La tappa americana, da sempre gara “di casa” di Marc Marquez ed in generale delle moto della casa alata, ha visto di contro una vera e proria caduta in disgrazia di tutto il pacchetto delle RC213V. In Texas le Honda con problemi di elettronica scaricano a terra Marquez e Crutchlow per poi lasciare a piedi anche Jorge Lorenzo.

MILLENNIUM BUG, TEXAS EDITION

Se ce lo avessero raccontato difficilmente ci avremmo creduto. La Honda, universalmente riconosciuta come la marca di moto più potente al mondo era fino a ieri padrona della tecnologia che ha piegato avversari delle proporzioni di Yamaha, Ducati e Suzuki.  Oggi però quel vantaggio che neanche 24 ore fa sembrava irragiungibile non è più così inattaccabile.  La situazione è talmente tanto difficile che Jorge Lorenzo, fermo a bordo pista per un guasto ma fortunatamente non caduto, è addirittura costretto dalla direzione del team a non dichiarare quanto accaduto alla sua RC213V.

25 PUNTI AL VENTO

Se Lorenzo è protagonista di una stagione difficile che si sapeva già non sarebbe stata quella del titolo con il Team Honda Repsol, il vero disastro è stato quello di Marc Marquez. A tre gare dall’inizio della stagione Marc poteva andarsene dall’America contento e con una quindicina abbondante di punti di vantaggio dagli avversari. La situazione che gli si para davanti prevede invece di dover compensare durante l’anno la caduta del Circuit of Americas dove normalmente non avrebbe avuto contendenti. Una situazione che si fa più complessa ma che limita i danni con un Valentino Rossi costretto alla seconda piazza da un arrembante Rins e da un Andrea Dovizioso che non fa meglio della sesta posizione.

LA DELUSIONE DI CRUTCHLOW

Ma Marc non è l’unico ad aver subito un danno ingente, il discorso si può comodamente estendere anche a Cal Crutchlow. Già la delusione dipinta sulla faccia di Lucio Cecchinello nelle inquadrature sarebbe sufficiente a dispiacersi della caduta del pilota inglese. Se poi a questa aggiungiamo che con una terza posizione Cal sarebbe a dieci punti da Marquez e decisamente più vicino alla Top5 mondiale, il quadro diventa chiaro e disastroso.

Era dai tempi di Melandri che la Honda non aveva una moto clienti così competitiva, oltretutto sembra che la caduta sia derivante da un problema simile a quello avuto dal “Cabroncito” in gara: l’elettronica pare aver avuto un qualche tipo di malfunzionamento sul freno motore, rendendo difficile per i piloti il fermare la moto nelle curve da prima marcia e scaricandoli conseguentemente a terra. L’imperativo ora è risolvere il problema prima del round spagnolo di Jerez De La Frontera.

Alex Dibisceglia

MOTOGP | GP USA: RINS-ROSSI, AD AUSTIN IL DUELLO CHE NON TI ASPETTI