L’incidente durante l’ultimo GP tra Johann Zarco e Franco Morbidelli è stato giudicato come dipendente dalla guida irresponsabile del pilota Avintia, con il francese che dovrà partire nella gara MotoGP di Stiria 2020 dalla pit lane. Per evitare ulteriori problemi aumentate le protezioni all’angolo di curva 3.

UNA SENTENZA LUNGA UN SOGNO

Ce ne è voluto di tempo per ottenere finalmente una sentenza sull’incidente del GP della settimana scorsa. Johann Zarco e Franco Morbidelli sono stati oggetto di varie polemiche con pareri molto contrastanti, ma il FIM Steward Committee si è finalmente espresso ed il francese partirà dalla pit lane durante la gara della MotoGP di Stiria 2020. Le inquadrature hanno dato l’impressione alla direzione gara di un “reato” di guida pericolosa a causa di linee diverse dal normale e giudicate irresponsabili.

CURVA 3, ALTRI AIR FENCE

Ovviamente oltre alla sentenza su Zarco c’era da risolvere il problema della curva 3. Nuove air fence nel punto incriminato che ha fatto prendere un bello spavento a Maverick Viñales e Valentino Rossi dovrebbero risolvere il problema. Inoltre è stato aggiunto un tratto di gomma per poter interrompere eventuali scivolate troppo vicine al rientro della pista. Le immagini però danno da pensare: cosa succederebbe al pilota che sta scivolando se impattasse a 280 KM/H contro quelle protezioni?

E L’OMOLOGAZIONE?

Ultima ma non ultima resta la questione dell’omologazione, che in questo frangente ha due facce. In primis, la domanda nasce spontanea: come è stato possibile omologare il circuito senza considerare che quella via di fuga non fosse sufficiente? Ed in secundis, visto il cambio radicale delle protezioni in curva 3 ed matematica modifica della via di fuga, non bisognerebbe omologare nuovamente il circuito con un controllo più serrato?

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Alex Dibisceglia