Dopo l’interminabile stop invernale, che in seguito alla "guerra" tra Rossi e Marquez ci ha fatto aumentare la “bava alla bocca” per la voglia di rivedere in pista la MotoGP, finalmente ci siamo. Tutti in Qatar, per la prima tappa della stagione. Ad ospitare l’evento, come sempre, il circuito di Losail, situato vicino la capitale Doha. Il tracciato è ormai diventato un “must” per il calendario MotoGP, essendo presente tra gli appuntamenti iridati sin dalla stagione 2004, momento in cui fu inaugurato dopo un solo anno dall’inizio dei lavori. 

La pista si trova in pieno deserto: spesso, infatti, sabbia e polvere ricoprono l’asfalto rendendolo scivoloso. Esso misura 5400 metri, ed è caratterizzato da 6 curve a sinistra, 10 a destra, ed un lunghissimo rettilineo da oltre un chilometro. L’evento si correrà in notturna come di consueto, sfruttando il colossale impianto d’illuminazione disseminato lungo il circuito.

Passando al lato tecnico, non c’è una particolarità predominante che possa avvantaggiare una moto rispetto ad un'altra. Difatti, siamo di fronte ad un mix abbastanza bilanciato di curve veloci e medie, con la curva 6 da affrontare a bassa velocità e che costringe ad una staccata più “prepotente” rispetto alle altre.

Fra i piloti in attività, quello che più ha vinto a Losail in classe regina è Valentino Rossi, con ben 4 successi (come Casey Stoner). Due trionfi invece per Jorge Lorenzo, e solo uno per Marc Marquez. I tre, poche ore fa, si sono ritrovati nella stessa stanza per la consueta conferenza stampa, in un’atmosfera abbastanza insolita, dovuta agli eventi di fine stagione 2015.

Il primo a prendere la parola, per onori di piazzamento nel campionato precedente, è stato Jorge Lorenzo: “Ci sono tante novità che potrebbero rendere la stagione più complicata e combattuta. Da fuori può sembrare tutto uguale, ma non è cosi. Abbiamo nuove gomme che danno un feeling diverso, senza dimenticare la nuova elettronica che è meno sofisticata. Per cui sarà necessario essere più fisici nel controllo della moto. La pre-season comunque è andata molto bene per noi. Ho avuto da subito un buon feeling con la moto facendo anche dei bei tempi sul giro. Adesso devo lavorare per trovare le condizioni migliori per disputare questa prima gara. Quest’anno il campionato sarà diverso, in quanto credo che le prestazioni dei piloti saranno più vicine. L’anno scorso sono diventato campione del mondo, ma ora si riparte da zero e occorre guardare avanti”.

Dopo il campione in carica, microfoni per Valentino Rossi: “Credo che questo anno sarà interessante perchè ci sono molte differenze col passato - dichiara il pesarese – tanto è cambiato, in particolare le gomme e un'elettronica meno complicata, e tutto questo potrebbe avvicinare le prestazioni tra i piloti rendendo il campionato più bello e combattuto. Ma bisognerà aspettare le prime gare per saperlo davvero perché solo lì vedremo il vero potenziale di ognuno. In inverno comunque abbiamo lavorato bene. Io personalmente sono soddisfatto dei miei test. Abbiamo fatto progressi e Yamaha ha lavorato tanto in Giappone sui dati. E ora la nostra moto sembra sempre competitiva e bella da guidare”.  Poi una battuta sugli eventi della passata stagione: “La rivalità è sempre un qualcosa di extra negli sport motoristici, ma non credo che questo porterà a nulla di particolare o speciale. Penso che in pista le cose rimarranno le stesse, con tutti che cercheranno di dare il massimo per stare davanti, ma niente di più."

Dopo il duo del diapason, la parola a Marc Marquez: “I test invernali non sono stati facili per noi – debutta lo spagnolo – siamo migliorati per Losail, che per noi è un circuito difficile. Ma dobbiamo ancora lavorare. Qui forse non saremo al meglio, ma dall’Argentina in poi vedrete che anche la Honda potrà dire la sua. Ducati e Suzuki sono migliorate tanto, non solo Yamaha, quindi noi non possiamo distrarci ma dobbiamo invece trovare le motivazioni per fare ancora bene. Come hanno detto Lorenzo e Rossi, quest’anno ci sono delle importanti novità che dobbiamo ancora capire a fondo. Nei test siamo stati tutti davvero vicini, specialmente coi tempi sul giro. Ma bisognerà vedere se sarà così anche nel proseguo della stagione. Ovviamente comunque, il mio obiettivo rimane quello di battere tutti e vincere il titolo”.

