Dopo cinque round del campionato MotoGP e la pausa tra il Gran Premio di Francia ed il Gran Premio d'Italia, è tempo di tirare delle somme. Sono state corse ben cinque Sprint, gare di metà durata rispetto a quelle domenicali imposte da Dorna per aumentare l'audience sia in pista che ai teleschermi. Vediamo cosa dicono i numeri dopo il primo quarto di stagione.

IL RECORD DI LE MANS

Spesso, negli ultimi anni, si è parlato di come il Motomondiale fosse in crisi. La ritrovata popolarità della Formula Uno dopo l'acquisizione da parte di Liberty Media, ha dato più di qualche grattacapo agli organizzatori della MotoGP. Il mondo delle due ruote ha provato a “scopiazzare” dal paddock delle quattro ruote in varie occasioni. Prima “MotoGP Unlimited”, la serie disponibile su Amazon Prime Video sulla stagione 2021, chiara ispirazione dalla ben più celebre “Drive To Survive” (in onda dal 2018 su Netflix, ndr). In occasione del Gran Premio d'Austria dello scorso anno, Dorna ha comunicato che ci sarebbe stata una corsa ogni Sabato a partire dal 2023: nasce così la famosa Sprint. Inutile dire che questa decisione, insieme al rimescolamento di tutto il programma del weekend, ha suscitato moltissime polemiche. Prima di addentrarci nell'analisi delle statistiche, dobbiamo menzionare un dato importante. In occasione del Gran Premio di Francia, la MotoGP ha registrato un nuovo record di 278805 nell'arco dei quattro giorni del weekend (quasi 15000 persone presenti già il Giovedì, ndr). Questo dato potrebbe già dirci qualcosa riguardo questa “nuova” MotoGP, tenendo comunque in considerazione quanto i francesi adorino il motociclismo e Le Mans in generale.

LA SPRINT È LA REGINA DEL SABATO, MA MIGLIORA ANCHE LA DOMENICA

Inutile dire che nel 2023 in MotoGP l'introduzione della Sprint ha innalzato le cifre del Sabato di ogni weekend. Nel comunicato ci viene spiegato come, mediamente, il numero di spettatori al Sabato è aumentato del 51%. Di certo questo è un grande numero, non c'è nulla da dire. Però è doveroso fare notare come negli altri anni al Sabato non si corresse alcuna gara. Ovviamente, in questa stagione la MotoGP è scesa in pista ogni Sabato pomeriggio per giocarsi 12 punti in classifica. È logico che, con l'aggiunta di una gara, ci siano più spettatori sia in pista che attaccati agli schermi. Dorna però ci fa anche notare come il pubblico sia aumentato anche la Domenica, il giorno del vero e proprio Gran Premio. Senza dare delle cifre molto precise, Dorna si mantiene su un vago “le cifre del Gran Premio della Domenica sono aumentate di quasi un quinto nei mercati di maggiore interesse”.

PIÙ GARE, PIÙ INFORTUNI, PIÙ TUTTO

Ormai, nello sport in generale così come nel motorsport, siamo nell'era della quantità al di sopra della qualità. Si giocano sempre più partite, così come si corrono sempre più gare: tutto per il famoso “spettacolo”, tanto decantato da organizzatori e promotori delle maggiori manifestazioni sportive. Si tende a fare sempre di più, magari rinunciando anche alla qualità degli eventi stessi. Gli atleti rimangono comunque degli esseri umani che possono infortunarsi e avere dei tempi di recupero anche maggiori del solito.

Insieme alla Sprint, quest'anno la MotoGP ha visto un maggior numero di infortuni tra i vari piloti della Classe Regina. L'infortunio più eclatante è stato quello di Enea Bastianini, coinvolto in un contatto con Luca Marini nella prima Sprint della storia nel Gran Premio del Portogallo. Altri infortunati sono stati Marc Márquez, Miguel Oliveira, Pol Espargaró, Joan Mir, Luca Marini e Francesco Bagnaia stesso. Tutti acciaccati, alcuni dei quali hanno dovuto saltare uno o più Gran Premi. In molti hanno dato la colpa di questi infortuni alla maggiore aggressività dei piloti stessi, ovvero una delle cause della Sprint. I piloti avrebbero meno tempo per pensare, meno tempo per fare strategia in una MotoGP dove ogni curva conta, specialmente nei primi giri di gara.

La realtà è diversa, probabilmente. Il numero maggiore di cadute e di infortuni è dato, sentendo le dichiarazioni dei piloti stessi, proprio dalle moto. Questi prototipi sono talmente estremi che è diventato praticamente impossibile fare un sorpasso in staccata, senza provocare un contatto. Le Sprint in sé hanno dimostrato di essere davvero affascinanti e caotiche, sia per il pubblico che per gli addetti ai lavori.

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