Sulla terra rossa e bagnata di Agueda va in scena il sesto GP della stagione, con Cairoli in testa al mondiale e Gajser primo inseguitore. Ha la meglio lo sloveno dopo due errori di Tony.

MXGP: Un grande Cairoli si rende protagonista nel bene e nel male, prendendo il comando di gara 1, ma, dopo un errore in curva, si ritrova con la sua KTM ammutolita, regalando all'ufficiale HRC la vittoria.

In gara 2 parte forte Clement Desalle su Kawasaki Monster Energy, tenendo dietro il nove volte campione del mondo per sette giri, che poi lo passa e va al comando. Gajser è quarto, ma non lontano: arriva fin sotto la ruota posteriore di Tony, il quale commette un errore regalando di fatto la doppietta al pilota Honda.

Cairoli mantiene la tabella rossa di leader di campionato con 34 punti di margine.

Da un lato sono felice – ha detto a fine gara il pluricampione iridato – perché l’obiettivo è quello di salire sempre sul podio, ma dall’altro sono arrabbiato. Nella prima manche ho fatto un errore stupido ed ho spento la moto, perdendo la prima posizione. Nella seconda manche ero primo e stavo studiando altre traiettorie, ma sono caduto in un punto fangoso con una pietra che mi ha fatto scartare la ruota anteriore. Sono riuscito comunque a rimontare fino alla seconda posizione e salire sul podio, che è l’obiettivo primario”.

Il podio è cosi composto: Tim Gajser sul gradino più alto, a seguire Antonio Cairoli e in fine Arnaud Tonus.

MX2: ottima partenza per lo spagnolo di KTM, Jorge Prado, che mette a segno l’holeshot e scappa via. Dopo alcune curve una caduta di Sanayei coinvolge un folto gruppo di piloti mischiando le carte.

Alle spalle di Prado c’è uno scatenato Michele Cervellin che deve cedere il passo ad un veloce Jacobi prima, alla tabella rossa Olsen successivamente ed infine è costretto al ritiro a causa di una brutta caduta, fortunatamente senza conseguenze.

Jacobi è costretto ad abbandonare all’ultimo giro la seconda piazza a causa di una sbavatura che gli costa cara e lo relega in settima posizione. Il suo posto lo prende Olsen e alle sue spalle c’è Jago Geerts che, partito settimo, rimonta fino alla terza posizione.

In gara 2 è Van de Moosdijk a centrare l’holeshot, viene superato da Evans al comando per i primi giri, fino a quando la supremazia dello spagnolo Jorge Prado esce e passa al comando, facendo il vuoto alle sue spalle e facendo gara da solo.

Jacobi, partito terzo, riesce negli ultimi giri a superare Evans, conquistando la seconda posizione; Olsen finisce quarto dopo una partenza non al top, rimontando dal decimo posto; arriva quinto il vincitore dell’holeshot Van de Moosdijk.

Il podio è così composto: Prado, tabella rossa, sul gradino più alto, a seguire Olsen e terzo Mitchell Evans.

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Il prossimo appuntamento è per settimana prossima, il 26 maggio, in Francia a Saint Jean d’Angely.


Davide Pizzighello

Photo by Davide Messora