Il tracciato è situato sull’omonima isola nella località di Ventnor, nella regione di Victoria in Australia. L’impianto fu inaugurato nel lontano 1956, divenendo famoso per le due ruote durante il 1997, anno del debutto ufficiale nel calendario mondiale del motociclismo (affiancando il campionato superbike che vi correva già dal 1992). La “lingua” d’asfalto misura 4448 metri, ed è caratterizzata da una continua successione di curve veloci (in tutto 12) da percorrere con il cuore in gola e recitando le dovute preghiere. La particolare collocazione in cima ad una scogliera infatti, rende “ciechi” alcuni punti del layout, dove anziché l’uscita di curva i centauri riescono a vedere soltanto il…mare.

La gara si svolgerà su un totale di 27 giri, con i piloti che dunque percorreranno i 120 km totali previsti a velocità folli. E’ soltanto uno infatti il punto del tracciato che spezza bruscamente il ritmo, e si trova in prossimità di curva 4, dove con una staccata furibonda si passa da 270 km orari a solo 110 in pochi metri, diventando così teatro di sorpassi garibaldini. La velocità più alta si raggiunge sul rettilineo del traguardo, il quale anche se non lunghissimo offre la possibilità di raggiungere i 350 orari per via della collocazione “in discesa”. Da segnalare inoltre il pericolo aggiuntivo dei “gabbiani”, data l’assidua presenza di questo volatile nella zona.

Tra i favoriti per la vittoria, tralasciamo volontariamente di citare il campione del mondo (data la “non” notizia che ne comporterebbe). Sarà interessante piuttosto vedere quali saranno i risultati del team Ducati, dato che ci troviamo in un impianto che negli anni ha sempre rappresentato per loro un vero e proprio spauracchio. A Phillip Island infatti (dimenticando ovviamente i tempi di “Crazy” Stoner), la moto di Borgo Panigale ha sempre funzionato estremamente male, e l’evento sarà dunque interessante per capire se davvero il gioiello di Dall’Igna ha fatto il salto completo. Degne di sguardi anche Yamaha e Suzuki, che nell’ultima gara pare abbiano invertito le loro posizioni di “forza in campo”.

Duro weekend anche per Michelin, alle prese con un circuito estremamente severo su tutti i fronti. Le velocità da follia infatti, unite alle curve da ampio raggio da affrontare in percorrenza e la posizione dell’impianto che come detto si trova in cima ad una scogliera in un periodo dell’anno da basse temperature, crea per il fornitore di pneumatici una sfida non da poco. Bisogna infatti avere una gomma resistente alla fortissime sollecitazioni della pista (che scaldano la carcassa), capace però di non scaldarsi troppo ma allo stesso tempo “scaldarsi in fretta”, dato il freddo che nel periodo ottobre/novembre attanaglia la zona rendendo le condizioni tutt’altro che favorevoli. Per l’occasione, gli uomini di Taramasso opteranno per una costruzione “speciale”, in quanto le solite tre mescole (soft, medium, hard) saranno asimmetriche sia davanti che dietro, con il lato sinistro più duro data la maggioranza di curve su quel lato, e più soffici invece a destra per potersi scaldare più velocemente. Disponibili ovviamente anche opzioni da pioggia, le quali però saranno asimmetriche solo al posteriore.

Passando ai piloti, alla consueta conferenza pre-evento del giovedì si sono presentati Marquez, Rossi, Crutchlow, Rins, Miller e Bautista. Inizia Marc Marquez, fresco del settimo titole iridato e con Honda che ha dichiarato che vorrebbe il cabroncito "per sempre" in sella sulla loro moto: "Lunedì sono stato in sede Honda per festeggiare, ma il tempo è stato davvero poco. Adesso sono più rilassato, ma voglio comunque tenere alta la concentrazione onde evitare di ripetere gli errori del 2016. Sfrutteremo queste gare anche in ottica 2019. Da fuori, all’apparenza, dicono sia sembrata facile per me, ma vi assicuro che non lo è stato affatto. Riguardo il mio futuro, non ho alcun problema a discuterne con Honda. Mi sono trovato sempre benissimo con tutto il team. I rapporti sono ottimi e ci troviamo in un momento dove siamo super competitivi. E quando tutto va bene, perché cambiare...?”.

