Rabat out. Nel corso di una conferenza stampa presso l'Hospital Universitario Dexeus di Barcellona, lo scorso lunedì Tito Rabat e i medici che lo hanno in cura i dottori Angel Charte, Xavier Mir e Ignacio Ginebreda, hanno spiegato che sono ancora da valutare i rischi che può correre a tornare in sella e quindi non è possibile al momento dare una tempistica del rientro, nonostante questo Tito si è detto pronto a fare tutto ciò che gli diranno i dottori. Lo spagnolo ha poi raccontato quello che ha visto e provato in quei secondi tra la sua scivolata, l'impatto con la moto di Franco Morbidelli e la visione della sua gamba che formava una S mentre la tuta si sporcava velocemente di sangue con la paura di poter perdere la gamba, rischio che non aveva mai considerato. Tito ha poi ringraziato tutti quelli che in questi giorni gli sono stati vicino con chiamate e messaggi, anche se ha puntualizzato come Franco, la cui moto è andata ad impattare con Rabat, non si sia fatto vivo.

Ponsson in. Vista l'assenza di Tito, il team Avintia ha dovuto cercare subito un sostituto, in un primo momento il team spagnolo aveva contattato Hector Barbera, che ha corso con il team Avintia dal 2013 fino alla passata stagione, ma lo spagnolo, che era stato scaricato dal team Pons HP40, ha già trovato una sistemazione nel WorldSSP sulla Kawasaki del team Puccetti Racing; dopo Barbera si era fatto il nome di Michele Pirro, con il tester Ducati che avrebbe dovuto correre con la GP18 laboratorio schierata dal test team Ducati, ma che come già accaduto in passato avrebbe potuto sostituire i piloti assenti anche dei team privati; alla fine anche questa opzione è stata scartata con il pilota delle Fiamme Oro che sarà regolarmente al via con la Ducati ufficiale. A questo punto il team spagnolo è andato a pescare nel campionato nazionale iberico per trovare Christophe Ponsson, ventiduenne francese che dalla scorsa stagione corre con la Yamaha R1 del team Gil Motor Sport nella Superstock/Open 1000 nel campionato organizzato dalla RFME. Nonostante oggi corra in un campionato nazionale, Chris non è un estraneo dei campionati mondiali, debuttando infatti nel 2011 nel campionato europeo STK 600, dove ha raccolto dieci punti terminando in zona punti in sole tre occasioni con il nono posto di Portimao come miglior piazzaento. L'anno successivo è stato più costante terminando solo in due occasioni fuori dalla zona punti, ma non riuscendo a replicare la miglior prestazione dell'anno precedente. Nel 2013 è passato nella Superstock 1000 sulla Ninja ZX-10R del team MRS Kawasaki, continuando ad essere molto costante ma con pochi acuti e terminando solo in due occasioni in top 10. L'anno successivo è arrivato in Inghilterra al team Bimota Alstare Junior Team a partire dal sesto round del BSB, terminendo la stagione senza raccogliere nemmeno un punto con il diciassettesimo posto di gara-2 ad Assen come miglior piazzamento. Nel 2015 la grande occasione: il team Grillini lo ha scelto come pilota facendolo esordire nel WorldSBK, dopo sole quattro gare però le strade di Ponsson e del team Grillini si sono separate nonostante il francese avesse già raccolto i primi punti iridati. A far terminare la stagione nel mondiale SBK ci ha pensato il team Pedercini, con il quale ha terminato altre volte in zona punti con un undicesimo posto raccolto in gara-2 a Losail ultima gara della stagione. Nel 2016 è tornato nella STK1000, sempre con il team Pedercini, ma non trovando il feeling che aveva avuto l'anno precedente con la SBK e chiudendo la stagione con soli tre piazzamenti in zona punti. Il 21 febbraio 2017, durante una sessione di test sulla pista di Ledenon però un brutto incidente ha rischiato di fargli terminare anzitempo la carriera: la moto dopo essere rimbalzata sul muro lo ha colpito sul casco perforandolo e causandogli un trauma cranico, alcuni punti di sutura sulla testa ma sopratutto la frattura di tre vertebre. Solo due mesi più tardi però è tornato a correre nel campionato spagnolo velocità organizzato dalla RFME con la Yamaha R1 del Team MRS-Yamaha dove ha raccolto il primo podio ad Aragon alla quarta gara stagionale dopo che aveva terminato in quarta posizione la gara precedente a Navarra e al quinto posto di Barcellona. A settembre poi in occasione del Bol d'Or al quale stava partecipando con la Yamaha #96 del Team Moto Ain 96 si è procurato la frattura dello scafoide, costringendolo a chiudere anzitempo la stagione. E' tornato a correre quest'anno con il team Gil Motor Sport, partecipando sia al campionato spagnolo che a quello francese: se in Spagna Christopher non è ancora riuscito a raggiungere un podio nonostante tante belle gare terminate nella top-5; in Francia ha raccolto un quarto posto in gara-1 e un terzo posto in gara-2 a Magny-Cours alle spalle di Kenny Foray e Jeremy Guarnoni, due vecchi leoni del mondiale che oggi ancora dicono la loro in Francia e nel EWC; lo scorso 25 agosto è salito sul podio in entrambe le gare del FSBK a Carole, terminando secondo in gara-1 e terzo in gara-2.

Il team Avintia ha comunicato che le Desmosedici GP17 che ha utilizzato Tito Rabat fino a questo momento verranno utilizzate da Xavier Simeon, mentre Ponsson correrà con la Desmosedici GP16 con la quale Simeon ha corso questo inizio di stagione. Il contratto firmato dal francese prevede la partecipazione a quattro gare (Misano, Aragon, Buriram e Motegi, ndr), poi si valuteranno le condizioni di Tito. Venerdì Christopher salirà per la prima volta su una MotoGP senza test e dovrà imparare velocemente a conoscere moto, freni in carbonio e gomme. Non resta che aspettare venerdì per vederlo in pista in questo esordio nella classe regina.

Mathias Cantarini