Dopo una stagione infinita e ricca di tanti episodi, è tempo di dare i voti alla MotoGP. In questo articolo valuteremo l'operato di Yamaha e dei suoi piloti, in una stagione conclusa al secondo posto nella classifica costruttori. La casa di Iwata si è allo stesso tempo dimostrata incapace di sviluppare la M1 nel corso dell'anno, risultando così una delle moto meno performanti della griglia.

YAMAHA MONSTER ENERGY: 6

Arrivati alle porte della stagione 2022 di MotoGP da campioni uscenti con Fabio Quartararo, Yamaha ha di certo deluso le aspettative. Il campione del mondo francese ha chiesto delle migliorie ai propri ingegneri nel corso dell'inverno per competere con le Ducati e Francesco Bagnaia. Purtroppo, Yamaha non ha portato gli aggiornamenti, soprattutto motoristici, chiesti dal proprio capitano: la stagione è così partita in salita, con un misero 9° posto in Qatar. Nel corso dell'anno, Quartararo ha saputo trarre il meglio dal pacchetto, ma la difficoltà della casa dei tre Diapason si è vista in particolar modo con Franco Morbidelli ed i due piloti del team WithU RNF.

È stato proprio Quartararo a salvare la baracca in un 2022 che, senza il francese, sarebbe davvero stato disastroso. Il campione del mondo ha conquistato ben tre vittorie ed ulteriori cinque podi, permettendo così alla propria squadra di raggiungere la piazza d'onore nella classifica costruttori. Le prestazioni di "El Diablo" ne hanno esaltato l'incredibile talento ma hanno, al tempo stesso, messo in evidenza i molti limiti della M1 versione 2022, che nei test svolti durante la stagione sembra aver portato degli aggiornamenti efficaci per il 2023. Nonostante il 2° posto tra i costruttori, il 5° posto colto nella classifica a squadre sottolinea come le prestazioni siano arrivate da una sola parte del box.

FABIO QUARTARARO: 9.5

Ad un certo punto della stagione MotoGP abbiamo finito gli aggettivi per raccontare le prestazioni di Fabio Quartararo. Il pilota francese è andato davvero vicino al secondo iride nella massima categoria, nonostante una situazione tecnica nettamente inferiore rispetto ai propri avversari. Per buona parte dell'anno Quartararo è stato assolutamente perfetto, non commettendo un singolo errore. Le uniche sbavature davvero imputabili al pilota di Nizza sono state due: l'errore commesso ad Assen nel sorpasso su Aleix Espargaró e quello di Phillip Island. Il classe 1999 si è dimostrato veloce in quasi tutte le piste, faticando molto sul bagnato (GP di Thailandia, ndr). La mancata vittoria del titolo preclude a Quartararo il 10 in pagella, che può spettare solamente al vincitore. Il 2022 rimarrà una stagione della quale riparleremo tra anni.

FRANCO MORBIDELLI: 4.5 

Il 19° posto in classifica con soli 42 punti conquistati non è abbastanza per un pilota ufficiale del calibro di Franco Morbidelli. L'italo-brasiliano è stato senza dubbio uno dei personaggi più difficili da decifrare dell'intero paddock: dal titolo di vice-campione del 2020 all'intervento del 2021, fino alla sua peggior stagione in carriera. Nel corso dell'annata la seconda Yamaha ufficiale non si è mai nemmeno avvicinata a quella del proprio compagno di box, portando a casa solo due piazzamenti nella top 10. Nelle ultime gare dell'anno Morbidelli ha ritrovato del feeling con la M1, ma rimangono ancora dei dubbi riguardo le sue condizioni fisiche dopo l'intervento avvenuto a metà della scorsa stagione.

WITHU YAMAHA RNF: 4

Il progetto del WithU Yamaha RNF Team è nato male ed è finito anche peggio. Dopo l'uscita dello sponsor Petronas, la squadra di Razlan Razali è corsa ai ripari aggrappandosi all'azienda italiana WithU  ed assicurandosi le prestazioni del rientrante Andrea Dovizioso. Dopo la grande stagione con la Yamaha Tech3 nel 2012, le aspettative per il pilota di Forlì erano davvero alte. Nonostante la dotazione ufficiale per la moto dell'italiano, i risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative. Come se non bastasse, dopo solo sette gare la squadra capitanata da Razali ha annunciato il passaggio ad Aprilia a partire dal 2023. Il prematuro ritiro del "Dovi" è la ciliegina sulla torta alla pessima stagione della squadra.

Credits: RNF Aprilia Website

ANDREA DOVIZIOSO: 4

Il ritorno in MotoGP di Andrea Dovizioso è avvenuto alla sola condizione di poter essere competitivo, come ogni pilota. Se il pilota di Forlì è tornato in pista, lo ha fatto perché credeva di poter essere nelle posizioni di testa. Ovviamente il risultato è stato di molto lontano dalla realtà, visti i soli 12 punti conquistati dall'italiano. Fin dal Qatar l'ex pilota Ducati ha fatto fatica nell'adattamento allo stile di guida richiesto per guidare la M1, un problema mai risolto che ha portato all'abbandono dalle competizioni dopo il Gran Premio corso a Misano. Proprio in occasione dell'ultima gara di carriera Dovizioso ci ha regalato forse la miglior prestazione del suo 2022, conquistando un 12° posto e dimostrando di avere un ottimo passo. La stagione passata doveva essere quella della rinascita per il classe 1986, invece il 2022 ha dato ad Andrea Dovizioso un epilogo di carriera triste ed immeritato.

DARRYN BINDER: 7

Arrivato direttamente dalla Moto3, dopo aver dimostrato tutto sommato poco, Darryn Binder ha compiuto un salto di categoria quantomeno ottimista. Saltando a piè pari la Moto2, per il sudafricano si sarebbe prospettato un anno difficile fin dall'inizio. In molti, nel corso degli anni, hanno criticato la condotta di gara del fratello di Brad, definendolo troppo aggressivo ed anche scorretto. Invece, fin dal Qatar, Binder è stato vicino agli altri debuttanti, mettendoseli alle spalle in più di una occasione. Binder ha dato battaglia in particolar modo ai ben più rinomati colleghi Di Giannantonio, Gardner e Fernández.

È un peccato che il sudafricano non abbia avuto la ri-conferma all'interno del team RNF, dato che per buona parte della stagione si è comportato meglio di Fernández, colui che ha preso il suo posto. Arrivando dalla Moto3, dove non era nemmeno uno dei top rider, Binder non poteva davvero fare di meglio e quindi si merita una sufficienza più che piena. Il prossimo anno in Moto2 potrebbe dare fastidio a molti.

Valentino Aggio

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