Dopo l’incredibile gara dell’Australia, rivelatasi poco adatta ai deboli di cuore, il circus della MotoGP si sposta in Malesia, per disputare il penultimo appuntamento della stagione 2015. L’evento di Sepang rappresenta il primo match point per Valentino Rossi nel tentativo di mettere la parola “fine” alla lotta per la corona iridata, e sarà con ogni probabilità teatro di uno spettacolo senza eguali.

Il circuito, disegnato dal famoso ingegnere tedesco Hermann Tilke, misura 5543 metri, e si percorre in senso orario. E’ caratterizzato da una “carreggiata” larghissima, che permette ai piloti della MotoGP di inventare le più svariate traiettorie per cercare di guadagnare decimi preziosi. E’ una di quelle piste “complete”, la quale comprende tratti molto veloci e scorrevoli, curve di percorrenza, tornantini lentissimi che permettono sorpassi in staccata, e ben due rettilinei infiniti che con il gioco delle scie e delle velocità di punta regalano sempre una miriade di sorpassi (per la felicità della versione "australiana" di Iannone).

Sulla carta, considerando appunto le caratteristiche “miste” del tracciato, non c’è una moto favorita rispetto ad un’altra. Come noto, la Yamaha solitamente ben si adatta ad ogni tipo di circuito, mentre la Honda accentua le sue qualità su piste che permettono ai suoi piloti di inventare traiettorie strette e spigolose e di impostare staccatone mentre si è ancora piegati. Senza dimenticare che i due rettilinei lunghissimi potrebbero rendere molto felice quel “mostro”, definito motore, alloggiato sotto le carene Ducati.

Focus del weekend ovviamente, il box Yamaha. Con i due galli dello stesso pollaio che si contendono il titolo, la tensione nel team del diapason si può quasi toccare con mano. “Sono carico – debutta Rossi – è ora di chiudere il discorso. In Australia abbiamo disputato un’ottima gara, ma abbiamo sbagliato tutto durante le prove e alla fine il risultato poteva essere migliore. Ora sbagliare non è più contemplato. Qui dobbiamo essere perfetti da subito, andando sempre più forte ad ogni turno. La pista mi piace e mi sento benissimo. L’obiettivo della domenica? Vincere la gara”. Il Dottore, dopo la conferenza stampa, è poi tornato sugli episodi che hanno caratterizzato la gara di Phillip Island, infliggendo una vera e propria stoccata al duo di avversari spagnoli: "La lotta sarà dura, anche perchè come si è visto in Australia Lorenzo ha un nuovo fan in Marquez, che mi ha rallentato nel finale aiutandolo a fuggire. Mi piacerebbe che la lotta tra noi fosse diretta e gli altri un po' più sportivi. Perchè lo ha fatto? Perché lui preferisce che vinca Lorenzo. È arrabbiato con me per una questione personale. Anche se non l’ha mai detto, lui pensa che in Argentina io l’abbia fatto cadere apposta; e poi per Assen, nella sua testa io avrei dovuto scomparire nell’ultima chicane o comunque farmi battere. Da allora se l’è legata al dito e ha pensato come i bambini: non vinco io, però non vinci neanche tu. A quel punto il male minore per lui è che vinca Lorenzo". Dente avvelenato per Rossi, il quale ha anche criticato duramente gli insulti rivolti nei giorni scorsi da alcuni pseudo-tifosi a Iannone sui social: "Non credo siano davvero dei miei tifosi. Sui social si trova anche tanta gente stupida, credo sia stata una vergogna"

Apparso carico anche Lorenzo, il quale ha voluto innanzitutto replicare alla frecciata del compagno: "Marquez mi ha aiutato? Certo, lo si è visto all'ultimo giro...". Il maiorchino ha poi aggiunto: "La gara scorsa non è stata male. Certo preferivo vincere, ma calcolando che Valentino è arrivato quarto, è stato un weekend positivo. Qui voglio cercare di recuperare ancora più punti, per avere la possibilità di arrivare a Valencia a giocarmi il tutto per tutto per il Mondiale. Mi sento in forma e sono carico, e cercherò insieme alla squadra di dare il massimo. Qui il problema sarà l’usura delle gomme e il caldo torrido, ma la moto è forte”.

Battaglia dichiarata quindi, per Rossi e Lorenzo. Anche se il palmares di vittorie qui, dà ragione al “dottore”, il quale in carriera ha racimolato 10 podi sull’asfalto malese, di cui 6 sono stati vittorie. Non dimenticando anche che l’anno scorso, durante la rincorsa al secondo posto mondiale, è stato qui che Rossi ha dato la “manata in faccia” finale a Lorenzo, relegandolo alla terza piazza in classifica.

Cosa ci regalerà quindi l’appuntamento nella terra di Sandokan? Nessuno può saperlo, ma occorre considerare che per Rossi e Lorenzo sarà forse la volta buona che se le daranno veramente di santa ragione in pista; Marquez arriva da una vittoria a Philip Island guadagnata con un ultimo giro che ha sfidato tutte le leggi “fisiche e gravitazionali”; infine, la Ducati con il suo "motorone" può contare sull’aiuto dei due rettilinei e di un Iannone in versione Superman che non si lascia superare nemmeno se gli fai indossare un casco di criptonite.

Sicuri quindi di voler prendere altri impegni per domenica?

Daniel Limardi

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