La MotoGP si prepara per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il Gran Premio di Jerez. Il tempio andaluso intitolato ad Ángel Nieto è stato testimone di battaglie epiche, sorpassi al limite, lacrime, emozioni, adrenalina e gare tachicardiche. Il tutto con la sinfonia caratteristica dei tifosi di Jerez che riescono ad assordare anche il ruggito dei motori. In omaggio ai Gran Premi che si disputano a Jerez dal 1987, riviviamo i cinque momenti che hanno segnato la storia della MotoGP sul tracciato andaluso.

1996: CRIVILLÉ VS. DOOHAN E L'INVASIONE DI PISTA

Credits: Youtube MotoGP

Con l’arrivo della classe 500c in territorio spagnolo a Jerez, Álex Crivillé aveva un solo obiettivo: vincere a casa. Anche se prima, avrebbe dovuto lottare contro il suo compagno di squadra in Honda e rivale storico: Mick Doohan.

Quell'anno Jerez ruggiva in un modo assordante. Crivillé molto determinato e preciso dominava la maggior parte della gara con Doohan, secondo, tenendolo a distanza di sicurezza.

Nell’ultimo giro, Crivillé ancora in testa, arriva alle curve conosciute come “Peluqui” e Ángel Nieto, una zona storica per i fan dove è possibile respirare la vera passione per il motociclismo. Purtroppo, una gran parte dei tifosi di queste curve invade la pista durante l’ultimo giro, presi dalla emozione di vedere un pilota spagnolo vincere a Jerez.

Per evitare di mettere a rischio i più di 100 tifosi in pista, Crivillé deve per forza rallentare e questo permette a Doohan di avvicinarsi pericolosamente.

Nell’ultima curva Doohan effettua il sorpasso su Crivillé che, ancora sotto shock da quanto accaduto, perde il controllo della sua Honda e cade con uno spettacolare highside. Doohan va a vincere quel Gran Premio contro un Crivillé evidentemente risentito per non essere stata mostrata la bandiera rossa.

Il destino però era ormai scritto. Crivillè dopo aver perso la gara del ‘96 a causa del comportamento dei tifosi, vince le tre gare successive a Jerez (1997, 1998 e 1999), realizzando così il sogno di vincere a casa circondato ancora una volta dagli stessi tifosi che lo ammiravano come una rockstar.

2005: ROSSI VS. GIBERNAU E L'ULTIMA CURVA

Credits: sito web MotoGP

La prima gara della stagione 2005 si teneva a Jerez e Valentino Rossi era pronto per dimostrare che era un valido candidato per aggiudicarsi il quinto titolo di fila. Invece per Sete Gibernau, era l’opportunità definitiva per vincere contro l’imbattibile Rossi.

La rivalità accesa tra i due era nota da Qatar 2004, ma la gara di Jerez nel 2005 segna una pagina indelebile del rapporto. Valentino scatta dalla pole position ma presto, Sete prende la testa della gara spinto dal calore del pubblico e dalla possibilità di vincere a casa. Valentino non molla e va alla caccia di Sete rimanendo qualche giro dietro di lui per studiarlo. Entrambi i piloti iniziano un duello adrenalinico intercambiandosi diverse volte le posizioni accompagnati dalle urla del pubblico.

Nell’ultimo giro, Rossi commette un piccolo sbaglio e Sete si riprende la prima posizione. Dopo averci riprovato senza successo, l’unica opportunità che rimane al Dottore è tentare nell’ultima curva, una delle più difficili e tecniche del circuito.

I due arrivano alla famigerata curva 13. Gibernau lascia intravedere un piccolo spazio e Valentino approfitta per inserire la moto in un sorpasso al limite dove i due si toccano. Il Dottore passa sotto al traguardo in prima posizione e mette il primo tassello del suo secondo titolo con la Yamaha. Sete invece, finisce largo nella ghiaia ma nonostante questo riesce a chiudere la gara in seconda posizione.

Il finale d’infarto a Jerez 2005 segna inevitabilmente un momento storico per la MotoGP, ma soprattutto stabilisce un precedente all’ultima curva durante le gare successive, tanto è così che nel 2013, Márquez prova a imitare la manovra di Rossi. Anche in quest’occasione l’affascinante curva 13 è la scena di un sorpasso al limite tra Marc Márquez e Jorge Lorenzo che si chiude con la vittoria di Marc.

2006: CAPIROSSI E LA PRIMA VITTORIA DI DUCATI A JEREZ

Credits: sito web MotoGP

La gara della MotoGP del 2006 a Jerez scrive una delle pagine più belle della casa di Borgo Panigale. Loris Capirossi in pole position sapeva di doversi confrontare in pista con dei rivali agguerriti come Rossi, un debuttante Pedrosa, Hayden, Elías, Melandri, Checa e Gibernau.

