Uno dei momenti più emozionanti del GP di Valencia è stato l’ultimo trionfo della Suzuki in MotoGP dopo un' intelligente gara di Álex Rins. Per lo spagnolo significa l’addio a quella che è stata casa sua per sei anni, mentre per Suzuki significa la fine di un’era nel mondo delle corse.

IL MIGLIOR REGALO PER SUZUKI

Álex Rins sbarcava a Valencia, dopo la vittoria a Phillip Island e la quinta posizione a Sepang, con l’unica intenzione di dire addio alla Suzuki nel migliore dei modi. Le difficoltà durante le prove libere lo avevano relegato in Q1 ma, una volta conquistato il passaggio in Q2, ha firmato una speranzosa quinta posizione in griglia.

La partenza è stata fondamentale nella sua gara. Rins è partito come un missile e si è messo in testa nella prima frenata, sorprendendo i tifosi che riempivano le tribune del Circuit Ricardo Tormo. Dalla prima posizione ha amministrato i 27 giri ed il suo vantaggio intelligentemente, lasciando sempre un piccolo margine di sicurezza sui suoi inseguitori. Una gara matura e delicatamente studiata che ha permesso di regalare alla Suzuki l’ultima vittoria in MotoGP e la seconda della stagione.

LE PAROLE DEL VINCITORE

L’importante era fare una bella partenza che, purtroppo, non avevamo fatto in Malesia. Oggi sono partito molto bene dalla quinta posizione e mi sono messo subito primo. Gestire tutta la gara con il pilota dietro a 0.5 e 0.4 non è stato facile, ma ci ho provato e ci ho creduto fino alla fine. Abbiamo meritato questa vittoria”, ha dichiarato Rins ai microfoni di Sky dopo il trionfo.

Valencia è stato un weekend pieno di sentimenti contrastanti per Álex Rins. Il 42 è salito sul gradino più alto ma ha dovuto dire addio alla moto che lo accompagnava dal suo sbarco in MotoGP nel 2017. “Ho provato a stare calmo durante tutto il weekend, ma sinceramente nel momento della griglia di partenza quando ho salutato i meccanici ho iniziato a piangere. Ad un certo punto ho dovuto dirmi: ‘Concentrati, ci aspetta una gara!’. Abbiamo fatto uno sforzo incredibile per arrivare dove siamo. Sono stati sei anni dove ho imparato tanto. Ci sono state delle belle ma anche delle cattive gare, ma tutto quello che ho vissuto con Suzuki è stato incredibile”, ha dichiarato un Rins visibilmente emozionato.

UN DURO COLPO PER LA MOTOGP

A maggio la notizia dell’abbandono della Suzuki in MotoGP aveva sconvolto non solo il paddock, ma gli innumerabili tifosi della casa giapponese. L’inaspettato annuncio è stato una doccia fredda per tanti appassionati; soprattutto dopo le due vittorie stagionali di Álex Rins che dimostrano che il potenziale per continuare c’è.

Il paddock della MotoGP saluta Suzuki, ma rimangono comunque indelebili i ricordi delle sue prodezze. Come i titoli in 500cc di Marco Lucchinelli nel 1981 e un anno dopo di Franco Uncini, la prima vittoria in MotoGP nel 2007 di Chris Vermeulen dominando sotto la pioggia a Le Mans, il Mondiale del 2020 di Joan Mir e quest’ultima emozionante vittoria con Álex Rins a Valencia.

Victoria Ortega Cabrera