Pecco Bagnaia regola Bastianini nel GP della Malesia, classe MotoGP, ottenendo la settima vittoria stagionale e allungando su Quartararo. Mondiale piloti ancora aperto con il francese che resta in lotta grazie al terzo posto di Sepang, ottenuto al termine di una gara molto tirata. Gran finale a Valencia il 6 Novembre, gara che Bagnaia inizierà con ventitré punti di margine su Quartararo.

JORGE MARTÍN PARTE A RAZZO MA CADE

Allo spegnimento dei semafori Jorge Martín è partito come un fulmine congelando il primo posto nei primi km della corsa. Alle spalle del portacolori Pramac si è subito posizionato Francesco "Pecco" Bagnaia, autore di una partenza da capogiro confezionata con la staccata in curva uno. Lo stesso pilota ha definito quello odierno come il miglior scatto della sua carriera, attraverso il quale è passato dal nono al secondo posto nell'arco di circa mezzo km. Nel mentre anche Quartararo si è liberato degli avversari in breve tempo, scavalcando ben sette piloti nel primo giro di gara e superando successivamente anche Marc Marquez, scavalcato al quinto giro.

Arrivati al settimo passaggio ecco il colpo di scena: Martín, fino a quel momento leader indiscusso, ha perso l'anteriore in curva sei ed è stato scaraventato al di fuori della pista. Approfittando dell'errore di Martín Bagnaia ha quindi ereditato il primo posto, sempre seguito a brevissima distanza da un coriaceo Bastianini e dal rivale diretto Quartararo, staccato di circa tre secondi dalla vetta.

BAGNAIA BATTE BASTIANINI, QUARTARARO NON MOLLA

All'undicesimo giro Bastianini ha tentato l'attacco a Bagnaia in curva quattro e con estrema decisione ha messo le mani sul primo posto. Tuttavia, da questa azione in poi il ritmo della gara è diventato più lento, passando dal 2:00 basso/medio al 2:00 alto. Questo ha permesso a Quartararo di ricucire piano piano il distacco portandosi dietro Marco Bezzecchi, brillante nel chiudere il gap sull'alfiere Yamaha nella prima metà di gara.

Le posizioni sono rimaste invariate fino al termine del quattordicesimo giro, quando Bagnaia ha preso la scia di Bastianini, scelto l'interno della curva quindici e artigliato il comando della corsa, messo ancora in discussione da un Bastianini mai effettivamente domo. Gli ultimi sei giri del Gran Premio della Malesia si sono svolti con le due Ducati incollate e Quartararo impegnato a recuperare il distacco, sceso addirittura fino al secondo e mezzo in certe occasioni. Alla fine Bagnaia è stato perfetto e ha avuto la meglio su Bastianini, arrivato molto vicino alla gomma posteriore del capo-classifica nella nona curva dell'ultimo giro.

Senza ulteriori sorprese i due ducatisti hanno raccolto la bandiera scacchi e Bagnaia ha messo la firma sulla settima vittoria stagionale, l'undicesima in carriera, portando per di più a ventitré i punti di vantaggio su Quartararo, comunque stoico nel completare l'ostico GP malese al terzo posto nonostante la lesione al terzo dito della mano sinistra. Questo risultato permetterà al campione del mondo in carica di giocarsi le ultime carte a Valencia. Bastianini, invece, con questo secondo posto si avvicina ad Aleix Espargaró - oggi undicesimo - approcciando l'ultimo round della stagione con un solo punto di differenza dal catalano.

BEZZECCHI IL MIGLIORE DEGLI ALTRI

Grande prestazione per Marco Bezzecchi, capace di confermare il titolo di esordiente dell'anno ottenuto una settimana fa a Phillip Island. Il portacolori VR46 ha fatto il possibile per raggiungere la zona podio ma, spingendo tanto sugli pneumatici, è stato costretto a desistere nel finale. Importante il distacco rifilato al suo inseguitore, Alex Rins, giunto sul traguardo davanti a Jack Miller e Marc Marquez, quest'ultimo combattivo sì ma mai competitivo sin dall'inizio della corsa.

La prima KTM si incontra in ottava posizione con Brad Binder, seguito a breve distanza da Johann Zarco e Franco Morbidelli, prima rallentato da due Long Lap Penalty (ostruzione nelle prove libere) ma poi efficace nel rientrare in Top10, tra l'altro superando Aleix Espargaró nel giro finale. I due però si sono toccati in curva quattordici e Morbidelli è stato ritenuto responsabile del contatto, ricevendo tre secondi di penalità che hanno permesso ad Espargaró di tornare al decimo posto.

In generale Aprilia ha comunque faticato: la domenica del team di Noale è stata decisamente opaca non solo con Espargaró, bensì anche con Maverick Viñales, giunto sul traguardo addirittura fuori dalla zona punti (sedicesimo). Tra i delusi citiamo anche Joan Mir - caduto e ritornato in pista - e Luca Marini, ritirato al termine della prima tornata per dei problemi tecnici all'abbassatore. Sono finiti a terra anche Tetsuta Nagashima, Fabio Di Giannantonio e Darryn Binder, tutti scivolati nei primi quattro giri del Gran Premio.

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