La gara australiana è stata ricca di emozioni e di corpo a corpo, tanto che sarebbe piaciuta un sacco anche al mai dimenticato Marco Simoncelli. È stato come un omaggio per il suo anniversario. I sorpassi rudi di Johan Zarco ed Andrea Iannone hanno acceso il pubblico che sotto il podio non ha nascosto tutta la sua ammirazione per Valentino Rossi. È stato lui, infatti, a mettere in riga i più giovani ed a salire sul secondo gradino del podio. La bagarre non gli permesso, però, di raggiungere l’astuto Marquez per un ultimo duello, ma di sicuro il Dottore si sarebbe divertito a metterlo in difficoltà.

Come detto, per le Ducati è stato un weekend nero. Dovizioso con la sua 13esima posizione può quasi dire addio al sogno mondiale, visti i 33 punti di distacco da Marquez. Curiosa e a tratti imbarazzante la gara di Dani Pedrosa. Al punto che viene quasi un dubbio: è andato davvero male oppure ha guardato a vista Dovizioso? Quella lunga bagarre per il decimo posto è stata davvero strana. Certo, l’errore iniziale del romagnolo di rosso vestito ha influito sulla sua gara, ma le performance della Ducati non sono state all’altezza degli altri. La scelta tecnica di tagliare potenza al Demosedici ha fatto sì che la GP16 di Scott Redding fosse più veloce sul dritto delle ufficiali con il numero 04 ed anche della 99, quella di Jorge Lorenzo. Di certo la pista sull’oceano non è la preferita della moto di Borgo Panigale.

A fine gara sia Marquez che Rossi avevano delle “belle” ruotate sulla tuta. Il Dottore, da far suo, ha subito fatto vedere al rivale spagnolo il segno che lui stesso gli ha lasciato. La pressione psicologica non è mai abbastanza ed i due lo sanno. Grande fair play nonostante i fischi dei tifosi sotto al podio rivolti all’alfiere della Honda. Il leader del mondiale si è detto “più soddisfatto dei 33 punti di vantaggio che della vittoria”. 

Valentino Rossi ha criticato i rookie ed i sorpassi, ma si è detto pronto a combattere ad armi pari. Un avviso chiaro e tondo a tutti. Dovizioso è il grande deluso e le sue dichiarazioni sono state all’insegna della delusione, scagionando però le gomme.

La MotoGP vola in Malesia per un altro atto sempre più decisivo per il titolo mondiale. Marquez vorrebbe chiudere subito la pratica, ma Dovizioso e la Ducati daranno tutto per rendergli la vita difficile, magari con un alleato dal numero 46.

Fabrizio Crescenzi

 

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