Era prevedibile che Marc Márquez avrebbe fatto bene a Valencia, considerando che è un circuito sinistrorso in cui è sempre andato forte, ma la conquista di una seconda posizione in qualifica ha sicuramente stupito in molti. Da quando è tornato dopo la quarta operazione all’omero, in sei gare l'otto volte iridato ha conquistato una pole position e due secondi posti in qualifica, risultati che non si vedevano dal 2019.

IL "CABRONCITO" SUBITO COMPETITIVO

Marc Márquez fin dalle prove si è dimostrato molto veloce a giudicare dai tempi: nelle FP1, nonostante una caduta, è stato il più veloce dopo il campione in carica Fabio Quartararo, distante soli 35 millesimi. L’alfiere HRC si è ripetuto in FP2 terminando la sessione pomeridiana al quarto posto come unico pilota non-Ducati in top 5. Questa mattina nelle FP3 ha concluso sesto a poco più di tre decimi dal primo posto, classificandosi in Q2, unico pilota Honda a farlo. Di fatto il confronto con i compagni di marca è stato nuovamente indecente, sintomo del fatto che il numero 93 di HRC sembri essere l’unico a riuscire a portare la RC213V al limite.

GRANDE PRESTAZIONE IN SCIA DI "MARTINATOR"

Nelle prima uscita delle qualifiche Marc Márquez non è sembrato particolarmente brillante: in tre tentativi è riuscito a classificarsi solo settimo a quasi 7 decimi da uno straordinario Jorge Martín. Al secondo assalto, invece, ha utilizzato l’ormai sua solita tattica, ovvero prendere la scia del più veloce in pista, in questo caso ovviamente il pilota Ducati Pramac. La strategia è risultata vincente, tanto che al primo giro lanciato Márquez è riuscito a migliorare il suo crono conquistando la seconda posizione in griglia, proprio alle spalle del velocissimo Jorge. Probabilmente un risultato che, alla vigilia, non si aspettava nemmeno lui come mostrano le immagini del giro di rientro o al parco chiuso. Ai microfoni di SKY Sport ha dichiarato: “Ho rischiato, è stato uno di quei giri che non mi frega un c**** di quello che succede. Voglio puntare al podio anche se sarà difficile”.

ALLA RICERCA DI UNA VITTORIA CHE MANCA DA UN ANNO

Il passo di Marquez non sembra per nulla male ma di certo la gara di domani non sarà semplice. I suoi principali rivali sembrerebbero essere l’esplosivo ma imprevedibile poleman Jorge Martín e il contendente al titolo Fabio Quartararo, sulla carta indubbiamente il più veloce. L’ultima volta a Valencia per Marc è stata nel 2019, quando vinse demolendo tutti i suoi avversari, in primis il francese della Yamaha, al tempo rookie e in sella alla Petronas.

Una vittoria farebbe bene al morale, non solo di Marquez, ma anche di Honda, unica casa costruttrice ancora a secco in questo 2022. Il costruttore di Asaka non termina una stagione all’ultimo posto in classifica dal triennio 1979-1981 quando, al rientro dopo più di dieci anni di assenza dal Motomondiale, presentò la NR500. La moto si rivelò un disastro considerando che nessun pilota ci riuscì a conquistare dei punti, portando poi la casa madre a passare dai quattro ai due tempi nel 1982, come avevano già fatto Yamaha e Suzuki.

Anche Marc, matematicamente, potrebbe chiudere la stagione in top 10 scavalcando i connazionali Maverick Viñales e Jorge Martín, nonostante i problemi fisici e gli otto GP saltati. La vittoria, che manca dal GP dell’Emilia Romagna 2021 potrebbe per di più dargli un bello slancio in vista della nuova stagione, nella quale ci si aspetta che Marquez possa tornare competitivo per battagliare per il titolo, a quattro anni dall’ultima volta.

Francesco Sauta

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