A tener testa nel pre-gara è la scelta della gomma da parte dei piloti, poichè rispetto a ieri le temperature sono sensibilmente più basse rendendo tutte e tre le mescole buone per la gara. A scattare dalla pole, per merito dell'incredibile giro di ieri pomeriggio, è Andrea Dovizioso davanti a Valentino Rossi e Marc Marquez; Dovizioso e Marquez hanno scelto la dura sia all'anteriore che al posteriore, mentre Valentino ha puntato sulla gomma media per l'anteriore. Doppia dura per tutta la seconda fila con Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Danilo Petrucci, mentre a provare l'azzardo sono Johann Zarco e Maverick Vinales che partono rispettivamente settimo e dodicesimo con la media all'anteriore e la morbida al posteriore.

La gara parte con un colpo di scena poichè alla terza curva un contatto tra Stefan Bradl e Bradley Smith fa finire a terra anche un incolpevole Maverick Vinales che scattava dalla dodicesima casella. Nei primi giri Andrea Dovizioso e Valentino Rossi si scambiano la testa della corsa, con Marc Marquez che tiene Jorge Lorenzo alle sue spalle, mentre si registra anche un recupero di Danilo Petrucci che supera Cal Crutchlow, con tutti i piloti però che continuano a gestire le gomme girando in tempi molto più alti rispetto a quelli visti nell'intero weekend. Valentino resta al comando della gara fino a dieci giri dalla fine quando viene passato dal Dovi e da Marc nel giro di poche curve, mentre nel passaggio successivo viene scavalcato anche da Cal Crutchlow. A otto giri dalla fine anche Jorge Lorenzo, che era rimasto a preservare le gomme, passa Valentino Rossi che ora si ritrova in quinta posizione, con Danilo Petrucci non lontano che può provare a passare il pilota di Tavullia. A riprova che i primi hanno gestito le gomme è il fatto che a sette giri dalla fine sia Alvaro Bautista (che si trova in undicesima posizione) a fare il giro veloce della gara in 1'56"7, mentre gli indugi vengono rotti da Jorge Lorenzo a cinque giri dalla fine quando passa Cal Crutchlow e in poche curve si riavvicina a Marc Marquez e ad Andrea Dovizioso.

Si decide tutto negli utlimi tre giri, con Cal Crutchlow e Valentino Rossi ormai staccati dal terzetto di testa composto da Andrea Dovizioso, Marc Marquez e Jorge Lorenzo; il maiorchino attacca lo spagnolo della Honda e nel cambio di direzione si infila anche su Andrea Dovizioso che però riesce ad incrociare e tornare in testa; da qui i primi tre smettono di gestire le gomme ed iniziano a spingere superandosi ad ogni occasione, con Jorge che si fa vedere alla curva quattro nei restanti tre passaggi e Dovizioso che incrocia la linea riportandosi in testa. All'ultimo giro Dovizioso riesce a mettere qualche decimo tra sé e gli inseguitori, con il maiorchino che con una staccata incredibile prima di entrare nello "stadio" riesce a mettersi dietro il pilota di Cervera, il quale non riesce più a riattaccarlo terminando in terza posizione; a riprova dell'incredibile finale di Jorge Lorenzo troviamo il cronometro che lo vede fare il giro veloce della gara proprio all'ultimo passaggio. Chi riesce a portare un attacco all'ultima curva è Valentino Rossi che passa Cal Crutchlow proprio nel cambio di direzione finale. Sesta posizione per Danilo Petrucci che chiude davanti a Johann Zarco (unico pilota con la soft al posteriore in top10), Dani Pedrosa apparso in forma venerdì e piano piano sparito dalle posizioni di vertice, la Ducati di Alvaro Bautista e la Suzuki di Andrea Iannone.

Marc Marquez allunga nel mondiale portando a 49 i punti di vantaggio su Valentino Rossi, mentre sale in terza posizione Andrea Dovizioso che ora è a 19 punti dal Dottore e ne ha 4 di vantaggio su Maverick Vinales, il quale a sua volta conserva il medesimo risicato vantaggio su Jorge Lorenzo. Prossimo appuntamento tra una settimana in Austria, su una pista che già lo scorso anno regalò grandi scintille tra Dovizioso e Marquez lanciando la sfida iridata che avrebbe caratterizzato il finale di campionato.

Mathias Cantarini

 

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