Con le Yamaha (ufficiali e Tech 3) a Sepang per test privati, i piloti Honda già in vacanza e gli ufficiali Ducati Lorenzo (test vietati per ripicca Yamaha) e Dovizioso non presenti per altri motivi, i test di Jerez conclusisi ieri sul tracciato di Jerez hanno visto in pista tanti team Ducati (tra di essi Pramac, Avintia, Aspar, Pirro), insieme a Suzuki (che ha schierato Iannone e Tsuda), quindi Ktm con Smith ed Espargarò, Honda VDS (prima con Miller e poi con Aoyama), ed infine Aprilia. Oltre ai team MotoGP, presenti anche le protagoniste della Superbike: Kawasaki, Ducati, Honda, Yamaha ed MV Agusta.

La pioggia ha un po’ guastato i piani sia della MotoGP che della Superbike nelle quattro giornate di test sul tracciato andaluso, ma con l’uscita del sole si sono visti tanti spunti interessanti in vista di quelli che saranno i primi test ufficiali per il 2017 (si partirà già a gennaio per quanto riguarda la Superbike).

E’ sempre stata Ducati a farla da padrone in questi test di Jerez con Barberà, Bautista e poi Pirro a chiudere il venerdì piovoso. In casa Pramac Petrucci, dopo l’assenza nei test di Valencia per motivi personali, ha portato in pista per la prima volta la GP17 che utilizzerà nella prossima stagione, mentre Redding avrà la GP16. Iannone con la Suzuki ha concentrato il suo lavoro in un’unica giornata, lasciando poi il compito al collaudatore Tsuda (che sostituisce l’infortunato Rins). Progressi in casa Ktm con Pol Espargarò e anche Bradley Smith sta trovando il feeling con la RC16. Segnali non propriamente positivi invece per quanto riguarda Aprilia dalla parte di Sam Lowes: l’inglese sembra non essersi ancora adattato alla RS-GP e i problemi fisici post-caduta di Valencia di certo non lo aiutano. 

Per quanto riguarda invece la Superbike, nei primi due giorni di test si è visto in pista solamente Stefan Bradl per la Honda, visto il recente intervento chirurgico al quale si è sottoposto Nicky Hayden dopo l’infortunio in allenamento. Bradl sta trovando sempre più il feeling con la nuova realtà nella quale si è calato e ha concluso positivamente i due giorni. La scena però è stata tutta per Jonathan Rea con la nuova Kawasaki ZX10RR: l’irlandese 2 volte campione del mondo ha fatto parlare di sé per il tempone stampato nella giornata di giovedì: 1’38”721, 15 millesimi più veloce della pole di Rossi sullo stesso tracciato nella gara della MotoGP. 

Continua il lavoro in casa Ducati Aruba con Davies e Melandri. Chaz ha lavorato su ciclistica e motore della Panigale, mentre il ravennate si è concentrato sul giro secco e sul ritmo di gara. Test postivi per i due alfieri del team ufficiale di Borgo Panigale che sono pronti per i primi test del 2017 con ampi margini di miglioramento, soprattutto per Melandri che sta affinando il feeling con la moto (Marco non corre in Superbike dal 2014 e non disputa una gara ufficiale da un anno e mezzo).

Procede bene lo sviluppo della nuova MV Agusta affidata a Leon Camier, mentre qualche grattacapo in casa Yamaha c’è. Van Der Mark e Lowes stanno lavorando tanto sulla R1M 2017 per trovare il giusto set up per una moto che nel 2016 appena trascorso ha dato problemi a Lowes e Guintoli in termini di consumo gomme. Bene anche la nuova coppia Aprilia del team Milwaukee Laverty-Savadori, con test positivi in vista del 2017.

Marco Pezzoni