È stata una gara pazza la prima sprint race della storia della MotoGP. A vincere è stato il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia, davanti al compagno di marca Jorge Martin e al poleman Marc Marquez, favorito dal lungo di Miguel Oliveira all'ultimo giro.

Tantissime le cadute nei primi due giri: 5 piloti per terra in totale

La sprint race di Portimao ha anche mostrato dei limiti. Di fatto tutti i piloti sono partiti a razzo con tanta foga, prendendosi diversi rischi anche negli attacchi. Solo al primo giro, Joan Mir è caduto nel tentativo di passare Fabio Quartararo, costringendolo alla rimonta. Oltre a Mir, pure Augusto Fernandez e Marco Bezzecchi non hanno terminato il primo passaggio.

Nel corso del secondo, invece, Luca Marini ha centrato Enea Bastianini, che ha riportato la frattura di una scapola, che lo costringerà a saltare non solo la gara di domani ma anche probabilmente il GP di Argentina e forse il GP degli Stati Uniti d’America, soprattutto se la rottura si rivelasse scomposta.

Una lotta estenuante per il podio

La vittoria se la sono giocata principalmente in due: Martin e Bagnaia che, una volta liberatisi di Marquez, hanno intavolato una grande battaglia. A vincere è stato l’italiano anche a causa di due errori dello spagnolo negli ultimi due giri, che hanno permesso a Pecco di avvicinarsi e di passare.

Nel gruppo di testa c’erano anche altri 5 piloti che si sono giocati il podio, in primis Marc Marquez, che ha strappato il podio prima a Oliveira e Miller, prima sfruttando la lotta tra i due e poi l’errore del portoghese all’ultimo giro, che lo ha costretto a terminare anche dietro ai suoi parimarca Vinales ed Espargaro.

Zarco il migliore degli altri, grande rimonta di Quartararo che non riesce però a terminare a punti

Termina all’ottavo posto Johann Zarco, su un'altra galassia rispetto ai primi 7. Nono Alex Marquez, che chiude la sua prima gara con Ducati a punti. Decimo Fabio Quartararo, che nonostante la grande rimonta, non riesce a terminare a punti, iniziando in salita il suo 2023. P14 Morbidelli, ancora in estrema difficoltà, mentre Di Giannantonio ha terminato all’ultimo posto, anche considerando le difficoltà fisiche che ha avuto.

Francesco Sauta