De Carli, potrebbe trovarsi davanti ad un bivio. Ma andiamo per ordine.

Classe 1985, 9 titoli mondiali nel palmares, ad un passo dal “KING Stefan Everts che di titoli ne ha vinti 10, arriva da una stagione che è terminata anzitempo con la rottura del tendine sovraspinato e di quello sottoscapolare della spalla sinistra. Tony ha deciso di farsi operare il 6 luglio scorso in Belgio da Tom Claes, specialista della spalla, e l'intervento è perfettamente riuscito. Certo, la ripresa non è così immediata e facile ma Tony si è allenato duramente tutto l'inverno per arrivare pronto al primo cancelletto del campionato del mondo, disertando anche gli Internazionali d'Italia EICMA series e prendendo il via solo nella finalissima di Mantova ad otto mesi dallo stop.

In tutto questo succedersi di avvenimenti negativi, una luce fortissima e piena di speranza si è accesa nella sua casa romana, quella dell'erede Chase Ben Cairoli, nato il 28 settembre da mamma Jill.

Inevitabile la domanda se questa nascita possa alterare la voglia di vittoria del campione italiano, ma Tony ha sempre dichiarato che quando si è in pista, la vita personale deve per forza stare fuori se si vuole vincere.

Arriviamo dunque allo start del campionato del mondo di motocross nella pista inglese di Matterley Basin. Cairoli sale sul podio ma in pista si denota una certa cautela, non è il solito Tony aggressivo di sempre. Solo dopo le manches si scopre che durante la settimana precedente al GP, Tony si è infortunato il ginocchio durante un allenamento e dunque la “presa” sulle pedane non può essere troppo efficace.

Il bivio si fa sempre più vicino

La prima settimana di marzo, in piena emergenza Covid-19 il circus del motocross si sposta in Olanda nella pista di Valkenswaard, un sabbione infernale che mette a dura prova il ginocchio e la spalla di Tony, che arranca. Ma il leone siciliano stringe fortissimo i denti e conclude il GP in quarta posizione.

Lo stop

Tutto il male non viene per nuocere e Tony, bloccato nella sua casa in Belgio, ne approfitta per recuperare al meglio la forza muscolare alla spalla operata e fa riposare il ginocchio malandato. Impiega il tempo libero in dirette video dove risponde direttamente ai tanti fans che si collegano sulla sua pagina.

Quindi questo bivio?

Antonio con grande serenità mentale annuncia che per almeno 2 anni correrà per il titolo MXGP e poi si vedrà il da farsi. Non nega di voler seguire l'idea dell'amico Valentino Rossi, creando una scuola di motocross per giovani piloti. Per ora è solo un'idea la cui realizzazione speriamo possa arrivare il più tardi possibile e dopo innumerevoli vittorie in pista e fuori, perchè Tony se le merita.

Una settimana fa, a bordo di un jet privato, è tornato a Roma con tutta la famiglia per passare la Santa Pasqua in serenità, stando vicino anche al suo team che rappresenta una seconda famiglia.

Il calendario MXGP prevede come prossimo appuntamento il GP di Russia fissato nel weekend del 7 giugno, ma lo stesso Cairoli pensa ad una ripartenza globale durante l'estate magari con il GP d'Italia di Maggiora o di Arco di Trento. In quell'occasione vedremo se Tony sarà al 100% e con la voglia giusta per attaccare i suoi rivali lasciandosi alle spalle questo periodo difficile.

Dalla nostra parte, sosterremo il nostro portacolori e le sue scelte e finchè avrà il coltello fra i denti urleremo FORZA TONY CAIROLI!

Photo: Davide Messora

Davide Pizzighello