Queste dunque, le dichiarazioni dei tre principali protagonisti della passata stagione, che in conferenza erano accompagnati dai colleghi Pedrosa, Iannone e Vinales: "I test invernali sono andati abbastanza bene, abbiamo avuto delle difficoltà ma stiamo migliorando – le parole di Pedrosa – credo di poter ridurre il gap perchè quella messa in mostra negli ultimi test non è la nostra condizione migliore. Sono ottimista perché stiamo facendo buoni passi in avanti, anche se come ha detto Marc, questo non è il circuito migliore per noi".

Progetti da “macho” invece per Iannone: "Quest'anno è tutto nuovo, a cominciare dalla nostra moto, e devo dire che sono soddisfatto. Ho trovato un bel feeling con le gomme Michelin e la nuova elettronica, lavorando passo dopo passo con il team per risolvere i vari problemi. Sarà difficile perché tutti sono forti, ma il mio obiettivo è lottare al massimo per riuscire a vincere una gara in MotoGP, e ci proverò fin da subito".

Infine Vinales: “Abbiamo fatto grandi passi in avanti. I test precampionato sono andati molto bene. Dopo una stagione di esperienza, quest’anno lavoriamo sicuramente meglio. E anche la moto è migliorata, con un motore rivisto e il nuovo cambio seamless. Per il primo GP di domenica voglio farmi trovare motivato e calmo, pronto a fare bene. Sul giro secco siamo veloci, ma la gara è un’altra cosa. Sogno di lottare con i migliori ma devo essere realista, perchè non so ancora se la mia moto può portarmi sul podio oppure no. C’è da lavorare ma voglio portarla il più in alto possibile."   

Queste le parole dei protagonisti, dunque, apparsi tutti vogliosi di ricominciare, con una punta di incertezza dovuta alle prestazioni molto vicine evidenziatesi nei test. Chi sarà avvantaggiato dunque in Qatar?

Difficile avere certezze, visto che, come detto dai piloti, tante cose sono cambiate. Partendo dall’elettronica, che ora è molto più “grezza”, passando agli pneumatici, che da quest’anno sono forniti dalla Michelin. I valori in campo, quindi, potrebbero essere completamente diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati.

Quello che è certo però, è che a Losail solitamente il lunghissimo rettilineo favorisce le Ducati, famose per la “mostruosa” velocità di punta. E trattandosi di una striscia d’asfalto superiore al chilometro, risulta abbastanza facile per le rosse guadagnare decimi preziosi tirando fuori tempi incredibili.

Guardando alle altre “case” invece, Yamaha ha dimostrato di andare forte nei test, e come sappiamo a Iwata si difendono sempre benissimo nelle piste “miste” dalle medio-alte velocità di percorrenza come quella del Qatar. I problemi sembrano possano esserci in casa Honda, alle prese con un tracciato poco favorevole, dopo anche un inverno non particolarmente brillante. Senza dimenticare che dovranno vedersela anche con un’arrembante Suzuki, che pare aver fatto passi da gigante per poter stare li coi primi.

Per la cronaca comunque, nella passata stagione l'evento vide Valentino Rossi primo al traguardo, dopo una serratissima lotta con un indemoniato Andrea Dovizioso (secondo). A completare un podio tutto italiano, ci pensò Andrea Iannone con l’altra Ducati, giunto terzo.

Come andrà a finire quindi? Per scoprirlo rimanete sintonizzati, e non perdetevi l’appuntamento “al chiaro di luna” dei lupi mannari della MotoGP.

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND

GIOVEDI’ 17 MARZO
Ore 17.55: prima sessione prove libere

VENERDI’ 18 MARZO
Ore 16:00: seconda sessione prove libere
Ore 18.55: terza sessione prove libere 

SABATO 19 MARZO
Ore 17.55: prove libere 4
Ore 18.35: qualifiche 
Ore 20.30: conferenza stampa qualifiche

DOMENICA 20 MARZO
Ore 19:00 Gara MotoGP

LA PROGRAMMAZIONE DI RADIO LIVEGP

 

Domenica 20 marzo

Ore 18.50: Commento live gara (ascoltabile su www.livegp.it o scaricando l'app gratuita Android) e web cronaca sul sito

 

Daniel Limardi