Valentino Rossi invece, in Australia spera di giocarsi un risultato importante e di lottare fino alla fine per il 2° posto in campionato: "Ogni anno le cose cambiano. L’anno scorso abbiamo fatto un doppio podio qui, ma quest'anno non sarà facile ripetersi. Bisogna trovare un buon assetto e lavorare bene. Il tracciato è unico, ci sono tante curve veloci con molti cambi di direzione. La gestione delle gomme sarà importante, oltretutto si tratta di un circuito fisico. Ce la metteremo tutta e speriamo di lottare per il podio. Cosa penso della vittora in campionato di Marquez? Marc è sempre forte, in tutte le condizioni e su tutti i circuiti. Nessuno riesce a tenere sempre il suo livello. E sul fatto di cambiare moto, credo si tratti di un argomento estremamente personale. Bisogna sentirselo dentro, e se lui si sente bene con Honda, perché non restare tutta la carriera lì?”.

Protagonista di questa giornata anche Cal Crutchlow, fresco di podio giapponese nonchè vincitore in Australia nel 2016: “Replicare il successo di due anni fa sarà molto difficile, così come salire sul podio. Ci sono tre posti per dieci piloti, quindi la lotta è serrata. Serve strategia e sfruttare ogni trucchetto. La gara di Marc lo scorso anno ne è un esempio, quando è stato capace di fuggire nel finale. Credo che la consistenza di Marquez sia il suo punto forte, non a caso il suo peggior risultato è un terzo posto. Commette qualche errore a volte, è vero. Ma alla fine è sempre davanti”.

Sul podio del Giappone anche Alex Rins, desideroso di fare bene in terra australiana: “Il meteo sarà una variabile importante. Inoltre questa pista è particolare e molto complicata. Dopo la gara di Motegi ho parlato con Suzuki riguardo la nuova moto per la prossima stagione, e pare dovremmo avere un nuovo telaio e anche un motore migliorato. Speriamo in bene, e in queste ultime gare cercheremo di ottenere buoni risultati sia per chiudere bene la stagione che per ottenere qualche dato per iniziare bene la prossima”.

Non poteva mancare in questa conferenza stampa il padrone di casa, Jack Miller: “Voglio divertirmi. E' una gara speciale per me, dato che siamo a casa mia. In Giappone la gomma soft purtroppo non ha funzionato come ci aspettavamo, dato che la temperatura era troppo alta. Ma spero di fare bene qui. Ce le metterò tutta”.

In chiusura di conferenza, le attesissime dichiarazioni di Alvaro Bautista, che qui debutta con la Ducati ufficiale al posto dell’infortunato Jorge Lorenzo, il quale pare rientrerà solo in occasione dell'ultima gara a Valencia: “Questa opportunità probabilmente arriva nel momento migliore per me, anche se il tracciato di Phillip Island forse non è il posto più idoneo per andare forte con la nostra moto visti i risultati dello scorso anno. Ma cercherò di fare il massimo e di non deludere le aspettative su di me. Dovrò cominciare andando forte già in qualifica, dato che fin ora è stato il mio punto critico. Tuttavia, ho notato un buon passo in avanti e sarà importante confermarlo, specie perche ovviamente partire davanti semplifica molto le cose. Mi servono 2-3 decimi per rimanere con il gruppo di testa, ma cercherò di trovarli”.  

Non mancate dunque, perché anche se la location si trova dall’altra parte del pianeta e lontana dai nostri italianissimi cuori appassionati, ricordate che questa pista, al di là di come potrà andare o di chi potrà vincere, è da sempre una vera e propria goduria per gli occhi. Lo spettacolo quindi, è garantito. “Buona delizia”.

Gli orari del weekend per la MotoGP

Venerdì 26 ottobre

01.50: Prove libere 1

06.00: Prove libere 2

Sabato 27 ottobre

01.50: Prove libere 3

05.30: Prove libere 4

06.10: Qualifiche

Domenica 28 ottobre

01.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

06.00: Gara (commento in diretta dalle 05.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

Daniel Limardi