Un Capirossi straordinario marca il giro più veloce in gara e si mantiene in testa durante 27 giri: dal primo all’ultimo. Firma la prima vittoria della storia Ducati nel tracciato andaluso con un vantaggio di +4.375 su Dani Pedrosa e porta Ducati in vetta alla classifica mondiale. Inoltre, Capirossi diventa il primo pilota a vincere la gara della MotoGP a Jerez partendo dalla pole position. Il risultato però vale doppio: riesce a gestire la gara in un modo impeccabile in un tracciato che storicamente è dominato da Yamaha e Honda.

Dopo la gara di Capirex, a Ducati tocca aspettare altri 15 anni per tornare a vincere a Jerez: nel 2021 torna in vetta con una doppietta di Jack Miller visibilmente commosso per la vittoria e Pecco Bagnaia in seconda posizione.

2010: LORENZO VS. PEDROSA E LA BATTAGLIA PER LA CORONA IN SPAGNA

Credits: sito web MotoGP

La rivalità tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa scoppia già in 250cc quando entrambi si incontrano in pista. Nel 2008, Lorenzo debutta in MotoGP e inizia fin da subito ad avere buoni risultati, minacciando lo status di Pedrosa come la speranza del nuovo campione spagnolo di MotoGP.

Lo stesso anno durante il Gran Premio di Jerez, Pedrosa vince e Lorenzo chiude in terza posizione. Dopo la gara il Re di Spagna, Juan Carlos, “obbliga” entrambi a stringersi la mano come segno di tregua. Questo tentativo per la firma della pace tra i due migliori piloti spagnoli del momento non mitiga però il rapporto complicato.

Due anni dopo, nella gara di Jerez 2010, Pedrosa e Lorenzo hanno ancora una relazione complicata. Il 26 partiva in pole position e Lorenzo al suo fianco. Dani approfitta della posizione di privilegio per prendere subito la leadership della gara.

Lorenzo dopo una partenza non propriamente brillante, che lo porta fino alla quarta posizione, inizia la sua rimonta infuriata verso il suo principale rivale che era ancora in testa. A tre giri dalla fine, Lorenzo si mette dietro Pedrosa e comincia il duello con un susseguirsi di sorpassi al limite e con contatti praticamente ad ogni curva. Entrambi i piloti agguerriti non vogliono mollare. Nell’ultimo giro, Lorenzo soprassa Pedrosa nella curva Dry Sack e vola verso la vittoria. Curiosamente, nel 2018, la curva è rinominata come curva Dani Pedrosa.

Questo è un momento storico a Jerez per due motivi: Lorenzo si impone davanti al suo eterno rivale nella gara di casa e diventa leader del campionato mettendosi sulla strada del suo primo mondiale di MotoGP, che va a vincere a fine stagione.

2011: ROSSI, STONER: L'AMBIZIONE E IL TALENTO 

Credits: sito web Fox Sports

Non è un caso che Valentino sia il protagonista di un altro dei momenti storici: Jerez è il tracciato talismano per l’italiano dove vanta il titolo del pilota che ha vinto più gare per un totale di sette. Ma questa non è la storia di una vittoria, proprio tutto il contrario. Una delle rivalità più accese che ha vissuto la MotoGP è quella tra Valentino Rossi e Casey Stoner. Un rapporto difficile alimentato dagli scontri dentro e anche fuori dalla pista.

La gara del 2011 a Jerez si disputava sotto una pioggia intensa e con Stoner in pole position. Rossi con evidenti problemi scattava dalla dodicesima posizione. Il Dottore parte con il coltello tra i denti: sa di avere tra le mani un’opportunità importante per lottare per il podio. Considerando anche la natura del circuito a lui favorevole.

Valentino inizia una rimonta storica e in pochi giri è già terzo dietro Stoner. Il 46 sorpassa l’australiano nella prima curva dopo il rettilineo, approfittando di un piccolo spazio. La sua Ducati però perde aderenza all’anteriore ed entrambi cadono. In quel momento accade qualcosa di surreale. Tutti i tifosi della curva 1 rimangono ammutoliti per qualche istante, per poi esplodere in un caos incontrollato quando realizzano che la gara del 46 era a rischio.

La storia però non finisce qua: tutti i marshall corrono subito ad aiutare Valentino, ma solo uno di questi va in soccorso dell’australiano che entra in collera. Valentino riesce a ripartire ma non Stoner. Quest’ultimo rimane a bordo pista anche il giro successivo per applaudire sarcasticamente il passaggio dell’italiano.

Una volta conclusa la gara, Valentino si dirige al box di Stoner a chiedere scusa: “Mi dispiace veramente tanto”, disse Valentino a Stoner. Con un sorriso ironico ed evidentemente infuriato, Stoner pronuncia una delle frasi che ha segnato la storia di questo sport: “La tua ambizione ha superato il tuo talento”. E come si dice solitamente, il resto è storia.

Quella gara di Jerez 2011 mette il punto al rapporto Stoner-Rossi e segna un capitolo importante nella storia dei due campioni: entrambi agli antipodi ma uniti per il talento puro e l’ambizione di vincere.

Victoria Ortega Cabrera

Leggi anche: FLASHBACK | MOTOGP, SPAGNA 2020: LA PRIMA DI QUARTARARO, L’INFERNO DI MÁRQUEZ